Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 26 maggio 2012

Asasi - La Letterina n.323 - 17 maggio 2012
“TFA”
░ I dd.ss. dell’ASASi contestano alle università un eccessivo ricavo economico (circa 50 milioni) da tasche non proprio pingui; a questo punto, è bene che le scuole rifiutino i tirocini gratuiti agli atenei, perché il conto annuale delle scuole non sta meglio dei loro bilanci.
….Le università hanno pubblicato i bandi relativi ai TFA autorizzati, con tutte le indicazioni per effettuare le iscrizioni. … La procedura di iscrizione alle selezioni ≪si conclude con il pagamento del contributo all’Università scelta dal candidato≫…. Si tratta di un contributo eccessivo… La Rete Asasi ha sempre sostenuto che i tirocini formativi attivi dovevano essere gestiti dalle scuole autonome…. La prassi di consentire alle Università di espropriare competenze proprie delle scuole è deleteria e demotiva il personale degli istituti scolastici. Inviteremo le scuole a rifiutare i tirocini gratuiti, e contestiamo che le università esproprino ingenti tasse ai futuri docenti.

TuttoscuolaNews - 18 maggio 2012
“Arrestato ex dipendente dell'Usp di Napoli, falsava le graduatorie”
░ La Guardia di Finanza ha notificato un'ordinanza di custodia cautelare a un ex dipendente dell'USP napoletano.
Secondo gli investigatori, l'ex dipendente dell'Usp arrestato oggi, sfruttando le sue capacità informatiche, rubava le password d'accesso ai sistemi informatici del Miur ai colleghi che a lui si rivolgevano per avere aiuti tecnici. Credenziali che, poi, usava per incrementare i punteggi nella graduatoria provinciale di docenti e assistenti tecnico-amministrativi disposti a pagare mazzette, anche di seimila euro, per scalarle e assicurarsi così supplenze e incarichi. A svolgere il ruolo di procacciatore era un docente arrestato lo scorso 4 aprile nell'ambito della stessa indagine. I falsi punteggi venivano attribuiti in modo da garantire gli incarichi - anche a persone che neppure avevano presentato domanda - ma senza rischiare le convocazioni della direzione provinciale, come avviene per quelli annuali, che avrebbero destato sospetti. La truffa veniva poi perfezionata con la produzione di certificati di servizio e attestati di qualifica professionale falsi. Infine, ad oltre cento persone – tra docenti e assistenti amministrativi che hanno beneficiato delle fraudolente alterazioni delle graduatorie - sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini.

www.governarelascuola.it - 20 maggio 2012
“Le scuole del Lazio scrivono ai genitori”
░ Il periodico telematico diretto da Pietro Perziani riporta, questa settimana, una lettera con la quale l’ASAL (Associazione delle scuole Autonome del Lazio) informa i genitori degli studenti della situazione della scuola pubblica. Diamo, di seguito, la prima parte della lettera.
Gentili genitori, anche quest’anno, come ormai da quattro anni, riteniamo che sia necessario mettervi a conoscenza della situazione che le nostre scuole stanno affrontando dopo la drammatica stagione dei “tagli” degli scorsi anni e alla vigilia di un pesantissimo “dimensionamento”, che ridisegnerà completamente la geografia del servizio scolastico sul territorio così come la conoscete. Come abbiamo denunciato più volte i tagli previsti dalla l.133 del 2008 ed effettuati nell’ultimo triennio hanno impoverito il servizio scolastico sotto ogni punto di vista:
• il numero dei docenti e del personale ATA è drasticamente diminuito (rispettivamente 87.341 e 44.500 posti in meno);
• non sono state attivate nuove classi a tempo pieno, nonostante le richieste delle famiglie, con particolare riferimento alla scuola dell’infanzia dove permangono inaccettabili e lunghissime liste d’attesa;
• il rapporto docenti-alunni è aumentato con punte di 29-30 alunni per classe, anche in presenza di alunni disabili;
• le Scuole Superiori hanno sempre più difficoltà a coprire le cosiddette “ore buche” per mancanza di seri incentivi ai docenti, con conseguente diminuzione del monte ore annuale previsto per gli alunni e a sostenere i corsi di recupero, specie estivi, per mancanza di fondi;
• i finanziamenti destinati alle scuole per assicurare aspetti fondamentali del loro funzionamento sono stati, nel triennio, drasticamente ridotti: quasi completamente azzerati quelli destinati ai corsi di recupero delle scuole superiori, ridotti del 71% quelli per il miglioramento dell’offerta formativa, gravemente insufficienti quelli per acquisti di materiali di consumo, fotocopie, manutenzioni, sicurezza,…
• in questa situazione molte scuole, anche dell’obbligo, hanno deciso di richiedere contributi alle famiglie che, utilizzati esclusivamente per servizi rivolti agli alunni e gestiti con trasparenza, rappresentano effettivamente una valida risorsa per migliorare il servizio.
• a tutto questo occorre aggiungere che tagli simili hanno coinvolto pesantemente anche i bilanci e il personale dei servizi sociosanitari territoriali (AA.SS.LL. e servizi sociali per primi)… Proprio in questi giorni, inoltre, a proposito di “spending review”, si tornano ad affacciare ipotesi inquietanti di ulteriori risparmi sull’istruzione, da conseguire, ad esempio, unificando le segreterie di più scuole o azzerando nuovamente i fondi per il loro funzionamento o addirittura aumentando ancora il numero di alunni per classe….

