Tra i motivi per i quali lo Stato italiano preferisce lasciare un docente o un amministrativo su quattro precario c’è principalmente il vantaggio economico per le casse pubbliche, pari ad almeno 5mila euro l’anno per ogni supplente non immesso in ruolo: la stima è stata realizzata dal sindacato Anief, sulla base delle diverse “voci” stipendiali che mancano nella busta page del personale non di ruolo.
Si è conclusa la presentazione delle liste dei candidati per il rinnovo delle Rsu nelle scuole, che si svolgerà nei giorni 5, 6 e 7 aprile, come fissato dalla Circolare Aran n. 1/2022. Tra i sindacati di comparto, Anief si può ritenere più che soddisfatto avendo presentato le liste dei candidati in tutte le regioni coprendo mediamente due scuole su tre. Le candidature dell’organizzazione autonoma, inoltre, sono state consegnate anche in tanti Enti di ricerca, Università e Conservatori. L’importante appuntamento ai fini della rappresentatività del personale scolastico e dalla difesa dei suoi diritti, giunge dopo quattro anni dall’ultima tornata, dopo avere respinto i tentativi di ulteriore slittamento delle operazioni di voto.
In 31.849 superano gli scritti (60,8%) per 12.863 posti banditi. Grazie a un emendamento suggerito da Anief al recente decreto legge Milleproroghe, gli idonei potranno essere assunti negli anni successivi. Più della metà dei posti (ADEE) su sostegno nella scuola primaria (3.269) andrà vacante. Sempre aperti i corsi individuali di preparazione di Eurosofia, con incontri registrati e approfondimenti per inglese e informatica
Anief avvia un ricorso straordinario al Presidente della repubblica per chiedere l’annullamento e la disapplicazione della normativa che impone l'obbligo vaccinale per il personale scolastico.
Per partecipare al ricorso basta cliccare qui. C’è tempo fino al 15 marzo.
“La ingiustificata reiterazione dei contratti a termine” del personale della scuola contrasta in modo palese “con il diritto dell’Unione Europea”, a partire dalla “direttiva 1999/70/CE” che prevede l’assunzione a tempo indeterminato automatica dopo 36 mesi di servizio a termine: a scriverlo è il Tribunale di Torino, sezione lavoro, che reputa quindi corretta la richiesta fatta dai legali Anief per compensare la mancata immissione in ruolo di una docente che ha svolto cinque anni di supplenze su posto vacante. Per risarcire il danno economico-professionale prodotto all’insegnante, il giudice ha condannato il Ministero dell’Istruzione all’assegnazione nei confronti della docente che ha presentato ricorso di due mensilità e mezzo di stipendio, pari ad alcune migliaia di euro, più 2mila euro di spese.
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