La schizofrenia del PD sulla riforma scuola 2015 di Renzi: scenari e news al 22-05
C'è chi sostiene che il risultato del PD alle Elezioni Regionali 2015 segnerà le scelte politiche che si faranno in sede di approvazione al Senato del ddl di riforma scuola 2015. Renzi, intanto, ha fatto sapere di voler in un modo o nell'altro aprire alla situazione dei docenti abilitati della II fascia delle Graduatorie d'Istituto: si tratta dei grandi penalizzati dalla riforma, docenti che hanno superato prove durissime (TFA) o che possono vantare titoli di servizio per tre anni o più (PAS). Un intervento di Gotor, capo dell'ala dei dissidenti del PD al Senato, fa sapere di voler risolvere la questione, inserendo questa categoria di docenti in un piano assunzioni da "spalmare" in più anni. Insomma, c'è chi ritiene che la vera partita si gioca al Senato, così come il futuro di molti docenti. La senatrice Di Giorgi (PD) cerca, però, di mescolare le acque: sostiene infatti che i precari delle GaE sicuramente non scenderanno in piazza, perché loro sono i beneficiari assoluti della riforma scuola. Per i sindacati, queste parole rappresentano un modo sgradevole per spaccare il fronte della mobilitazione: l'ingresso nel piano assunzioni di altri docenti, certo non lede il diritto degli insegnanti delle GaE. Dunque, la questione non sussisterebbe.

La proposta dell'Anief contro la riforma scuola 2015 di Renzi, news 22-05
Intanto giunge una nuova proposta dell'Anief in vista della mobilitazione contro la riforma scuola 2015, che va ad aggiungersi alle altre forme di protesta chiamate in maniera unitaria da tutti i sindacati della scuola: se si era già parlato dello sciopero per due giorni e per un'ora soltanto durante gli scrutini di fine anno, ora l'Anief lancia l'idea di una mozione di ritiro da inviare al Miur. L'idea sarebbe la seguente: i collegi docenti dovrebbero presentare un documento all'interno del quale si richiede al Miur di ritirare il DDL. In questo senso, si ricorda come il modello per la mozione sia scaricabile dal sito dell'Anief e che per indire un collegio docenti basta la richiesta da parte di un 1/3 degli insegnanti. Questa forma di protesta si aggiunge alle altre già "chiamate", come lo sciopero degli scrutini cui abbiamo fatto cenno, e ad altre che verranno decise in questi giorni: la calendarizzazione è molto serrata, il 27 maggio inizieranno i lavori e la data ultima per la presentazione degli emendamenti sarà il 1 giugno.

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