Il 7 maggio si voto per il CSPI, il Consiglio superiore della pubblica istruzione, un passaggio importante a cui tutti i lavoratori della scuola sono invitati a contribuire.
Il 7 maggio si voto per il CSPI, il Consiglio superiore della pubblica istruzione, un passaggio importante a cui tutti i lavoratori della scuola sono invitati a contribuire.
I benefici dei fondi spesi per il Pnrr per combattere la dispersione scolastica ancora non sono tangibili. Dagli ultimi studi sulle percentuali di abbandono precoce dei banchi risulterebbe, in alcuni frangenti territoriali, addirittura in aumento i giovani che non arrivano al diploma di maturità: secondo l’ultimo Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile, ripreso dalla stampa specializzata, “preoccupa il persistente gap di genere a svantaggio dei ragazzi, con un tasso di abbandono scolastico del 13,1% contro il 7,6% delle ragazze. Particolarmente allarmanti le percentuali in Sardegna, Campania e Sicilia, dove oltre il 18% dei ragazzi lascia la scuola”.
Da mesi Anief si batte su ogni tavolo ministeriale e parlamentare per richiedere la proroga dell’organico PNRR-Agenda Sud
Si rinnova il CSPI: si voterà il 7 maggio prossimo in ciascuna Istituzione scolastica e sarà possibile votare dalle ore 8 alle 17.
Il 7 maggio dalle 8 alle 17 in tutte le scuole d’Italia si terranno le votazioni per il rinnovo della componente elettiva del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione a 9 anni dalle ultime elezioni. Le liste sono Nazionali e si vota secondo il proprio profilo, ordine e grado di appartenenza. In particolare, Alessandra Boccanfuso, lista Anief, sarà candidata per la componente docente per le scuole di secondo grado.
“Dopo 30 anni di lotta in difesa del personale Ata – dice Giuseppe Mancuso, presidente nazionale uscente di FederATA - per la creazione dei posti in organico Covid per gli ATA, sul rispetto delle norme COVID, per la chiusura delle scuole durante la pandemia da parte dei dirigenti scolastici, sull’attribuzione in organico di diritto di un assistente tecnico, sulla formazione della graduatoria con tre anni di servizio per i facenti funzione Dsga per l’immissione in ruolo, abbiamo deciso di continuare a lottare con Anief, sindacato giovane ma unico tra i maggiormente rappresentativi che ha lottato per i nostri temi e i nostri obiettivi".
Si è tenuto venerdì 12 aprile 2024 a Bruxelles un incontro tra i rappresentanti dei sindacati che aderiscono alla CESI (Confederazione europea dei sindacati indipendenti). All’incontro hanno partecipato rappresentanti dei sindacati di tutti vari Paesi europei, alcuni in presenza e altri online. Nutrita la rappresentanza Anief online, che era presente a Bruxelles con il Prof Salvatore Fina.
Le pressioni insistenti dell’Anief hanno avuto ascolto: oggi, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato che “su indicazione del Ministro Valditara, al fine di assicurare il proseguimento di queste attività, ha individuato una dotazione di circa 14 milioni di euro, direttamente nel bilancio del Ministero, da destinare alla proroga dell’impiego di circa 6.000 collaboratori scolastici aggiuntivi delle categorie ATA” e che “la proroga che sarà disposta con un intervento legislativo nel primo provvedimento disponibile”. Senza questa proroga i collaboratori scolastici domani avrebbero terminato la loro supplenza.
Per rispondere a 250mila supplenti annuali, la scuola italiana ha bisogno di assunzioni straordinarie da realizzare con il doppio canale di reclutamento, così da cancellare in un colpo solo la mancata copertura delle cattedre, il ‘balletto’ dei precari alla base della mancata continuità didattica e il ricorso cronico alla supplentite: è bene che ci si organizzi in questa direzione”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricordando che oltre al livello politico anche da dentro l’amministrazione si spinge perché le disposizioni chieste dal sindacato non si realizzino: “Nella scuola abbiamo un organismo superiore, il Cspi, che dovrebbe bene indirizzare le scelte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ma negli ultimi anni questo non è avvenuto”.
Sui supplenti di sostegno in Italia ci sono numeri pazzeschi: oltre 100mila supplenti l’anno per 340mila alunni con disabilità. E si va sempre più a peggiorare. Il sindacato Anief ha presentato lo scorso mese di marzo al Comitato europeo dei diritti sociali per violazione della carta sociale UE. “Si tratta di osservazioni aggiuntive alla denuncia dell'Italia già dichiarata ammissibile – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - . Siamo pronti a una nuova memoria, appena sarà calendarizzato in Parlamento l'esame del disegno di legge Semplificazione: la verità è che metà degli organici è in deroga, quindi con supplenze fino al 30 giugno, la maggior parte dei supplenti è priva del titolo di specializzazione per la dissonanza tra numero programmato, offerta formativa degli atenei e reali fabbisogni. E gli insegnanti specializzati non sono poi assunti nei ruoli dello Stato”.
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