Non bastavano i ritardi di pubblicazione delle disponibilità da parte degli uffici scolastici: da diverse ore le domande per le assunzioni e supplenze da GPS, alle quali sono interessati quasi mezzo milione di precari, sono contrassegnate da malfunzionamenti del sistema telematico Istanze online. La redazione di Orizzonte Scuola ha denunciato una situazione di caos con centinaia di segnalazioni. Anche le istituzioni giungono lamentele: l’assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino, ha espresso “preoccupazione per le difficoltà che stanno vivendo i docenti per la presentazione delle domande per le graduatorie ad esaurimento, per le graduatorie provinciali per le supplenze e per il ruolo dalla I fascia GPS”.
A tre soli giorni dalla scadenza per candidarsi, tramite Gps, alle assunzioni a tempo indeterminato e alle supplenze almeno fino al 30 giugno 2022, Anief conferma la volontà di prevedere le immissioni in ruolo straordinarie anche dalla seconda fascia delle stesse Graduatorie provinciali per le supplenze: a confutare la tesi del giovane sindacato è anche la recente espressione formulata dal Comitato europeo per i diritti sociali”, che accogliendo il reclamo collettivo Anief 146/2017 ha bocciato la deludente politica scolastica italiana che incentiva, anziché combattere, l’abuso di precariato.
Roma, 18 ago. (Adnkronos/Labitalia) - "Burioni si dedichi a trovare soluzioni definitive per sconfiggere il Covid-19 piuttosto che attaccare chi difende la salute degli studenti e del personale rispetto a soluzioni inutili e discriminatorie quale l'uso del green pass. Certo, il vaccino è uno degli strumenti che in questo momento eccezionale ci ritroviamo a utilizzare, solo che non c'è l'obbligo a scuola e persino chi è vaccinato può contagiarsi o contagiare: un uomo di scienza dovrebbe accusare i politici di vergognarsi per non aver sdoppiato le classi in due anni e non quegli insegnanti che hanno garantito la didattica a distanza dei figli degli italiani perché gli spazi per la sicurezza c'erano e oggi invece non ci sono''. Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, replica alle parole del virologo contro i docenti non vaccinati e i sindacati che li difendono.
La Presidenza della CEI, riunitasi in sessione straordinaria online il 17 agosto,
https://www.chiesacattolica.it/irc-fine-vita-afghanistan-haiti-nota-della-presidenza-cei/
riflette nel primo punto al suo ODG sulla situazione relativa agli insegnanti di religione cattolica.
Recepiamo la dichiarazione di profonda stima che i presuli affermano di avere per i docenti di religione cattolica.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, replica alle sprezzanti parole del virologo contro i docenti non vaccinati e sindacati che li difendono: “Burioni si dedichi a trovare soluzioni definitive per sconfiggere il Covid-19 piuttosto che attaccare chi difende la salute degli studenti e del personale rispetto a soluzioni inutili e discriminatorie quale l'uso del green pass. Certo, il vaccino – continua Pacifico - è uno degli strumenti che in questo momento eccezionale ci ritroviamo a utilizzare, solo che non c'è l'obbligo a scuola e persino chi è vaccinato può contagiarsi o contagiare: un uomo di scienza dovrebbe accusare i politici di vergognarsi per non aver sdoppiato le classi in due anni e non quegli insegnanti che hanno garantito la didattica a distanza dei figli degli italiani perché gli spazi per la sicurezza c'erano e oggi invece non ci sono”.
Attraverso un decreto specifico del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il n. 265, d’intesa con il Mef, sono stati stanziati 350 milioni di euro, già previsti dal decreto Sostegni bis al fine di garantire l’avvio dell’anno 2021/2022 in sicurezza. Secondo Anief lo stanziamento è inadeguato: “Va bene investire sulla sicurezza – dice il presidente Marcello Pacifico - ma secondo noi la priorità rimangono i 10 miliardi utili a sdoppiare le classi e raddoppiare gli organici: sono questi i principali strumenti per evitare la didattica a distanza, contenere il contagio da Covid19 e migliorare gli apprendimenti”. Anche per questi motivi, Anief ha deciso di scioperare il primo giorno del calendario regionale delle lezioni.
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