La Commissione dell'Unione Europea ha oggi reso pubblico il dato che il 57,8% dei 778.736 insegnanti italiani ha almeno 50 anni: solo un altro Paese della Ue a 27 (la Germania, dove è stato riscontrato il 50,7% di docenti over 50enni) supera la soglia del 50%.
L'alto numero di insegnanti con i capelli bianchi, contenuto nel Rapporto 2012 sul settore dell'istruzione, è stato definito dalla Commissione preoccupante perché il futuro della scuola italiana si prospetta con una "grave carenza" di docenti.
Molto indicativo è anche il dato sugli insegnanti con meno di 30 anni, sempre contenuto nel Rapporto 2012: anche in questo caso, con lo 0,5%, l'Italia detiene il dato peggiore. In Germania la presenza di docenti under 30 si colloca al 3,6%, in Austria e Islanda al 6%, in Spagna al 6,8%. Secondo la stessa Commissione Ue preoccupa molto anche il fatto che il numero di docenti continua a "scendere nel momento in cui quelli esistenti si avvicinano alla pensione".
Secondo Marcello Pacifico, presidente del sindacato scolastico Anief, "siamo di fronte ad un paradosso: mentre il Senato si appresta a votare un emendamento soppressivo su una norma già approvata alla Camera nel Milleproroghe, che avrebbe consentito ai giovani laureati l'inserimento nelle graduatorie, l'Europa ci chiede di garantire il turn over. Stranezze di un Paese - continua il sindacalista dell'Anief - dove oggi è stato presentato il sistema di reclutamento lombardo con la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici dei padani-doc, seppur adottati tra i 'terroni'. Altro che concorsi trasparenti: basterà esibire il certificato di residenza o di nascita, e perché no, la tessera elettorale".