La stampa scrive

Russo (PD): dal parlamento arriva un alt alla precarietà. È arrivato il momento di strappare il velo del silenzio e di fare chiarezza sulle direttive europee in materia

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa dell'On. Russo (PD).

"Il 15 novembre ho scritto una lettera alla Presidente della VII Commissione, Manuela Ghizzoni, per segnalare la risposta negativa che ho ricevuto in merito alla legittima richiesta di consultazione della procedura d'infrazione avviata dalla Commissione europea contro il nostro paese circa la prassi di impiegare personale della scuola pubblica per mezzo di una successione di contratti a tempo determinato, senza misure atte a prevenirne l'abuso. Le ho dunque chiesto di rivolgere un'istanza ufficiale al Dipartimento Politiche Comunitarie perché sia finalmente possibile avere una copia di questo atto. Non si può impedire ad un parlamentare della Repubblica che ha il potere di sindacato ispettivo di accedere a documenti utili per l'esercizio del suo mandato. In questo senso, la Presidente Ghizzoni ha mostrato il massimo della sensibilità scrivendo al Miur per chiedere chiarimenti immediati, oltre ai documenti stessi riguardanti la procedura di infrazione n. 2010/2124", è quanto dichiara in una nota il deputato democratico Tonino Russo.

"Sia chiaro, prosegue il deputato PD, che non demorderemo finché non saremo venuti in possesso di questo documento, che rappresenta un passaggio fondamentale nella ricerca di soluzioni efficaci per provare a superare questo odioso abuso. Del resto, lo stesso Dipartimento delle Politiche Comunitarie, pur negandoci i documenti, per presunte ragioni formali, ha ampiamente riconosciuto la validità delle ragioni che hanno condotto la Commissione europea ad avviare la procedura. Testualmente, il dott. Adam ci ha scritto: "in relazione alla Sua mail del 20 settembre u.s. La informo che, per regola generale, non è possibile fornire la documentazione relativa alle procedure d’infrazione in riscontro a richieste avanzate da singoli parlamentari, ma unicamente a seguito di richieste, adeguatamente motivate, provenienti dai soli organi parlamentari. Ad ogni modo, la procedura d’infrazione 2010/2124, avviata dalla Commissione europea il 14 marzo 2011, è attualmente alla stadio di messa in mora ai sensi dell’art. 258 TFUE. La Commissione ritiene che la prassi di impiegare personale ausiliario tecnico amministrativo nella scuola pubblica per mezzo di una successione di contratti a tempo determinato, senza misure atte a prevenirne l’abuso, non ottempera agli obblighi di cui alla clausola 5 dell’Accordo quadro concluso il 18 marzo 1999 tra le organizzazioni interprofessionali a carattere generale CES, UNICE e CEEP. In risposta alla lettera di messa in mora, sono stati trasmessi gli elementi informativi prodotti dal Ministero dell’istruzione. Attualmente siamo in attesa di riscontro da parte dei competenti Servizi della Commissione europea”. Siamo convinti di tale argomentazione, conclude Russo, al punto tale da difenderlo con ogni mezzo a nostra disposizione".