CCNL 2016/18 -


 

D.: Sono stato immesso in ruolo o ho avuto la nomina annuale quest'anno. Quali effetti avranno i ricorsi nominali che i soci ANIEF intraprenderanno dopo esser stati inseriti a pettine con riserva nelle graduatorie delle province aggiuntive?

 

R.: I ricorsi nominali, pur notificati nei confronti del personale immesso in ruolo o nominato annualmente per l'annullamento del contratto, hanno lo scopo di immettere in ruolo o di riconoscere la nomina annuale del ricorrente avente diritto. In passato il MIUR, in caso di vittoria del ricorrente, ha preferito comunque non annullare le immissioni o nomine avvenute, ma ha proceduto a riconoscere ai ricorrenti le immissioni in ruolo o le nomine di cui avevano diritto con nomina giuridica e posti in surroga. Si ritiene che anche questa volta il MIUR si comporterà in modo analogo.

 

Pubblichiamo le risposte ad alcune delle domande più frequenti giunte in questi giorni alla segreteria in merito al ricorso Salva-precari.

 

D.: Ho già presentato il ricorso nei mesi scorsi, devo rifare tutto adesso che i termini sono stati riaperti fino al 14 gennaio 2010?

R.: No, a meno che in questi mesi non hai inviato revoca del mandato ai legali.

 

D.: Nell'a.s. 2008/2009 ho totalizzato almeno 180 gg. di servizio ma in più scuole; posso fare ricorso?

R.: Certo, devi utilizzare il modello 1 (docenti o ATA a seconda dei casi).


D.: Sono un docente non abilitato/non inserito in GaE. Posso aderire anch’io al ricorso? Le note in calce ai modelli farebbero intendere di no.

R.: Si, puoi aderire purché iscritto regolarmente nelle graduatorie di istituto di II e/o III fascia. Bisogna compilare e inviare il modulo (tra i 5 proposti) che rispecchia la propria storia lavorativa, avendo cura di omettere l’inserimento dei dati nelle sezioni riservate agli abilitati inseriti in GaE. Le note alla fine del modello sono quelle ministeriali, possono pertanto essere tranquillamente ignorate.

 

D.: Perché avete tagliato la parte riservata alla scuola all’inizio del modulo?

R.: Perché altrimenti la scuola, sulla scorta di quanto previsto dal DM 82/09, bloccherebbe immediatamente la domanda. Il modulo, infatti, va consegnato/spedito per raccomandata A/R direttamente all’USP.

 

D.: Alla fine del modulo vengono richiesti timbro e firma della scuola, ma il modello va presentato direttamente all'USP. Che faccio?

R.: Timbro e firma della scuola non servono. E' sufficiente che l'aspirante firmi il modello nello spazio apposito.

 

D.: Conviene comunque presentare la domanda anche alle scuole? Molte scuole, infatti, non sono concordi su cosa debba intendersi per "termine delle attività didattiche"...

R.: Assolutamento no. I modelli ANIEF non devono essere consegnati alle scuole.

 

D.: Il mip USP mi ha rispedito indietro la domanda, che devo fare?

R.: Nulla, ciò che conta è poter dimostrare di aver regolarmente inviato la documentazione entro i termini. Ricorda di conservare per te una copia della domanda e le ricevute della raccomandata che hai inviato all'USP.

 

D.: A quale USP devo consegnare il modulo di domanda? Ed entro quando? Devo inviarne copia all’ANIEF?

R.: Il modulo deve essere consegnato/spedito per raccomandata A/R entro il 9 ottobre 2009. La scelta dell’USP sarà a cura dell’interessato, che potrà inviarlo (una sola tra queste alternative):

  1. al proprio USP di Graduatoria a Esaurimento principale;
  2. a uno degli USP di coda;
  3. all’USP della provincia dove si è inseriti in Graduatoria d’Istituto (scelta obbligata per i docenti non abilitati/non inseriti in GaE);
  4. all’USP della provincia presso la quale lavora con contratto ad orario non intero (scelta obbligata per gli interessati già parzialmente occupati che aspirano a completare l’orario).

Copia del modello deve essere inviata all’ANIEF insieme a tutti gli altri documenti richiesti per attivare il ricorso.

