Gli spazi educativi nella scuola dell’infanzia sono fondamentali. La progettazione e l’organizzazione dell’ambiente svolgono un’azione sinergica per la relazione educativa. In un periodo così difficile percepire di nuovo la presenza e la vicinanza degli insegnanti e dei compagni di classe è molto rassicurante per i bambini. La scuola è un luogo da vivere, da esperire, con il quale il bambino si sente in osmosi. I colori, le forme, i giochi, gli odori e i disegni rimarranno nella sua memoria per tutta la vita
“Nel decreto Sostegni-bis pubblicato in Gazzetta Ufficiale purtroppo non ci sono quelle soluzioni che erano state pensate nel ‘Patto per la Scuola’, attraverso il quale era stata espressa la volontà di aprire un tavolo sul reclutamento per riscrivere insieme le norme e risolvere il problema della supplentite della scuola italiana": Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief, è rammaricato. Intervistato dall’agenzia Teleborsa, il sindacalista autonomo ricorda che "questo tavolo ancora non è partito e ci sono invece delle norme già scritte in un provvedimento legislativo che sono sbagliate perché affrontano il problema in maniera errata". Per questi motivi, il prossimo 9 giugno i sindacati scenderanno in piazza a Roma e con iniziative su tutto il territorio nazionale.
Oggi pomeriggio dalle ore 16.30 alle 18.30 abbiamo il piacere di invitare studenti, docenti, famiglie, educatori e tutti coloro che desiderano condividere riflessioni e processi evolutivi insieme. Il momento commemorativo è solo il punto di partenza perché il nostro obiettivo è quello di dare un contributo significativo alla costruzione di una comunità educante, in grado di generare una diffusa convivialità, intrisa di linguaggi affettivi ed emotivi, ma anche di promuovere la condivisione dei valori che ci fanno sentire membri della società, in maniera costruttiva e solidale
Sono state pubblicate le prime liste dei candidati contenenti gli esiti del concorso straordinario della secondaria per 32 mila posti da assegnare in tre anni, previsto dal D.D. n. 510 del 23 aprile 2020 e DD n. 783 dell’8 luglio 2020: i risultati emessi dagli Usr sono purtroppo deludenti, perché riportano non solo il punteggio della prova scritta, quello dei titoli, nonché l’indicazione delle eventuali precedenze e riserve di posti, ma in alcuni casi, scrive Tuttoscuola, anche “l’elenco dei candidati che, pur avendo superato la prova scritta, non sono entrati nella graduatoria di merito dei vincitori. Per loro il bando prevede la possibilità che il Ministero organizzi una particolare procedura per acquisire l’abilitazione all’insegnamento, con procedura ancora da definire”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “non comprendiamo questa selezione, venutasi a determinare per il poco tempo messo a disposizione dei candidati e l’avere introdotto una soglia minima di idoneità, almeno 56/80, più alta della sufficienza prevista per legge. Continuiamo a non comprendere per quale motivo non è stata prevista una graduatoria di merito finale. Anief, comunque, ha già ampiamente dimostrato che in questi casi i docenti hanno il diritto di inserirsi in una graduatoria di merito finale: abbiamo intenzione di farlo anche stavolta, chiedendo al giudice la loro inclusione in graduatoria a prescindere dall'esito della selezione”.
Per cambiare le parti sulla scuola incluse nel decreto legge Sostegni-bis, n. 73 (AC3132), in coerenza con gli obiettivi, le priorità e gli impegni assunti nel “Patto per la Scuola al centro del Paese”: lo chiedono in modo unitario i sindacati rappresentativi della scuola che hanno programmato per una giornata di mobilitazione. “La verità – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è che se ci si impegna al confronto per trovare giuste soluzioni, non si approva una norma, peraltro, insoddisfacente e ulteriormente lesiva di diritti riconosciuti in tutta Europa al personale della scuola italiana”.
La decisione, comunicata anche ai presidenti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato, giunge dopo avere preso visione del testo del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale e all’esame della V Commissione di Bilancio della Camera dei Deputati nei prossimi giorni: gli articoli 58-64 del decreto legge investono questioni di notevole incidenza sull’organizzazione del sistema di istruzione e formazione e sulle condizioni di lavoro, intervengono in modo poco accorto e confusionario, senza alcun preventivo confronto con le parti sociali, in materia di reclutamento del personale docente, amministrativo, educativo, di semplificazione dei concorsi, di mobilità”. Anief insieme alle altre sigle sindacali chiede urgenti modifiche per stabilizzare sia i precari abilitati o specializzati sia con 3 anni di servizio, i facenti funzione DSGA, per superare gli attuali blocchi sulla mobilità del personale, per rivedere i criteri sulla formazione degli organici del personale docente, educativo e Ata a partire dalla conferma dell’organico Covid-19 e ridurre il numero massimo di alunni per classe, fino a cancellare il divieto di partecipazione a un nuovo concorso in caso di mancato superamento del precedente.
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