La Gazzetta del Mezzogiorno – 21 maggio 2012
“Concorso per presidi. Indaga la Procura
░ Un candidato sorpreso a copiare durante la prova scritta è compreso nell’elenco di quelli ammessi alla prova orale.
Secondo la legge doveva essere fuori dal concorso, invece … si ritrova a un passo dalla nomina. Denunce, dimissioni e sospetti di brogli: c’è un piccolo giallo nella procedura di concorso per presidi (236 posti in Puglia)… Uno degli 867 candidati ammessi alla prova scritta del maxi bando per dd.ss., un professore comandato presso gli uffici della DRS di Foggia, sarebbe stato “pizzicato”, durante il primo girno delle prove con alcuni foglietti in un vocabolario…. E a conferma che qualcosa non sia andato per il verso giusto, ci sono anche le dimissioni – avvenute pochi giorni fa – dei segretari delle due sottocommissioni, arrivate a concorso ormai quasi ultimato (sono attese le prove orali). Una coincidenza, forse. Veniamo ai fatti…. Intorno alle 13,30, uno dei docenti addetti alla vigilanza avrebbe sorpreso l’”incriminato” intento a spulciare alcuni foglietti nascosti in un vocabolario. Come da procedura, il candidato è stato accompagnato fuori dall’aula e condotto in presidenza. Quindi è rientrato, ha raccolto le sue cose e è andato via lasciando l’elaborato – sottoscrivono alcuni testimoni…. Il giorno dopo, il docente in teoria “espulso” si è presentato per sostenere la seconda prova, ed è stato ammesso…. Dopo la pubblicazione della graduatoria, il caso del docente foggiano ha suscitato non poca irritazione da parte dei colleghi che non hanno superato la prova…. Fatti ora al vaglio della procura della Repubblica… A ciò si aggiunga che a diversi interessati sarebbe stata negato l’accesso agli atti: una vicenda tutt’altro che conclusa.


ItaliaOggi – 22 maggio 2012
“Più orientamento verso tecnici e professionali
░ Stanziati 10 milioni di euro per l’orientamento, al Sud; gli interventi più sostanziosi nelle Secondarie che impegneranno gli insegnanti in stage aziendali collaborando con associazioni industriali e di categoria.
Il piano prevede di migliorare l’approccio dei docenti alla didattica orientativa, alla conoscenza dei percorsi formativi di apprendistato, istruzione tecnica, istruzione professionale, formazione professionale, istituti tecnici superiori e dei percorsi universitari scientifici e tecnologici, alla personalizzazione degli interventi e delle azioni di supporto agli allievi per lo sviluppo di capacità di autoanalisi e di autonomia di scelta…

ItaliaOggi – 22 maggio 2012
“Al gran bazar del reclutamento
░ Un bazar metaforicamente evocato da Alessandra Ricciardi.
Un concorso da indire a ottobre. Un nuovo regolamento che riscriva i criteri di accesso, a partire dal 2013. E nell’immediato, l’ingresso fuori quota ai tfa di altri 60 mila prof. Che potranno così abilitarsi in aggiunta ai 20 mila autorizzati. Il reclutamento dell’era Profumo è, quanto meno, poliedrico, e consegna un quadro confuso, in cui l’accesso alla professione docente è lontano dall’essere chiarito e certo…. Il Ministro è fermo nell’intenzione di bandire un concorso vecchio stile entro l’autunno, aperto soltanto ai docenti abilitati, e per le classi di concorso carenti, che consentirà di coprire il 50% dei posti con i vincitori e l’altra metà con i presenti in graduatoria permanente. Un concorso al quale farebbero in tempo a partecipare anche i nuovi abilitati dei TFA. Nei prossimi giorni, intanto, un decreto correttivo di Viale Trastevere chiarirà quali sono i requisiti dei candidati che potranno abilitarsi ai TFA fuori quota… Dal 2013 dovrebbe scattare il nuovo regolamento sul reclutamento, in base al quale le graduatorie saranno valide solo per il numero dei posti a concorso. Un sistema periodico di assunzioni… che consenta di immettere in ruolo sulle cattedre che via via si liberano, e basta….

