Il Partito Democratico esce allo scoperto sul Decreto Legge n. 36 che revisiona reclutamento, formazione e valutazione dgli insegnanti, approvato senza il consenso dei sindacati, dei lavoratori e delle parti sociali: il Pd si oppone, in primis, alla norma relativa al taglio dal 2026, di quasi 10mila cattedre di potenziamento, che reputa “inaccettabile”. E chiede di intervenire sul numero di alunni per classe, troppo alto rispetto a fabbisogni didattici e sicurezza.
Anche gli altri sindacati rappresentativi sono orientati allo sciopero contro il Decreto Legge n. 36 su reclutamento, formazione e valutazione approvato alcuni giorni fa dal Governo senza il consenso delle parti sociali e dei lavoratori: lunedì è previsto un tentativo di conciliazione al Ministero del Lavoro , se dovesse produrre risultati e garanzie sulle richieste della piattaforma di mobilitazione si andrà verso uno sciopero generale della scuola ancora più allargato. La protesta durerà un’intera giornata e si realizzerà prima del termine delle lezioni dell’anno scolastico in corso.
Arriva la prima pronuncia di un giudice del lavoro che dà ragione alla tesi dell’Anief: il Green pass rafforzato è valido entro 6 mesi dalla guarigione per lavorare e non entro 3 mesi, come invece segnala il sistema telematico ministeriale Sidi sullo stato vaccinale del lavoratore. Il giovane sindacato invita i dirigenti scolastici a rispettare la norma primaria per non incorrere in sentenze negative. “Siamo pronti ad impugnare le sospensioni e la circolare ambigua del ministero della salute”, dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
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