 

D.: Rientro in più casi segnalati per la scelta del modello da presentare, devo presentare più domande?

R.: No, ogni aspirante può presentare una sola domanda all’USP e attivare un solo ricorso per il medesimo motivo al TAR. Pertanto occorrerà scegliere un solo modello, dando la preferenza (ove possibile) a quelli per i docenti che hanno avuto un contratto fino al termine dell’anno scolastico nell’a.s. 2008/2009 oppure in anni precedenti (modelli 1 e 3).

 

D.: Finora ho lavorato solamente presso scuole private, quale modello scelgo?

R.: il n. 5 (modello per i docenti che non hanno mai lavorato), in quanto i requisiti lavorativi richiesti per la scelta del modello si riferiscono solo a servizio prestato in scuole statali.

 

D.: Il modello 1 e il modello 3 riguardano chi ha fatto 12 punti a prescindere da come li ha fatti?

R.: Si, va bene per tutti coloro che hanno maturato 12 punti, lavorando fino al termine delle attività scolastiche o agli scrutini di fine anno, non importa la data di inizio del contratto.

 

D.: Chi ha fatto meno di 12 punti ma su più spezzoni come si deve comportare?

R.: Deve utilizzare, a seconda dei casi, il modello 2 o il modello 4, inserendo tutti i periodi in cui ha lavorato in quell'anno scolastico.

 

Pubblichiamo le risposte alle domande più frequenti pervenuteci in merito alle istruzioni per l’esecuzione coattiva 24 punti e a quelle per i ricorsi individuali per mancata immissione in ruolo o supplenza annuale a causa dell’inadempienza del MIUR e degli UU.SS.PP. sulle ordinanze TAR ricorsi pettine, trasferimento e 24 punti.

 

 

AGGIORNAMENTO IN PROGRESS

 

D.: Perché devo contribuire ad altre spese legali, se già le ordinanze del mio ricorso sono state confermate dal Consiglio di Stato?

R.: Premesso che i ricorrenti per il pettine non hanno affrontato alcun ulteriore spesa per l’esecuzione coattiva delle ordinanze, per scelta del Consiglio Nazionale ANIEF che ha deciso di finanziarne interamente le spese vista la generalità delle questioni poste, e che i ricorrenti per lo spostamento dei 24 punti, vista la specificità della posizione personale possono essere soltanto parzialmente finanziati per le spese legali dall'Associazione, di fatto, si è concordato per questi ultimi la spesa dedotta nelle istruzioni operative. Gli ulteriori ricorsi individuali non sono obbligatori e non riguardano lo spostamento del punteggio o l'inserimento nelle graduatorie a pettine per cui i ricorrenti hanno già approntato tutte le spese per i giudici di primo e secondo grado, quanto coloro che  possono dimostrare che hanno subito anche un danno dalla mancata applicazione delle ordinanze nei termini di immissioni in ruolo o supplenza annuale, in quanto come da giurisprudenza consolidata lo spostamento vero e proprio - se avvenuto dopo le nomine - non annulla direttamente le stesse (e sul ritardo si sa che è stato il MIUR a prendere tutti i tempi utili per tentare di ostacolare il rapido esaurimento del contenzioso).

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D.: Ho avuto una cattedra annuale in una provincia, ma con l’adempimento delle ordinanze avrei potuto ottenerne una in un’altra per me più conveniente. Posso fare il ricorso individuale per la mancata supplenza?

R.: No, se già lavori in una qualsiasi provincia con contratto TD annuale non puoi fare il ricorso individuale per ottenere un'altra supplenza.

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D.: Ho avuto una cattedra annuale in una provincia, ma con l’adempimento delle ordinanze avrei potuto ottenere il ruolo in questa o in un’altra provincia: posso fare il ricorso individuale per ottenere l’immissione in ruolo?

R.: Si, se grazie alle ordinanze puoi raggiungere una posizione utile per ottenere l’immissione in ruolo, puoi fare il relativo ricorso individuale anche se hai ottenuto quest’anno una supplenza in una qualsiasi provincia.

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D.: Ho rinunciato a un incarico annuale da USP in una provincia di coda: ora ci ho ripensato, posso fare adesso il ricorso individuale per ottenere una supplenza in quella provincia?

