Si è aperto un varco interessante sul fronte dei pensionamenti anticipati tra il personale scolastico: dopo i maestri della scuola dell’infanzia, dal 2022 anche i docenti dalla scuola primaria e dell’infanzia, assieme ai collaboratori scolastici dello stesso ciclo, saranno considerati tra i lavoratori che svolgono mansioni usuranti e quindi inglobati nella lista delle professioni che danno accesso all’anticipo pensionistico Ape Sociale: lo prevedono la Legge di bilancio, in via di approvazione alla Camera, e la nuova normativa sulle condizioni di accesso al pensionamento. Questo significa che tutti i maestri della scuola d’infanzia e primaria, ma anche gli ausiliari in servizio nel medesimo ciclo di studi, con almeno 63 anni di età e 30-36 anni di contributi, a seconda dei casi, potranno lasciare il lavoro senza particolari riduzioni all’assegno di quiescenza. Come preannuncia Orizzonte Scuola, “a loro (come a tutti gli altri lavoratori usuranti) verrà corrisposto un assegno ponte sino al raggiungimento dei requisiti per la pensione piena (67 anni)”.
A breve i seminari regionali di legislazione scolastica promossi e organizzati dal giovane sindacato Anief: sarà possibile partecipare agli incontri on line prenotandosi. Per visionare l’intero calendario cliccare qui.
Roma, 27 dic. (Adnkronos/Labitalia) - Il sindacato Anief ha attivato il ricorso al Giudice del lavoro contro la sospensione dal servizio senza retribuzione del personale scolastico, (docente, Ata, educativo), di ruolo o precario, che non ha adempiuto all'obbligo vaccinale. Per aderire c'è tempo fino al 30 dicembre, per aderire cliccare qui.
Roma, 27 dic. (Labitalia) - Il personale ata della scuola, composto da assistenti amministrativi, tecnici, ausiliari, Dsga, guardarobieri e tante altre figure professionali, continua a non essere considerato: anche la Legge di Bilancio 2022 approvata il 23 dicembre al Senato e da domani all'esame della Camera, ha dimenticato questi lavoratori e il loro prezioso apporto; è quanto si legge in una nota dell'Anief
(ANSA) - ROMA, 27 DIC - "Ieri abbiamo riscontrato l'ennesimo record di contagi con quasi 55mila positivi, gli epidemiologi sono concordi nel dire che a gennaio l'Italia supererà i 100mila casi di Covid al giorno, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri dice che 'il contagio corre anche tra i bambini', secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "la scuola non è un territorio a parte, ma con la ripresa delle lezioni, il 7 gennaio, verrà inevitabilmente coinvolta in questo processo, con un incremento ulteriore di classi in quarantena". A suo avviso, "non sarà infatti sufficiente l'obbligo delle mascherine, con le Ffp2 solo per una parte del personale; anche lo screening straordinario degli studenti, affidato anche all'Esercito, non appare di facile attuazione.
Siamo sicuri che il modo di affrontare il Covid in Italia, dove si è arrivati a 55mila contagi al giorno, è il migliore? Perché in altri Paesi europei, dove non si attuano le nostre restrizioni sociali e non si impone il vaccino a determinati lavoratori come quelli della scuola, i contagi sono più del doppio, vi sono meno vaccinati, ma i decessi sono inferiori o leggermente più alti. A ragionare sull’anomalia è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Il sindacalista si sofferma sui casi di contagio immediatamente precedenti al Natale: “Se mettiamo Italia e Inghilterra a confronto scopriamo due modi opposti di affrontare una pandemia che porta però lo stesso numero di morti (141 a 137), a dispetto del 5% di differenza di popolazione vaccinata, ma più del doppio delle persone contagiate”.
Applicare alcune indennità al personale scolastico che in tempo di Covid diventano indispensabili: si tratta dell’estensione dell’indennità di sede ai lavoratori fuori sede, al personale docente delle comunità montane disagiate, a quello amministrativo delle piccole isole, più il finanziamento dell'indennità di rischio biologico al personale scolastico dovuto proprio al Covid19. Le richieste sono state formulate dal sindacato Anief alla Commissione Bilancio della Camera che nelle prossime ore dovrà votare la manovra di bilancio approvata prima di Natale al Senato con il maxiemendamento: con alcuni degli 11 emendamenti alla Legge di Bilancio 2022, il giovane sindacato intende far pervenire ai docenti e Ata della scuole dei riconoscimenti in busta paga assegnati invece a dipendenti di altri comparti.
“Che senso ha continuare a mantenere i vincoli sulla mobilità del personale scolastico in piena pandemia e con 250mila posti vacanti di docenti e personale Ata, sopprimendo anche il diritto del personale di ruolo dalla scuola a ricongiungersi alla propria famiglia laddove vi sono le condizioni?”. A chiederlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, mentre i deputati della Commissione Bilancio della Camera stanno valutando il testo della manovra di bilancio approvata prima di Natale al Senato con il maxiemendamento: con una richiesta, contenuta tra gli 11 emendamenti alla Legge di Bilancio 2022, lo stesso sindacato ha chiesto, “facendo seguito alle modifiche introdotte dal decreto cosiddetto Sostegni bis” di “garantire, a invarianza finanziaria, il diritto alle esigenze di famiglia di tutto il personale scolastico coniugando il diritto alla famiglia al diritto al lavoro”. I vincoli da cancellare, secondo il sindacato, riguardano i neo-assunti in ruolo, tutti coloro che fanno domanda di assegnazione provvisoria o di utilizzazione in altre scuole, a prescindere dalle proprie condizioni professionali o di carriera, oltre a chi chiede di essere collocato “in altro ruolo o classe di concorso”.
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