Come era prevedibile, la questione nomine fino all’avente titolo ATA, sta assumendo i contorni di una vera e propria “Torre di Babele”: gli AA. TT. come troppo spesso accade in occasioni simili, stanno agendo ognuno per proprio conto, senza alcuna regia ministeriale.
Alcuni AA.TT., come nel caso di Verbania e Vercelli, convocano “il personale incluso nella graduatoria permanente appartenente ai profili di assistente amministrativo ed assistente tecnico per l’individuazione sui posti disponibili, compreso il personale già di ruolo in altro profilo o area.” Altri invece, stanno convocando tutti gli aspiranti presenti nelle graduatorie permanenti, tranne il personale di ruolo in altro profilo, ad esempio l’A.T. di Grosseto comunica: “gli aspiranti “Assistenti Amministrativi” e “Assistenti Tecnici”, di ruolo su altro profilo non potranno essere individuati.”
Già ieri con un nostro comunicato abbiamo chiesto al Ministero di intervenire per avere uniformità di azione su tutto il territorio nazionale.
Il MIUR ad oggi non è ancora intervenuto nel merito della questione e per questo chiediamo che provveda immediatamente per chiarire, in maniera inequivocabile, la possibilità per il personale di ruolo in altro profilo di poter usufruire dell’art. 59 del CCNL anche per i posti fino all’avente titolo.
Così come accaduto nell’a.s. 2008/09, stabilito con nota 13561 del 28 agosto 2008 che recitava: “Trattandosi di supplenze temporanee conferite su posti disponibili entro la data del 31 dicembre e fino al termine dell’anno scolastico, è fatta salva la possibilità di accettazione di rapporti di lavoro a tempo determinato da parte del personale A.T.A. di ruolo ai sensi dell’art. 59 del C.C.N.L. 2006/2009.”
28 agosto 2013
Ufficio Stampa Anief

A distanza di un anno, il Parlamento non ha ancora deciso sul transito dei docenti inidonei e degli ITP C555 - C999 e il MIUR corre ai ripari pubblicando la nota 8468 del 26-08-2013 con la quale dà le prime indicazioni per il conferimento delle supplenze per l’a.s. 2013/14.

Nessun problema per le nomine dei collaboratori scolastici, se non per il contingente dei posti da immettere in ruolo relativo all’a.s. 2013/14, mentre per gli Ass. Amm. e Ass. Tecn. niente ruoli ed incarichi annuali. Il MIUR propone nuovamente le nomine fino all’avente titolo, in attesa di definire la questione inidonei.

Positiva la nota nella parte in cui ha deciso di attribuire i posti dalle graduatorie permanenti, ma rimane da chiarire la possibilità per il personale di ruolo in altro profilo di utilizzare l’art. 59 del CCNL.

Mentre le altre OO.SS. danno per scontata la possibilità per tale personale di utilizzare l’art. 59 per assumere un incarico fino all’avente titolo, ANIEF chiede al MIUR di emanare una nota esplicativa, così come già accaduto nel 2008, che in maniera inequivocabile tale possibilità.

La nota n. 13561 del 28 agosto 2008 recitava: “Trattandosi di supplenze temporanee conferite su posti disponibili entro la data del 31 dicembre e fino al termine dell’anno scolastico, è fatta salva la possibilità di accettazione di rapporti di lavoro a tempo determinato da parte del personale A.T.A. di ruolo ai sensi dell’art. 59 del C.C.N.L. 2006/2009.”

La nota esplicativa richiesta è necessaria al fine di evitare comportamenti difformi su tutto il territorio nazionale. Se da un lato il MIUR con questa nota vuole evitare le migliaia di conciliazioni che come ANIEF abbiamo visto risolvere positivamente per tutto il personale ATA interessato, il problema “inidonei” rimane e per questo chiediamo al governo una rapida soluzione.

ANIEF non ci sta, il personale ATA è stanco di iniziative tampone che le OO.SS. concordano con l’amministrazione e per questo intende continuare la battaglia per evitare il transito degli inidonei nei profili ATA.

