Anche la Corte costituzionale di Vienna mette in dubbio l'obbligo vaccinale: non solo ha deciso di avviare una procedura di revisione dell’ordinanza, ma ha anche inviato un gruppo di domande al ministro della Salute austriaco che ha tempo fino al 18 febbraio prossimo per rispondere dati con “informazioni precise e puntuali” e non certo quelle “spesso propagandistici, sinora diffusi”: la Corte vuole sapere se i dati sui ricoveri e sui decessi includono tutte le persone contagiate, vuole anche avere dati esatti e certi sulla riduzione del rischio di morte dopo ogni fase vaccinale e sapere in quale misura la vaccinazione arresti la diffusione del virus, cioè quanto si possa parlare di “epidemia dei non vaccinati”.