R.: Si, visto che puoi dimostrare che hai rifiutato l'incarico perchè avresti potuto scegliere un posto migliore e il tuo rifiuto è motivato dalla scelta obbligata nella posizione di coda in cui ti avevano erroneamente inserito.

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D.: Ho rifiutato una proposta di contratto a T. D. per una data classe di concorso da una provincia di coda, posso reclamare anche quest’anno il ruolo (T. I.) in quella stessa provincia e per la medesima classe di concorso?

 

R.: Sì, dato che la rinuncia ad un contratto a T. D. non preclude la possibilità di stipularne un altro a T. I. anche nel corso dello stesso anno scolastico.

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D.: Se, grazie alle ordinanze, sono in posizione utile per il ruolo o per una supplenza annuale in più province, devo fare più ricorsi?

R.: No, devi segnalare una sola provincia e i relativi controinteressati.

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D.: Cosa si intende con “conflitto di interessi con altri ricorrenti ANIEF”?

R.: Significa che se Tizio sa che nella provincia X ci sono state 3 immissioni in ruolo e riscontrasse che tra gli aspiranti in coda davanti a lui fossero presenti già tre ricorrenti Anief, il ricorso nominale sarebbe inutile in quanto non si verrebbe più a trovare in posizione utile per la stipula del contratto a T. I. Stesso discorso vale per la mancata supplenza annuale. In ogni caso, l'ufficio legale farà gli opportuni controlli prima di procedere con i ricorsi, invitando eventualmente i ricorrenti in posizione più svantaggiata a desistere e rimborsando la quota di adesione al ricorso nominale.

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D.: Come faccio a sapere se non sono in conflitto con nessun ricorrente Anief?

R.: Vai sulla Tabella Iter Ricorsi Graduatorie a Esaurimento ANIEF e cerca il suo nominativo, con un po’ di pazienza, tra quelli inseriti nei numeri di ruolo del ricorso in questione di tutti gli avvocati (Miceli-Ganci e Tarsia).

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D.: Ho aderito ai ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica, devo seguire anch’io queste istruzioni?

R.: No, per i ricorrenti al Presidente della Repubblica pubblicheremo apposite istruzioni nei prossimi giorni.

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D.: Il ricorso alla Corte Costituzionale sarà gratuito per tutti?

R.: Certo, sarà gratuito sia per i ricorrenti al Tar che per quelli al Presidente della Repubblica.

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D.: Non voglio/non posso partecipare ai ricorsi individuali. Cosa devo fare?

R.: Devi continuare a seguire l'iter dei ricorsi collettivi, che andranno avanti fino alla sentenza di merito.

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D.: Il mio USP si rifiuta di fornirmi i dati dei controinteressati, nonostante io abbia prodotto regolare istanza di accesso agli atti. Che devo fare?

R.: invia subito una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando in oggetto il tuo cognome e nome, il tipo di ricorso e l’USP (ad esempio: Rossi Mario – pettine – USP Milano),  e nel corpo della mail i tuoi dati anagrafici e il numero di fax dell’USP in questione. Sarà cura del nostro ufficio legale contattare l’USP e sbloccare la situazione.

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D.: Il mio USP, durante le nomine, ha esaurito la graduatoria a esaurimento principale e ha continuato a nominare da coda; i controinteressati vanno individuati dalla coda?

R.: Ovviamente no, i controinteressati devono essere inseriti nella graduatoria a esaurimento principale.

Pubblichiamo le risposte ad alcune delle domande più frequenti giunte in questi giorni alla segreteria in merito alla recente vittoria ANIEF in appello al CdS sul pettine.

 

D.: Sono un ricorrente per il pettine al TAR/al Presidente della Repubblica, ma non ho ancora aderito alla difesa in appello al CdS: cosa posso fare adesso?