Il decreto interministeriale violerebbe due direttive comunitarie nel trasferimento di tale personale nei ruoli ata, che possono pure ricorrere ad adiuvandum per evitare la cancellazione di 3.582 posti. Contestata anche la mancata attivazione di percorsi abilitanti per i sovrannumerari prevista dalla legge. Richiedi le istruzioni operative per aderire a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e discutere la richiesta di sospensione non appena sarà emanato il decreto interministeriale.

 

Rischia di ripetersi lo 'scaricabarile' del 2012, quando per attendere la fine della vertenza su oltre 4 mila docenti inidonei e quasi mille Itp titolari delle classi di concorso C999 e C555 si è deciso di non decidere. Per poi lasciare fuori dalle assunzioni, poche settimane fa, amministrativi e tecnici. Anief-Confedir: è intollerabile bloccare ancora una volta l'assunzione di migliaia di dipendenti per premure ragionieristiche che non hanno alcun fondamento!

Anief ritiene davvero grave che per il secondo anno l'amministrazione decida di sospendere a data da destinarsi le assunzioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. La motivazione rimane sempre la stessa: la difficile applicazione dei commi 13 e 14 dell’art. 14 relativi al D.L. 95/2012 sulla spending review, poi convertito nella Legge 135/12, in base ai quali oltre 4 mila docenti inidonei e quasi mille Itp titolari delle classi di concorso C999 e C555 verrebbero collocati coattivamente tra il personale amministrativo e tecnico. Sottraendo altrettanti posti ai precari collocati nelle graduatorie pre-ruolo. E per questo motivo l'amministrazione non intende assumere.

Vale la pena ricordare, inoltre, che per gli inidonei che non dovessero trovare collocazione tra il personale non docente, rimane sempre aperta la possibilità di essere trasferiti, anche in questo caso coattivamente, presso un'altra amministrazione pubblica. Pure a centinaia di chilometri da dove sono in servizio in questo momento.

Anief-Confedir ritiene che questa situazione di stand by non abbia motivo di esistere. I posti vacanti tra il personale ATA sono infatti circa 40mila: è intollerabile bloccare ancora una volta l'assunzione di migliaia di dipendenti per premure ragionieristiche che non hanno alcun fondamento. L'assunzione dei circa 5.300 ATA, avvenuta nei giorni scorsi, seppur escludendo amministrativi e tecnici, sembrava un primo passo verso la normalizzazione del reclutamento del personale non docente della scuola. Ora, invece, questa decisione ci fa tornare indietro di un anno.

"Non si capisce - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - per quale motivo l'amministrazione, ma anche il Governo, non mettano al primo posto le esigenze legate all'efficienza del servizio scolastico. Invece di incaponirsi su operazioni che mortificano tantissimi professionisti, in buona parte vittime di seri problemi di salute, anche derivanti da cause di servizio, utilizzandoli su ruoli a loro sconosciuti, perché non si impegnano a produrre delle norme che rilancino la nostra scuola? Perché non si chiedono cosa ha portato la Consulta a dichiarare incostituzionale il dimensionamento di 2mila istituti? Perché - continua Pacifico - non approfondiscono i motivi che hanno convinto la Corte di Giustizia Europea ad avviare una procedura d'infrazione contro l'Italia per mancata attuazione della normativa che tutela la stabilizzazione dei precari?".

Il sindacato ricorda che per evitare il transito di inidonei e Itp nei ruoli del personale Ata ha avviato un ricorso ad hoc al Tar Lazio, con il primo fine di ottenere la sospensione del decreto interministeriale, firmato nel marzo scorso, che vuole dare seguito, sul piano attuativo, proprio agli artt. 13 e 14 della Legge 135/12.

“Il nostro ricorso – spiega ancora Pacifico – vuole evitare che con questo passaggio professionale il Governo riesca nell’obiettivo di danneggiare tutti: i docenti inidonei, che oltre al cambio forzato di ruolo potrebbero ritrovarsi costretti a cambiare provincia; gli ITP perché ‘degradati’ in Ata; il personale Ata in attesa del ruolo perché rischia di veder vanificate le proprie aspettative di stabilizzazione, mortificate dall’occupazione di tanti posti vacanti e disponibili dal personale transitato da altri ruoli”.

