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MIUR travolto in Sicilia dal Pettine ANIEF: altre cinque immissioni in ruolo riconosciute ai nostri iscritti

Inarrestabili le vittorie ANIEF in tribunale contro le “code della vergogna”. Anche i Giudici del Lavoro di Catania e Messina si uniformano all'univoca giurisprudenza ottenuta in materia dagli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli e accolgono in toto le richieste dei nostri legali: altre cinque immissioni in ruolo decretate per altrettanti nostri iscritti e MIUR, sempre soccombente, condannato al pagamento di 8.000 Euro di spese di giudizio.

Presso il Tribunale Messina l'Avv. Emilio Magro – che con impegno e professionalità si occupa dei nostri iscritti sul territorio - ottiene dal Giudice pieno accoglimento delle tesi portate avanti dall'ANIEF e l'ulteriore conferma che il MIUR nelle graduatorie 2009/2011 ha compiuto un atto illegittimo. Richiamando i precedenti positivi già ottenuti dagli stessi avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli presso i Tribunali di Torino e di Palermo, il Giudice chiarisce ancora una volta al MIUR che quello della nostra iscritta è un diritto pieno e perfetto e che non può assumere alcun rilievo sulla posizione della ricorrente l'eventuale posizionamento in graduatoria di altri pretendenti. Costatando che “quest'ultima ha pienamente assolto l'onere probatorio su di essa incombente”, avendo dimostrato che l'Amministrazione aveva assunto docenti in possesso di un punteggio inferiore rispetto al suo, il Giudice ha condannato il MIUR all'immediata immissione in ruolo della nostra iscritta e a 1.800 Euro di spese di lite.

Stesso importantissimo successo viene raggiunto dall'ANIEF presso il Tribunale di Catania: grazie all'ottimo operato dell'Avv. Antonio Chiarenza, infatti, il Giudice del Lavoro di questa provincia per la prima volta si esprime sulla “questione pettine” ed emana quattro sentenze di pieno accoglimento che permetteranno ad altrettanti iscritti ANIEF di poter finalmente stipulare quel contratto a tempo indeterminato che il MIUR aveva loro negato inserendoli in coda nelle graduatorie 2009/2010. La condanna alle spese del MIUR, sempre soccombente, ammonta a complessivi 6.280 Euro.

Altri due tribunali del lavoro, dunque, sposano in pieno le tesi dell'ANIEF e confermano l'illegittimità dell'operato del MIUR nelle graduatorie 2009/2011. Ancora una volta i docenti che si sono affidati con fiducia al nostro sindacato per veder riconosciuto il proprio diritto all'immissione in ruolo in base al merito nelle graduatorie 2009/2011, hanno ottenuto ragione e potranno finalmente stipulare quel contratto a tempo indeterminato che il Ministero dell'istruzione si ostinava a negare loro.