R.: Poiché il ministero ha intenzione d'inserire con riserva a pettine soltanto coloro che hanno ottenuto la conferma dell’ordinanza in appello al CdS e poiché l'ordinanza ottenuta dall'ANIEF riguarda soltanto il primo dei diversi appelli presentati dal ministero, coloro che hanno già aderito non dovranno fare altro se non presentare un eventuale ricorso nominale per la mancata immissione in ruolo o supplenza annuale in caso di diritto (presto istruzioni sul sito). Per le altre ordinanze in appello non ancora discusse, spedisci la documentazione richiesta con la massima urgenza e con raccomandata 1 al fine di poterla trasmettere ai legali in tempo utile per la presentazione in Consiglio di Stato (se non arriverà in tempo utile la quota verrà rimborsata). Mentre per i ricorrenti al TAR comunicheremo di volta in volta sul sito le scadenze di invio della documentazione (in base al numero di ruolo), i ricorrenti al PdR che aderiranno verranno inseriti ad opponendum alla prima udienza utile, fino al completamento di tutte le udienze sul pettine.

 

D.: Sono un ricorrente per il pettine al TAR e ho già aderito alla difesa in appello al CdS per la prima udienza: devo ripresentare i documenti quando sul sito apparirà la comunicazione della notifica di appello per il mio numero di ruolo?

R.: No. Coloro che hanno aderito sono già beneficiari del pronunciamento favorevole ad ANIEF in quanto inseriti ad opponendum. Quando verrà discusso il loro ruolo, saranno difesi d’ufficio in virtù della loro partecipazione alla prima udienza. Pertanto non dovranno ripresentare la documentazione necessaria, già in possesso dell’ufficio legale.

 

D.: Sono un ricorrente al TAR per il pettine e ho aderito al primo appello al CdS anche se il mio ruolo non era quello appellato. Perché ci avete fatto spedire tutto così in fretta mentre adesso state offrendo l’opportunità a chi non lo ha fatto di poter comunque aderire quando sarà chiamato in giudizio il proprio ruolo?

R.: I tempi stretti di adesione sono stati causati dalla possibilità (non verificatasi) che l’udienza venisse fissata già per l’11 settembre. Era indispensabile coinvolgere subito il maggior numero di ricorrenti (inserendoli ad opponendum al fianco dei colleghi del 3737/09 direttamente appellati) per dare forza alla difesa; perdere il primo appello, infatti, avrebbe sancito la sconfitta anche in tutte le altre udienze. D’altra parte chi ha già aderito è adesso beneficiario di un pronunciamento favorevole e sarà difeso nell’udienza per il proprio ruolo (quando questa sarà fissata) senza dover fare altro, avendo già inviato tutto quanto necessario.

 

D.: Ho aderito ad opponendum alla difesa per la prima udienza in appello al CdS, ma il mio nome non è presente nel testo della sentenza. Perché?

R.: Tutti quelli che hanno inviato il plico in tempo utile (quindi entro i termini indicati) per la prima udienza sono stati regolarmente inseriti in appello. Il fatto che il testo della sentenza contenga solo pochi nominativi è dovuto al fatto che la cancelleria del CdS, visto il poco tempo a disposizione e l’enorme numero di appellati ad opponendum, ha inserito solo alcuni nominativi. Ma questo non è da considerarsi in alcun modo un problema per gli interessati, i cui nominativi sono comunque regolarmente allegati agli atti.

 

D.: Ho fatto il ricorso per il pettine al Presidente della Repubblica e ho aderito/voglio aderire alla difesa in appello ad opponendum. Quali vantaggi otterrò?

R.: Coloro che hanno fatto/faranno appello ad oppenendum in quanto ricorrenti al PdR riceveranno una memoria di ricorso per motivazioni aggiunte che sarà utile per accelerare l'iter del proprio procedimento, in quanto il primo organo preposto ad esprimere un parere sarà proprio il CdS. Arrivare a questo appuntamento forti di un importante precedente favorevole ad opponendum renderà molto più alte le possibilità di accoglimento della propria istanza.

 

D.: Non ho aderito ai ricorsi al TAR né a quelli straordinari al PdR. Posso partecipare al ricorso per inserirmi a pettine?

R.: Per chi non ha mai ricorso per l'inserimento a pettine stiamo valutando la possibilità giuridica di intraprenderlo, seguiranno comunicati sul sito ANIEF in caso di parere positivo dell’ufficio legale.

Pubblichiamo alcune faq  circa la gestione dei ricorsi al Tar e dell'appello al Consiglio di Stato sulla scorta delle domande ricorrenti pervenute alla segreteria professionale e sul forum.

 

 

 

1) La tempistica: Perché devo inviare il plico di adesione in appello al Cds entro il 4 settembre? Vi rendete conto dei tempi ristretti?