“A questo punto – conclude il sindacalista Anief-Confedir – il Governo non ha scelta: trovi i 100 milioni di euro l'anno, fino al 2017, per evitare il passaggio forzato di inidonei e Itp. Come chiedono tutti. Ad iniziare dal Parlamento, i cui rappresentanti si sono più volte già espressi contro questa norma ritenuta palesemente sbagliata”.

Tutti i dipendenti interessati a chiedere informazioni su come ricorrere possono scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Anief: il Mef deve applicare la decorrenza delle immissioni in ruolo Ata dal 1° settembre 2012 non solo giuridica ma anche economica. Inoltre, è solo un primo passo verso la stabilizzazione di amministrativi, tecnici ed ausiliari su decine di migliaia di posti vacanti.

 
Dopo un anno di attesa, il Ministero dell’Economia autorizza l’assunzione di oltre 5.300 amministrativi, tecnici ed ausiliari della scuola: si tratta di un risultato importante, raggiunto soprattutto grazie all’incessante pressione dell’Anief a seguito dell’improvvida decisione del Mef di attendere l’esito della norma prevista dalla spending review sul passaggio dei docenti inidonei e sovrannumerari nei ruoli Ata.
 
Preso atto che su inidonei e docenti Itp in sovrannumero, il Parlamento sta procedendo verso la cancellazione del passaggio nei ruoli Ata, finalmente gli oltre 5.300 posti accantonati saranno nei prossimi giorni finalmente assegnati ai loro originari destinatari: si tratta, indubbiamente, di un primo importante passo, anche se giunto con notevole e colpevole ritardo su una questione dell’esito scontato, considerando l’autorizzazione fornita dall’amministrazione nell’estate del 2012.
 
Accogliamo la notizia positivamente – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – ma il nostro sindacato ha validi motivi per chiedere che le nomine agli oltre 5.300 Ata vengano assegnate dal 1° settembre dello scorso anno sia giuridicamente che economicamente. L’informativa del Miur giunge, infatti, proprio in corrispondenza delle ultime discussione in tribunale dei ricorsi avverso i decreti di determinazione dell’organico Ata degli ultimi due anni, che hanno comportato il taglio di ben 44.500 posti – tra amministrativi, tecnici ed ausiliari - rispetto all’anno scolastico 2008/09: dei provvedimenti che non andavano fatti e di cui non può rispondere il personale”.
 
Il sindacato ha rilevato, inoltre, che nell’ultimo anno, a seguito dei processi di dimensionamento prodotti dall’amministrazione, ritenuti peraltro illegittimi dalla Corte Costituzionale con la sentenza 147/2012, sono stati cancellati ben 2.235 posti da ‘Direttore dei servizi generali ed amministrativi’. Ciò è avvenuto con il silenzio dei sindacati rappresentativi, che nulla hanno avuto da ridire sulla cancellazione dei posti decisa dal Miur in cambio di altrettante indennità di reggenza (per il servizio reso su più scuole) da corrispondere ai Dsga rimasti in organico, come ai dirigenti scolastici (ma non ai loro vicari per le assenze superiori ai 15 giorni, come sarebbe invece previsto dalla legge e ribadito da più tribunali).
 
Come se non fosse sufficiente, sempre in questi giorni l’Anief ha denunciato – a seguito di un’approfondita lettura della Relazione tecnica al DL 69/2013 - anche l’accantonamento da parte del Miur di 11.857 posti riservati ai cosiddetti servizi terziarizzati, su cui non si è abbattuto alcun taglio a seguito della Legge 133 del 2008. Questa operazione, riproposta oggi attraverso il cosiddetto decreto del Fare perché utile a recuperare i fondi per assumere migliaia di docenti e ricercatori nelle Università, non ha prodotto alcuna economia di spesa per le casse dello Stato, ma un danno erariale pari a 110 milioni annui rispetto allo stipendio che il Ministero avrebbe pagato affidando lo stesso servizio al personale Ata.
 
