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Italpress: lavoro, Anief: da Italia fuori legge 500mila precari scuola e sanità

Cresce il numero di precari alle dipendenze dello Stato: secondo il Rapporto sui diritti globali 2013, edito da Ediesse e curato dall'Associazione Societa' Informazione Onlus, a fronte di 3.315.580 lavoratori precari italiani complessivi, oltre 1.110.000 appartengono pubblico impiego e tra questi quasi la meta', oltre mezzo milione, opera nei comparti della scuola e della sanita'.

"E' evidente - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir per la scuola e i per quadri - che in Italia stiamo assistendo a una procedura fuori dalla legge: mentre le direttive comunitarie ci chiedono di immettere in ruolo tutti i lavoratori che operano, anche non continuativamente, da oltre 36 mesi, nel nostro Paese ci siamo arrogati il diritto di introdurre delle deroghe nazionali. Ed ora ci ritroviamo con oltre mezzo milione di preziose figure professionali - come gli insegnanti, i medici, gli infermieri, i tecnici e tanti altri specializzati - che anziche' essere immessi in ruolo si ritrovano a vivere nell'incertezza".

Alla luce di questa discriminazione di trattamento, Anief ha avviato da diversi mesi un contenzioso per la loro assunzione.

"Anief e Confedir - spiega ancora Pacifico - si sono espresse da tempo nelle apposite sedi, anche se la battaglia perseguita non e' finalizzata necessariamente contro la reiterazione dei contratti a termine. Ma va a favore della progressiva stabilizzazione di tutto quel personale che ha operato per la pubblica amministrazione per un periodo complessivo, anche non continuativo, superiore al tetto indicato quasi 15 anni fa da una precisa direttiva comunitaria".

Fonte: Italpress