 

Risposta: Perché, dopo la notifica dell'appello, dobbiamo prevenire un eventuale deposito eccezionale da parte del MIUR, con il consenso del Presidente della Corte, anche il giorno prima della prima udienza utile in Cds che è prevista giorno 11 settembre, e che avverrebbe 'a porta vuota' senza la costituzione dei ricorrenti. Se spedisci il plico entro il 4 con “Raccomandata 1”, considerato il weekend, arriverà il 7, sarà trattato l'8 e inviato a Roma il 9 per il deposito e la costituzione. I tempi ce li impone furbescamente il MIUR.

 

 

 

2) L'invio: bisogna scrivere qualcosa, oltre al mittente e al destinatario, sulla busta della/delle Raccomandata/e 1 che devo inviare?

 

Risposta: Si, ricorda di scrivere sulla busta della Raccomandata 1, sotto l'indirizzo del destinatario, "Riferimento: n. di ruolo ... (tuo numero di ruolo)" se sei ricorrente al TAR; se invece hai aderito ai ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica, scrivi sulla busta "Riferimento: PdR pettine" oppure "Riferimento: PdR 24 punti", in base al ricorso al quale hai partecipato.

 

 

 

3) La proroga: Se non arrivo in tempo per l'invio ci sarà una proroga?

 

Risposta: Se l'11 settembre non saranno discussi gli appelli, si passerà all'udienza del 28, pertanto potremo concedere una proroga. In ogni caso, i plichi arrivati dopo il 7 settembre saranno trattati dalla segreteria e comunicati ai legali - se in tempo per gli altri appelli - e non andranno persi.

4) Ricorrenti Presidente della Repubblica: Perchè devono aderire anche i ricorrenti al Presidente della Repubblica che avevano partecipato gratuitamente al ricorso?

Risposta: perchè avevano partecipato gratuitamente al ricorso specifico e non a questo nuovo presso i giudici di secondo grado che gevolerà la fase istruttoria della propria pratica per quello in corso al Presidente della Repubblica quando saranno inviate leistruzioni per il deposito delle motivazioni aggiunte a cui si potrà allegare il proprio intervento ad opponendum in caso di rigetto dell'appello del MIUR, visto ce la fase consultiva interesserà proprio il Consiglio di Stato. Inoltre la partecipazione con la documentazione allegata contribuisce a una più attenta analisi dei giudici vista la vastità e limportanza numerica degli interessat.

 

 

5) Le spese: Perché le ulteriori spese per l'appello visto il comunicato ANIEF che garantiva un prezzo forfettario per la partecipazione ai ricorsi al TAR?

 

Risposta: Perché il prezzo forfettario, comprensivo di discussione dell'istanza cautelare, è riservato alla discussione del ricorso in primo grado comprensivo di istanza di sospensiva cautelare e di udienza di merito passando per la gratuità delle motivazioni aggiunte. Niente aveva fatto presagire che dopo le sentenze dell'anno scorso del TAR confermate dal CdS e le ordinanze presenti, il MIUR avrebbe nuovamente ricorso in CdS dai giudici di secondo grado costringendo i ricorrenti a difendersi per non perdere il beneficio dell'esecuzione delle ordinanze ottenute e delle notifiche effettuate. Anche le diffide extragiudiziali, infatti, non erano prevedibili e l'ANIEF si è sobbarcata la metà delle spese vive. Ovviamente anche per il CdS abbiamo concordato per i soci una cifra forfettaria che copra la discussione della cautelare, del merito, delle motivazioni aggiunte passando anche per l'intervento ad opponendum indipendentemente dai tempi di discussione. Basta, infine, chiedere agli altri ricorrenti non ANIEF per scoprire, quanto l'associazione è riuscita a intervenire a favore dei propri soci nella gestione delle pratiche legali, inclusi i costi di partecipazione, veramente simbolici rispetto agli altri. Infine, proprio in virtù delle ulteriori spese previste per il CdS, l'ANIEF ha confermato la gratuità delle ulteriori spese per i ricorrenti (notifiche per pubblici proclami, impugnativa graduatorie, ricorso per ottemperanza delle ordinanze ottenute).