La Stampa – 23 maggio 2012
“Palermo tra rabbia e memoria ricorda Falcone 20 anni dopo”
░ Tutte presenti a Palermo le massime autorità dello Stato, ma le vedove degli agenti disertano gli incontri ufficiali.
La memoria, la rabbia, la richiesta di giustizia e verità. A vent'anni dalle stragi che cambiarono la storia del Paese, Palermo oggi commemora le vittime di Capaci e di via D'Amelio con una serie di manifestazioni che vedono convergere in città il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Mario Monti. Si parte alle 8, con l'arrivo delle Navi della legalità dalle quali sbarcheranno 2.600 studenti, insieme con il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso e il presidente di Libera, don Luigi Ciotti. Si prosegue un'ora dopo, quando si terrà l'inaugurazione del Memorial dedicato a tutte le vittime della mafia al Giardino della memoria nel feudo di Ciaculli, un tempo regno del «papa» Michele Greco. … Alle 10 il gong per la manifestazione che si terrà all'aula bunker dell'Ucciardone…
Migliaia di studenti e di professori parteciperanno alle manifestazioni organizzate nei Villaggi della legalità… Mentre partirà il corteo diretto come sempre all'Albero Falcone, Tina Montinaro - la vedova di Antonio, l'angelo custode più fedele del giudice - si metterà alla testa di una «contromanifestazione» a Capaci, nel luogo dell'esplosione….
Alle 17.58, quando il trombettiere della polizia di Stato celebrerà il silenzio sotto l'Albero Falcone, altri volti e altre lacrime commemoreranno quel momento a Capaci. Si chiude alle nove di sera, allo stadio Barbera, con la Partita del Cuore tra la Nazionale cantanti e la Nazionale magistrati.

La Stampa – 24 maggio 2012
“La mia fiducia nelle nuove generazioni”
░ Riportiamo alcune frasi pronunciate dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la cerimonia di commemorazione nella XX ricorrenza delle stragi di mafia di Capaci e di via D’Amelio, nel 1993.
“La mafia, Cosa Nostra e le altre espressioni della criminalità organizzata
rimangono ancora un problema grave della società italiana, e dunque della
democrazia italiana. Dobbiamo perciò, noi tutti, proseguire con la più
grande determinazione e tenacia sulla strada segnata con il loro sacrificio
da Giovanni Falcone e da Paolo Borsellino… Da allora le diverse
organizzazioni criminali, tra le quali in particolare la ‘ndrangheta, e
in forme violente e spietate, hanno coltivato vecchi e nuovi traffici
profittevoli e invasivi, conservando e acquisendo posizioni di potere
soprattutto sul terreno economico, anche attraverso pesanti
condizionamenti della vita politico-istituzionale. E oggi - nel quadro
della crisi generale che l’economia italiana ed europea sta
attraversando, con pesanti riflessi negativi anche sulla condizione
finanziaria e sulla capacità d’azione dello Stato - la compenetrazione
tra la criminalità e l’attività economica è divenuta un nodo di estrema
rilevanza per il Mezzogiorno. Un nodo soffocante per ogni possibilità
di sviluppo in queste regioni: in cui la crisi favorisce l’azione
predatoria dei clan criminali, e questi tendono a porsi come procacciatori
di occasioni di lavoro, sia pure irregolare, «nero», in un contesto di
disoccupazione crescente e disperata. (...) La lotta contro mafia,
‘ndrangheta, camorra e altre consociazioni criminali, è dunque più che mai
una priorità… Facciamo affidamento sulle forze dello Stato, sulle migliori
energie della società civile, sulle nuove generazioni. … Colgo in questa
generazione, una carica di sensibilità, di intelligenza, di generosità che
molto mi conforta, che mi dà grande speranza e fiducia. E perciò voglio dirvi:
completate con impegno la vostra formazione, portate avanti il vostro
apprendistato civile, e scendete al più presto in campo, aprendo porte e
finestre se vi si vuole tenere fuori, scendete al più presto in campo per
rinnovare la politica e la società, nel segno della legalità e della
trasparenza…”