È evidente che per Anief-Confedir – continua Pacifico – le assunzioni sbloccate oggi rappresentano una sorta di ‘antipasto’ in vista della stabilizzazione del personale precario su tutti i posti vacanti. E questo vale sia per l’organico degli Ata che per i docenti. Si avvicina, infatti, l’esito sia della procedura d’infrazione dalla Commissione UE 2120/10, già trasformata in messa in mora per violazione della direttiva comunitaria 1999/70/CE da parte dello Stato italiano, sia della decisione conseguente alla sentenza della Corte Costituzionale che con l’ordinanza n. 207/13 ha rinviato alla Giustizia europea la questione sulla compatibilità della normativa italiana sempre rispetto alla direttiva Ue in tema di reiterazione dei contratti a termine e assenza di risarcimento del danno”.
 
 
 
La suddivisione del personale ATA: organico diritto (oltre 200mila posti distribuiti in poco più di 8 mila istituti)
 

Assistenti amministrativi
 47.837
Assistenti tecnici
 16.053
Ausiliari (collaboratori scolastici
131.698
D.S.G.A.
    7.978
Posti accantonati (servizi terziarizzati)
 11.857
 
 

 

Già nel mese di aprile abbiamo ricevuto una segnalazione con la quale ci chiedevano un nostro parere in merito alla legittimità di una proposta di nomina per la copertura di una supplenza breve a mezzo e-mail con tempo di risposta, al fine dell’accettazione, entro un’ora dal ricevimento della stessa.

Come è ovvio il nostro parere non poteva non essere che in disaccordo con la tempistica imposta dalla procedura di nomina, priva di qualsivoglia principio di ragionevolezza.

Com’è possibile che una segreteria scolastica non tenga conto del fatto che chi riceve di norma la proposta è un lavoratore precario, magari in quel momento in servizio e quindi impossibilitato a controllare in tempo reale il proprio account di posta elettronica?

È anche vero che il MIUR con propria circolare, nel mese di dicembre 2012 ha annunciato la sospensione dell’invio di sms con i quali si avvisava il personale interessato di una proposta di nomina e quindi di controllare più frequentemente la posta elettronica, ma ciò non giustifica affatto l’assegnazione di un tempo pressoché nullo per rispondere alla proposta.

Preso atto della nota, se tutti avessero adottato lo stesso sistema di convocazione, sarebbe stato necessario controllare la casella e-mail ogni ora.

La stessa situazione si è ripetuta qualche settimana fa in un’altra scuola delle valli biellesi. La scuola propone sempre via e-mail una supplenza breve dando un tempo massimo per accettare la nomina di un’ora. L’email viene inviata alle ore 12:36 con termine per la risposta fissato alle 13:36.

Ad allarmarci ulteriormente è la circostanza che la Dirigente scolastica di una delle due scuole è anche dirigente sindacale del comparto scuola e – secondo alcune indiscrezioni che ci auguriamo prive di fondamento – chi ha preso quella supplenza, l’unico a rispondere, parrebbe essere un suo collaboratore sindacale.

Altro elemento poco trasparente nella vicenda è il fatto che la supplenza in questione è stata proposta per qualche giorno ma che, guarda caso, pare si protrarrà per tutto il mese luglio; secondo alcuni, i soliti maligni, potrebbe addirittura continuare anche ad agosto.

L’ANIEF non ci sta e chiede al Dirigente dell’A.T. di Biella – che sicuramente vorrà disporre anche i necessari accertamenti in ordine ai presunti favoritismi – di intervenire immediatamente nei confronti della scuola, affinché si interrompa il contratto stipulato e si ripetano le procedure di convocazione e di nomina secondo principi di ragionevolezza, garantendo un congruo lasso di tempo per la risposta. E contemporaneamente, inviare a tutte le scuole di Biella una comunicazione interna che, alla luce dei fatti sopra esposti, eviti il ripetersi di tale situazione.

Giuseppe Faraci
Presidente ANIEF Piemonte