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Italpress: concorso, Anief promette valanga di ricorsi al Tar

"Contro le regole troppo restrittive previste dal bando di concorso per 11.542 nuovi docenti" l'Anief promette "una valanga di ricorsi: l'obiettivo principale è ammettere alle prove selettive i giovani laureati ed il personale già di ruolo.

Secondo il sindacato, infatti, pur di evitare il passaggio in Parlamento, l'amministrazione ha commesso diversi errori di legittimità violando palesemente delle norme previste dal testo unico (D.Lgs 297/1994 come modificato dalla L. 124/99) richiamato (art. 400) per l'autorizzazione dello stesso nuovo concorso a cattedra".

I legali del sindacato autonomo indicano che, "se si accetta la deroga al principio di ammissione dei soli abilitati, non si può impedire ragionevolmente di far partecipare il candidato laureato in possesso di titolo di accesso valido per le vecchie SSIS o per il nuovo TFA. Né appare legittimo vietare la partecipazione al personale abilitato assunto a tempo indeterminato, specie se in esubero o in altro ordine di scuola".

Pertanto, l'Anief consiglia a tutti questi candidati "di inoltrare regolare domanda attraverso il sistema on-line (art. 3, c. 3) o in cartaceo (utilizzando il modello che sarà fornito dall'Anief), nel caso in cui il sistema informativo gli precluderà l'inserimento della domanda - si legge in una nota -.

Contestualmente, i candidati devono avviare le procedure per ricorrere al Tar Lazio al fine di chiedere, in via cautelare, l'inserimento con riserva negli elenchi regionali degli ammessi alle prove preselettive".

"Non si può invocare una norma vecchia di venti anni e poi tradirla in alcune parti, senza opportune modifiche legislative approvate dal Parlamento e dagli organi competenti. Cosa che il ministro Profumo non ha fatto", dichiara Marcello Pacifico, presidente dell'Anief.

Secondo L'Anief "vi sarebbero seri dubbi anche sui programmi ministeriali non rispondenti alla nuova scuola rivoluzionata dai regolamenti della Gelmini". Il sindacato reputa inoltre "sbagliata la soglia dei quesiti della prova preselettiva; ritiene un grave errore non predisporre una nuova graduatoria di merito per i prossimi tre anni e illegittima la facoltà di dichiarare il punteggio più favorevole, qualora i candidati avessero superato altri concorsi. E viene contestata, infine, la decisione del Miur di non inserire i vincitori nelle graduatorie".

Fonte: Italpress