la Repubblica (ed.Palermo)– 24 maggio 2012
“Ma comincia a scuola la difesa della legalità”
░ Riportiamo parte dell’articolo di Maurizio Muraglia (CIDI); da educatore, qual è, sostiene: “Può provare odio verso quello spazio soltanto chi, escluso da quei processi educativi e culturali”, e “La scuola, oltreché di risorse, ha anche bisogno di incrementare prassi virtuose, di carattere educativo e culturale”. L’Anief è in sintonia con l’analisi e con le tesi del collega Muraglia.
Morire di scuola. Morire a sedici anni vittime di una follia omicida assolutamente imprevedibile. Morire, forse, perché una scuola si intitola a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. La rabbia e l’indignazione di un intero paese assumono un colore particolarissimo a Palermo, nel ventennale della strage di Capaci. Sabato scorso l’Albero Falcone di via Notarbartolo si è riempito di gente, proprio alla vigilia di quelle elezioni amministrative su cui si concentrano tante speranze di riscatto per una città che, ancora a vent’anni dai quei tragici fatti, appare martoriata dalla violenza quotidiana e dall’illegalità diffusa. C’è una parte della città che è capace di raccogliersi nel giro di poche ore per gridare il proprio no all’imbarbarimento della vita pubblica. In questi giorni a Palermo la memoria non può che tornare alle stragi di vent’anni fa, che Brindisi comunque rievoca, ma con un disvalore aggiunto che qui provo a rivisitare in ottica locale. Antonino Caponnetto diceva che “la mafia teme la scuola più della giustizia”. A Palermo non è avvenuto fin qui quel che è avvenuto a Brindisi. A Palermo però le scuole vengono vandalizzate, talune con regolarità impressionante e pensiamo al San Filippo Neri. E il vandalismo è comunque un attentato, che forse non genera terrore, ma è capace di uccidere ad un altro livello. Vedere una scuola distrutta significa vedere annientati la speranza e il futuro, e questa è comunque violenza che si esercita verso quello spazio in cui si costruisce la capacità di essere cittadini, lo spazio educativo dell’aula scolastica in cui avviene la trasmissione della cittadinanza attraverso la cultura. Può provare odio verso quello spazio soltanto chi, escluso da quei processi educativi e culturali, li considera pericolosi per il brodo di coltura in cui vive. Molte scuole a Palermo sono presìdi storici di democrazia e legalità. In alcuni quartieri della città la presenza delle istituzioni scolastiche rappresenta la vera e propria bandiera della Repubblica italiana. Innumerevoli sono le iniziative in favore della legalità, organizzate soprattutto dalle scuole primarie e medie, con dispendio infinito di energie da parte di insegnanti a cui bisognerebbe dare la medaglia al valore civile. Alcuni dirigenti a Palermo hanno costruito un’intera carriera al servizio dell’educazione alla legalità. Taluni di loro vedono le loro scuole distrutte dai vandali e ricominciano come prima il proprio lavoro…. Che vuol dire ridurre la scuola all’osso delle risorse finanziarie, come è avvenuto in questi anni? Vuol dire, di fatto, impedire alle scuole di prosciugare il brodo di coltura di tutte le forme di violenza. Per un bambino vedere lo Stato impotente che non si prende cura della scuola rappresenta il primo vulnus allo spirito di cittadinanza. …La scuola, oltreché di risorse, ha anche bisogno di incrementare prassi virtuose, di carattere educativo e culturale. E non è male ripassare in rassegna alcune priorità. In primo luogo non vanno sottovalutati gli stili relazionali e comunicativi, e si può cominciare fin dall’infanzia a far respirare negli spazi scolastici atteggiamenti di non violenza prevenendo dove c’è da prevenire e reprimendo dove c’è da reprimere. Ma la cultura della legalità ha anche a che fare con i saperi, che contengono un grande potenziale di interpellanza e di trasformazione delle coscienze. Il trattamento dei saperi a scuola - e qui è giusto chiamare in causa le scuole superiori troppo spesso concentrate su test e numeri - è un dispositivo formidabile di confronto democratico, di erosione dei pregiudizi, di messa in discussione di stereotipi demenziali, purché non lo si riduca a sterile nozionismo. Tutta la costruzione degli ambienti di apprendimento, ivi compresa le gestione dei meccanismi valutativi, può concorrere positivamente alla creazione di un clima antiviolento, fondato su regole condivise.

