Tutte le notizie

Tempo pieno e prolungato garantito in Sicilia dalla Finanziaria e dai fondi UE

Su proposta ANIEF, trovati gli stanziamenti nel piano di programmazione economia e finanziaria grazie a un intervento del PD (on. Panepinto) condiviso dalla maggioranza, per garantire l’attivazione del tempo mensa e quindi del tempo pieno e prolungato nelle Scuole ubicate in aree a rischio marginalità socio-economia e territoriale. Pertanto, invitiamo le famiglie a richiedere ai Dirigenti scolastici l’attivazione del tempo mensa, pieno e prolungato, affinché possa essere avanzata la richiesta di incremento o mantenimento degli organici esistenti, tagliati dalla riforma Gelmini e dal debito delle amministrazioni comunali.
I nostri coordinatori regionali, nei prossimi giorni, chiederanno un incontro con gli Assessori delle altre Regioni obiettivo di Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna perché possa essere dai rispettivi Consigli regionali approvata una norma analoga.
 
 
Titolo VII
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
 
Art. 77.
Interventi di formazione permanente e di formazione continua
1. Nell’ambito del Piano dell’offerta formativa 2011, gli interventi di formazione permanente e formazione continua (FP e FC) possono gravare su Programma operativo regionale del FSE - Obiettivo convergenza 2007-2013 della Regione siciliana, secondo le modalità di gestione e controllo previste dal:
a) regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’ 11 luglio 2006;
b) regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento e del Consiglio del 5 luglio 2006;
c) regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006;
d) decreto del Presidente della Repubblica 3 ottobre 2008, n. 196 ‘Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione’;
e) vademecum per l’ammissibilità della spesa al P.O. F.S.E. 2007-2013 in fase di adozione da parte del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali;
f) vademecum per gli operatori in attuazione del programma operativo regionale Sicilia FSE 2007-2013.
 
Art. 78.
Piano di attività extrascolastiche per le scuole in aree a rischio
1. Per il periodo 2011-2014 l’Assessorato regionale dell’istruzione e della formazione professionale, dipartimento regionale dell’istruzione e della formazione professionale, finanzia, a valere sull’Asse IV P.O. F.S.E. 2007-2013, Obiettivo specifico I1 e Obiettivo operativo I1)1, in favore delle scuole di ogni ordine e grado della Regione ubicate in aree a rischio marginalità socio-economica e territoriale, un piano di intervento per la realizzazione di attività extra scolastiche da svolgersi in ore pomeridiane.
2. Per le scuole del primo ciclo di istruzione, i comuni attivano, a partire dall’anno scolastico 2010-2011, un servizio mensa destinato agli studenti impegnati nelle suddette attività.
3. Per la realizzazione di dette attività sono destinate a valere sul P.O. F.S.E. 2007-2013 risorse pari a 40 mila migliaia di euro da ripartirsi in misura di 20 mila migliaia di euro per l’anno scolastico 2010-11 e di 10 mila migliaia di euro per gli anni scolastici successivi.
4. Qualora l’ente locale non adempia alla fornitura di tale servizio mensa, la Regione provvede ad un intervento sostitutivo reperendo i relativi fondi dai trasferimenti agli enti locali.
 
La relazione di accompagnamento all’emendamento sul tempo scuola proposto dall’ANIEF
 
