“Ricostruire le basi per firmare il protocollo sulla sicurezza e per farlo il distanziamento è la prima cosa: i vaccini ci salvano, riducono il livello di mortalità, ma è il distanziamento che va operato”: è il passaggio chiave che ha contraddistinto l’intervento del presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, nel corso dell’incontro tenuto oggi con il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sull’avvio del nuovo anno scolastico da conciliare con il problema della pandemia da Covid19. “Se non mettiamo il dimensionamento con i numeri certi accanto non facciamo nulla – ha detto Pacifico – e l’obbligo vaccinale non è la soluzione, non sono d’accordo. E nemmeno il Consiglio d’Europa”, che ha emesso una Risoluzione dallo scorso mese di febbraio, recepita a marzo, ma lasciata lettera morta dal nostro Governo e Parlamento. “Per aprire a settembre ho bisogno di sapere se gli studenti e i docenti che rappresento possono entrare in sicurezza in aula, se siamo o non siamo in regola con la legge”. Il problema è che “abbiamo troppi alunni per classi. Visto che soldi del Pnrr ci sono, 10 miliardi vogliamo metterli per il dimensionamento scolastico”, quindi per reintrodurre classi da non più di 15-18 alunni, 4mila scuole, 200mila docenti e 50mila Ata? Il ministro dell’Istruzione ha detto di prendere atto delle richieste sindacali, ad iniziare da quelle dell’Anief, e che le porterà presto al tavolo del Governo.