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Italpress: scuola, Anief: dipendenti pubblici sempre più poveri, basta vessazioni

Il Consiglio di Stato, attraverso la sezione per gli atti normativi, ha dato parere favorevole alla proroga sino al 31 dicembre 2013, con effetto sull'anno 2014, dei blocchi degli scatti di anzianita' dei dipendenti pubblici. Per Anief e Confedir qualsiasi atto che prevede un blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici, rimane sempre in contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale 223/2012, la quale ha dato ragione a quei magistrati che avevano rivendicato il diritto allo stipendio equo.

"A rigor di logica - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir per il contenzioso - l'indirizzo che la Consulta ha dato per i magistrati deve necessariamente valere anche per tutti gli altri dipendenti dello Stato. Ma non solo: se l'Italia e' ancora una Repubblica fondata sul lavoro, allora i contratti vanno rispettati. E siccome lo Stato, che li ha sottoscritti attraverso l'Aran, si e' impegnato a riconoscere il merito dei suoi dipendenti, questi patti formali non possono essere disattesi in itinere. Ancora di piu' se si tratta dei dipendenti pubblici dell'Italia - continua Pacifico - dove il costo della vita ha da alcuni anni avuto una sensibile impennata, mentre i salari degli statali, in proporzione, sono rimasti quelli di quasi 25 anni fa. Giunti a questo punto non e' piu' possibile accettare che il Governo italiano continui a vestire contemporaneamente i panni del datore di lavoro e del legislatore. Visto che le cose non stanno cosi', per i nostri sindacati sara' inevitabile aprire una nuova stagione di contenziosi. Lo faremo gia' a maggio, non appena si completera' l'iter di approvazione del DPR che toglie una porzione di stipendio a tre milioni e mezzo di dipendenti".

Fonte: Italpress