La recente circolare ministeriale n. 37 del 13 aprile 2010 recante la trasmissione dello schema di Decreto Interministeriale sulle dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2010/2011 ribadisce:
- come nella scuola primaria e dell’infanzia condizione essenziale per l’attivazione del tempo pieno rimane la disponibilità di strutture idonee e di risorse all’interno della scuola. L’organizzazione del tempo pieno è effettuata nei limiti dell’organico assegnato e, comunque, nell’ambito della dotazione complessiva dell’organico. Nulla è innovato per quanto riguarda il tempo pieno. Restano, pertanto, confermati l’orario di 40 ore settimanali per classe, comprensive del tempo dedicato alla mensa, l’assegnazione di due docenti per classe e l’obbligo dei rientri pomeridiani. Le quattro ore residuate rispetto alle 40 settimanali per classe (44 ore di docenza a fronte delle 40 di lezioni e di attività), comunque disponibili nell’organico di istituto, potranno essere utilizzate prioritariamente per l’ampliamento del tempo pieno sulla base delle richieste delle famiglie e, in subordine, per la realizzazione di altre attività volte a potenziare l’offerta formativa (compreso il tempo mensa per le classi che attualmente praticano i rientri pomeridiani).
- come nelle scuole medie, le classi a tempo prolungato possono essere autorizzate nei limiti della dotazione organica assegnata e tenendo conto delle esigenze formative globalmente accertate, per un orario settimanale di insegnamento e di attività di 36 ore, comprensive della mensa, fermo restando che la consistenza oraria media di organico è di 38 ore settimanali. Sulla base delle richieste delle scuole, effettuate tenendo conto delle esigenze espresse dalle famiglie, detta consistenza oraria è elevabile fino ad un massimo di 40 ore, utilizzando le due ore di approfondimento delle discipline a disposizione della scuola. A livello regionale possono, altresì, essere individuate ulteriori modalità organizzative, al fine di un pieno utilizzo delle ore a qualunque titolo disponibili. L’assetto organico della scuola secondaria di I grado, sia per le classi a tempo normale che per le classi a tempo prolungato, è definito secondo i criteri fissati dal D.M. n. 37 del 26 marzo 2009, e in particolare dall’articolo 3 (quadro orario e composizione delle cattedre nelle classi a tempo prolungato): 1. Le classi a tempo prolungato sono autorizzate nei limiti della dotazione organica assegnata a ciascuna provincia e tenendo conto delle esigenze formative globalmente accertate, per un orario settimanale di 36 ore, eccezionalmente elevabili fino a 40, previa autorizzazione dell’Ufficio scolastico regionale, comprensive delle ore destinate agli insegnamenti, alle attività e al tempo dedicato alla mensa. Le classi funzionanti a tempo prolungato sono ricondotte all’orario normale qualora non siano disponibili servizi e strutture per lo svolgimento obbligatorio di attività in fasce orarie pomeridiane per almeno due pomeriggi e né sia previsto il funzionamento di un corso intero a tempo prolungato. Le classi vanno attivate su richiesta delle famiglie e semprechè il numero degli iscritti consenta di formare la classe secondo la normativa vigente.
Pertanto, le risorse che le amministrazioni locali destinano alle Scuole per lo svolgimento delle attività relative al tempo mensa risultano essenziali per l’offerta formativa del tempo pieno e prolungato da parte delle istituzioni scolastiche, come richiesto dalle famiglie, e devono essere incrementate per garantire il successo formativo. La previsione di un fondo regionale che finanzi questo specifico diritto allo studio degli alunni siciliani, salvaguardando anche diversi posti di lavoro di personale ata e docente qualificato, peraltro, risponde a una competenza specifica prevista dallo Statuto e si prefigura come una precisa modalità organizzativa della regione delle ore disponibili, come previsto dalla normativa nazionale richiamata.
 
La proposta di emendamento
 
Per garantire il diritto allo studio e incrementare nel triennio 2010-2012 le attività e il tempo dedicato alla mensa nelle istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione della regione siciliana, è istituito un fondo … (in alternativa … il fondo di cui ……è incrementato di euro ………………..), a cui le amministrazioni locali possono attingere secondo criteri da stabilire con Decreto dell’Assessore …. Le risorse sono assegnate alle Istituzioni scolastiche che intendono rispondere nell’offerta formativa alle richieste di attivazione del tempo pieno e prolungato pervenute dalle famiglie, previa assegnazione del personale da parte della direzione scolastica regionale.