Il paradosso di uno strumento nato in Europa con il Regolamento n, 953 del 14 giugno 2021 per i trasferimenti transfrontalieri nel rispetto dei diritti individuali, esteso dall’Italia alla cittadinanza e al lavoro con la violazione delle libertà personali. Anief non si ferma e presenta nuovo ricorso C-679/21 a Lussemburgo per tutelare i lavoratori della scuola e dell’università e affermare il rispetto del principio di non discriminazione. Il Garante Privacy dice no alla consegna della certificazione verde al datore di lavoro.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Per la Commissione europea, il green pass italiano non centra con il regolamento comunitario. Vogliamo sia fatta chiarezza e sia rispettato il diritto. Tutti i cittadini europei devono essere trattari allo stesso modo indipendentemente dal lavoro che svolgono, dal ruolo politico e dall’istituzione che rappresentano. Sono le elementari regole della democrazia”.
Prosegue a Palazzo Madama l’esame del disegno di legge n. 2426 di conversione del decreto legge n. 146 contenente misure urgenti di carattere economico e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili. Si tratta del cosiddetto collegato alla manovra finanziaria 2022, che i senatori affronteranno in sede consultiva, per il parere alle Commissioni riunite VI e XI e all'Assemblea, tendo conto sempre dalla fattibilità economica delle norme affidata alla V Commissione Bilancio. In attesa di arrivare all’approvazione finale del documento legislativo, le commissioni Finanze e Lavoro stanno esaminando la pertinenza degli interventi migliorativi richiesti dalle parti sociali, le associazioni e le Confederazioni sindacali coinvolte. Come il documento congiunto Cisal-Confedir, consegnato durante l’audizione tenuta presso le Commissioni riunite del Senato.
Le richieste emendative riguardano diversi temi: dalla tutela dei lavoratori fragili ai congedi parentali fino al termine dell’emergenza; dalla mobilità del personale, da attuare dal 2022 abbattendo gli attuali vincoli temporali e geografici, alla revisione delle percentuali del rapporto alunni-docenti; dal ripristino dell’organico Covid per effettuare lo sdoppiamento delle classi e permettere lo sdoppiamento, alla revisione e all’ampliamento degli organici, così da rispettare finalmente la normativa che impone 1,80-1,90 metri quadrati di spazio a studente; dal rivedere il dimensionamento scolastico alla base della sparizione nella scuola di 200mila docenti e 50mila Ata, all’ampliamento delle istituzioni scolastiche del tempo scuola, anch’esse ridotte negli ultimi 12 anni; dalla revisione del numero minimo degli alunni per mantenere in vita le scuole autonome alla possibilità da dare a docenti e Ata di fare gratuitamente e periodicamente i tamponi antigenici, fino all’assegnare loro anche quell’indennità di rischio biologico invece oggi concessa solo ad altri comparti pubblici, come quello sanitario.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Se non adottiamo queste disposizioni, l’aumento dei contagi attraverso le scuole può considerarsi una certezza, non una possibilità, come del resto già sta accadendo da alcune settimane. Il Governo lo sa bene, visto che già si parla insistentemente di prolungamento, per via legislativa, dell’emergenza Covid fino a marzo o giugno 2022”.
Il provvedimento è giunto a Montecitorio, dove entro il 20 novembre è atteso il sì definitivo dopo la fiducia chiesta dal Governo e accordata al Senato due giorni fa: il testo, che ha cambiato titolo ed è ora formato da 11 articolidopo essere stato proposto dallo stesso Governo il 21 settembre scorso, disciplina le modalità per estendere l'obbligo della certificazione vaccinale nei luoghi di lavoro del settore pubblico e privato.
Nulla di fatto, quindi, per i 14 emendamenti proposti da Anief, tramite i quali il sindacato aveva chiesto di non rendere il Green Pass obbligatorio per accedere al lavoro, oltre che di ampliare il numero di dipendenti e delle sedi, ridurre la quantità di alunni per classe, migliorare gli stipendi, agire su educatori e Ata. “Con questa scelta – dice il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico – si sono aggravati ulteriormente i carichi di responsabilità dei lavoratori della scuola, come di tutto il pubblico. Per noi rimane un’imposizioni illegittime, contro la quale continueremo a batterci perché vessatoria e discriminante”.
Indiscrezioni della stampa specializzata riferiscono di ipotesi sul tema della formazione iniziale e del reclutamento dei docenti. Tuttavia Viale Trastevere non ha ancora convocato il tavolo sul tema specifico, previsto dal Patto per la Scuola sottoscritto dal Ministro Bianchi e da tutte le confederazioni sindacali lo scorso maggio.
Marcello Pacifico (Anief): “Chiediamo l’immediata convocazione del tavolo sul reclutamento affinché non si ripetano gli errori del recente passato. L’argomento è di centrale importanza e non possiamo permetterci altri passaggi a vuoto”.
Si è tenuto in queste ore l'incontro previsto tra le organizzazioni sindacali e il Maeci, richiesto da Anief, sulle procedure di reclutamento e sullo stato delle nomine. Abbiamo appreso che alcune graduatorie frutto delle prove di selezione del 2021, pubblicate da poco più di un mese risultano già esaurite, in particolare risultano esaurite le SCI 002 francese e tedesco, la 02S francese, la 030 tedesco e altre sono in procinto di esaurirsi