La tecnica della scuola – 25 maggio 2012
“Nuove speranze per lo spostamento dei 24 punti Ssis
░ Sarà forse possibile, in futuro, spostare da una graduatoria ad un’altra i punti riconosciuti per la frequenza del corso Ssis.
….Il cambio di indirizzo in ordine alla giurisdizione in materia di graduatorie del personale docente, assunto di recente dalla giustizia amministrativa in favore del giudice ordinario, ha offerto lo spunto per rimettere in discussione anche l’orientamento giurisprudenziale che si era formato proprio sulla possibilità di spostamento dei 24 punti, riconosciuti per la frequenza della Ssis, da una graduatoria ad un’altra.
In sede di riassunzione innanzi al giudice del lavoro dei giudizi già pendenti innanzi al giudice amministrativo, i ricorrenti hanno infatti riproposto le censure di illegittimità del decreto ministeriale n. 42 dell’8/4/2009, con il quale erano stati disposti l’aggiornamento e l’integrazione delle graduatone ad esaurimento per il biennio 2009-2011, nella parte in cui (art. 3 comma 2) precludeva la possibilità di spostare da una graduatoria ad un’altra i 24 punti attribuiti spettanti in ragione dell’abilitazione Ssis…. Recentemente si sono pronunciati favorevolmente alle tesi dei ricorrenti sia il Tribunale di Catania che il Tribunale di Messina con ordinanze rese su procedimenti d’urgenza. In particolare, il Tribunale di Messina (con ordinanze del 21 marzo e 22 marzo scorso) ha evidenziato che il divieto di spostamento dei 24 punti - disposto dal D.M. n. 42/2009 - non è previsto da alcuna norma di rango primario… Pertanto, secondo il giudice del lavoro, in mancanza di un divieto di fonte legale, non vi è ragione di escludere la possibilità di spostare da una graduatoria ad un’altra i punti relativi all’abilitazione Ssis, anche tenuto conto che non si tratta di un punteggio relativo al servizio prestato in una determinata classe di concorso e che, come tale va utilizzato in quella classe, bensì di un bonus che si consegue per effetto della partecipazione alla scuola di specializzazione biennale, partecipazione che preclude - per tutta la durata del percorso formativo - la possibilità di insegnare…. La disposizione di cui all’art. 1 comma 4/quater della legge n. 167/2009, prevede infatti che “nelle operazioni di integrazione e di aggiornamento delle graduatorie permanenti di cui all’articolo 1 del decreto legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n.143, trasformate in graduatorie ad esaurimento dal citato articolo 1, comma 605, lettera c), della legge n. 296 del 2006, e successive modificazioni, da disporre con decorrenza dal 1° settembre 2009 per il biennio scolastico 2009/2010 e 2010/2011, non è consentito modificare la scelta già precedentemente effettuata in merito all’attribuzione del punteggio per i servizi prestati in relazione ad una o più specifiche graduatorie”…. Nel caso specifico infatti non può applicarsi il divieto normativo, considerato che la legge fa esclusivo riferimento al punteggio relativo ai servizi di insegnamento effettivamente prestati, mentre i 24 punti rappresentano un bonus che si consegue per effetto della partecipazione alla scuola
di specializzazione biennale…

La Stampa – 25 maggio 2012
“Its, l'alternativa dopo il diploma”
░ In tutta Italia sono stati aperti 59 Istituti tecnici superiori; formano specialisti e mettono insieme studio e lavoro, con un 30% di ore di tirocinio in azienda il punto dopo un anno di vita.
E’ finito il tempo dell'alternativa secca: dopo le scuole superiori o cercare lavoro oppure iscriversi all'Università. La terza via esiste: si chiama Its, Istituto tecnico superiore, un biennio di formazione post diploma su materie tecnologiche e artigianali che funziona come inserimento nel mondo del lavoro, dal momento che delle 1900 ore totali di lezione, almeno il 30 per cento devono essere di tirocinio presso aziende. …. Frutto di collaborazioni e confronti tra Ministero, Confindustria, le regioni e i sindacati per sottolineare il legame formazione-lavoro, dal punto di vista giuridico gli Istituti sono fondazioni di partecipazione costituiti da enti, pubblici e privati: un istituto di istruzione secondaria superiore, capofila del progetto e destinatario dei fondi ministeriali, una struttura formativa accreditata dalla Regione per l'alta formazione, almeno un'impresa del settore produttivo cui si riferisce l'istituto tecnico superiore, un dipartimento universitario o un centro di ricerca e un ente pubblico locale. Il finanziamento per ogni Istituto, stabilito su un costo di formazione medio di 7 euro per studente al'ora, non è irrisorio: 300 mila euro per due anni accademici di corso, più risorse aggiuntive per attività comprese nei programmi triennali degli istituti tecnici superiori e spese di funzionamento e acquisto di strumentazioni tecniche. Sei le aree tecnoclogiche di specializzazione degli Its, giudicati prioritari per lo sviluppo economico del Paese: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, nuove tecnologie per il made in Italy, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e tecnologie per l'informazione e la comunicazione.