"I prezzi e il costo della vita aumentano, mentre il personale della scuola può contare su un contratto ormai scaduto da più di tre anni: c'è bisogno di adeguare subito gli stipendi all'inflazione e anche di procedere con gli aumenti dei compensi del personale che non si vede assegnare incrementi da diversi anni". A ricordarlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che per far sì che gli aumenti di stipendio riescano a recuperare l'inflazione e diano dignità al personale, ha chiesto di inviare l’atto di indirizzo al ministero della Funzione pubblica al fine di rinnovare il contratto.
Mancano sei mesi all’inizio del nuovo anno scolastico, ma occorre già da subito programmare una procedura di reclutamento straordinaria: in caso contrario, considerando l’alto numero di posti vacanti e che si andranno a liberare per effetto dei pensionamenti, si rischia un’altra stagione di caos. A sostenerlo è il sindacato Anief. I numeri sono eloquenti. A produrli è Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato: “Le prossime immissioni in ruolo saranno almeno 88mila, frutto di 55.952 disponibilità, di cui 15.574 di sostegno, più 32.217 prossimi pensionamenti. Poi c’è una quantità di posti analoga in organico di fatto, circa 60mila posti, la maggior parte dei quali costituiti da quelli di sostegno in deroga: sono tutte cattedre che andrebbero collocate in organico di diritto e quindi destinate anche queste alle assunzioni a tempo indeterminato. Per non parlare – continua Pacifico - delle dei 15mila docenti di religione cattolica. Ma anche circa 50mila amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici, educatori e tanti altri Ata costretti anche loro al precariato”.
Anief proclama lo sciopero generale della scuola per l'intera giornata di venerdì 25 marzo: sarà interessato tutto il personale docente, Ata ed educativo, a tempo indeterminato e a tempo determinato, in servizio nelle istituzioni scolastiche ed educative.
“Nella scuola non è stato mai affrontato il problema di garantire il diritto degli studenti a fare lezione in presenza in tempo di pandemia: non è un’utopia e nemmeno un problema di no-vax o pro-vax. Quando ad agosto siamo stati convocati per firmare il protocollo sulla sicurezza, noi non l'abbiamo sottoscritto perché ci siamo resi conto che non era stato fatto niente e si doveva ritornare comunque in presenza, in deroga al distanziamento minimo: la misura principe per contrastare la diffusione del virus in via aerea”. A dirlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Cusano.
“Dal 1° aprile, ma secondo noi anche da domani, andrebbe cancellata la norma che divide personale e alunni tra vaccinati e no: tutto questo ha portato ad avere a casa anche un milione di studenti, più 10mila docenti e amministrativi. Con la fine dello stato di emergenza si deve cancellare questo obbligo: mando un appello a chi di dovere per cancellare l’obbligo vaccinale, perché c’è un problema di legittimità sull’obbligo, con dubbi espressi anche da diversi giuristi”. A dirlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante una diretta trasmessa sui canali social del sindacato, con grande successo di partecipazione.
Anief proclama lo sciopero generale della scuola per l’intera giornata di venerdì 25 marzo: sarà interessato tutto il personale docente, Ata ed educativo, a tempo indeterminato e a tempo determinato, in servizio nelle istituzioni scolastiche ed educative. Lo ha annunciato oggi il sindacato autonomo con una comunicazione ufficiale inviata alla Commissione di Garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, ai ministri per la PA, Renato Brunetta, e dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Tra i diversi motivi della protesta, scrive l’organizzazione sindacale, vi è “l’annuncio della conclusione dello stato di emergenza il 31 marzo 2022” che alla luce del calo importante di casi Covid19 “deve prevedere anche l’abolizione dell’obbligo vaccinale Covid-19 per il personale scolastico e dell’obbligo di possesso ed esibizione della certificazione verde Covid-19”.
È atteso a breve il regolamento per il nuovo concorso a Dirigente Scolastico.
L’assunzione automatica a tempo indeterminato dopo 36 mesi di servizio non è facoltativa, ma va adottata in tutti i Paesi membri dell’Unione europea: chi non si adegua è giusto che riconosca almeno una somma risarcitoria. Anche il Tribunale di Torino, sezione Lavoro, non può esimersi dal condannare “l’ingiustificata reiterazione dei contratti a termine” del personale scolastico, che cozza in modo inequivocabile “con il diritto dell’Unione Europea”, a partire dalla “direttiva 1999/70/CE”. E il danno va colmato anche se l’assunzione in ruolo è avvenuta con “il superamento di una procedura concorsuale selettiva”: è un fatto “irrilevante ai fini della decisione, non essendo idoneo a sanare l’abuso” della mancata immissione in ruolo che doveva avvenire prima. La stessa insegnante, infatti, ha svolto cinque anni di supplenze su posto vacante: nella sentenza, dunque, è stato condannato il Ministero dell’Istruzione all’assegnazione, nei confronti della docente che ha presentato ricorso, di una somma pari a due mensilità e mezzo di stipendio, che corrisponde a circa 4mila euro, più 2mila euro di spese.
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