 

 

 

6) Costi complessivi o nuovi ricorsi: Prevedendo nell'ipotesi più negativa, pur davanti a un risultato positivo per noi in sede cautelare in CdS, un'opposizione in extremis degli USP-MIUR, quale sarà l'iter e l'utilità dell'appello? Dovremo sopperire ad altre spese impreviste?

 

Risposta: In base all'esperienza dell'anno scorso, dopo che il MIUR ha avuto rifiutato l'appello dal CdS sullo spostamento dei 24 punti, soltanto 2 USP su 104 si sono rifiutati di ottemperare alla sentenza costringendo i due ricorrenti a ricorsi riservati ad personam per ottenere l'immissione in ruolo-supplenza annuale. Potrebbe essere l'ultimo ostruzionismo, ma dopo i pluri-ricorrenti otterrebbero, come è successo per i due casi “sfortunati” descritti, l'immissione in ruolo. Anche in questo ultimo caso, se malauguratamente dovesse essere necessario, l’ANIEF medierebbe costi contenuti. Oltre non è più possibile esperire da parte del MIUR altro tentativo legale.

 

 

 

 

7) Ipotesi vittoria: E se dopo il rifiuto dell'appello in CdS il MIUR emana un decreto legge?

 

Risposta: L'eventuale emanazione di un Decreto Legge sarebbe illegittima come anche l'emanazione di un provvedimento che volesse cancellare le graduatorie o volesse dare un privilegio ad alcuni precari rispetto ad altri in termini di disoccupazione o contratti a parità di titoli. Avrebbe la nostra più dura opposizione in Parlamento, denuncia alla stampa, e certamente in ultima istanza ci porterebbe a invocare nuovamente il giudizio della magistratura con specifici nuovi ricorsi. Ma la storia non si fa con i “se” e la vostra-nostra mobilitazione potrebbe fin dall'inizio bloccare l'iniziativa. Per questo vogliamo essere rappresentativi, per poter suggerire il nuovo decreto di apertura delle graduatorie e non subirlo. Ma abbiamo bisogno del vostro sostegno.

 

 

 

8) Mancato interesse all'appello: E se non volessi, comunque appellarmi in Consiglio di Stato? La mia posizione sarebbe compromessa?

 

Risposta: Potrebbe esserlo, perché a quel punto un'eventuale ottemperanza dovrebbe essere ricontrattata con i legali per l'esecuzione delle ordinanze e potrebbe risultare anche difficilmente eseguibile, per non parlare del danno della mancata costituzione che potrebbe far fallire la difesa in appello, e nell'interesse generale di tutti i ricorrenti, e nell'interesse soggettivo visto che poi i giudici chiedono di conoscere il diritto grave e irreparabile subito dal ricorrente di fronte alla richiesta del MIUR di salvare le operazioni effettuate e l'interesse collettivo dello Stato in sede cautelare. Inoltre, stante così le cose, l'appello del MIUR al di là della procedura cautelare continuerà nel merito, fermo restando che i rcorrenti nel frattempo in caso di esito positivo otterranno quanto richiesto: il che vuol dire he dopo tant anni comunque si celebrerà un processo che potrebbe annullare o confermare quanto disposto e ch esigerà la costituzone in difesa (o in appello in caso di esito negativo dela sentenza del Tar che prima o poi sarà pure discussa) dei ricorrenti.  

 

 

 

9) Partecipazione: Cosa posso fare oltre a ricorrere per contribuire alle battaglie sindacali dell'ANIEF?

 

Risposta: Rispondere all'appello riguardo le richieste di collaborazione attiva, associandoti a quanti tra i colleghi, a titolo gratuito, giornalmente prestano il loro tempo per i diritti di tutti noi, della scuola e dell' università tutta. Adoperarsi in prima persona nella campagna per la prossima elezione delle RSU secondo le indicaZioni che saranno fornite presto sul sito, per far diventare rappresentativa l'ANIEF per il prossimo triennio, per farla contrattare con il MIUR senza dover sempre passare per i ricorsi (che per noi sono sempre l'ultima strada legittima calpestabile), per avere dei referenti locali a disposizione nella tua provincia che possano fare sentire sempre e giornalmente la loro-tua-nostra voce ufficialmente nelle scuole e negli USP.

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