Precariato

Precariato

  • Con un ritardo abissale e ingiustificabile, i maggiori sindacati della scuola annunciano proteste e scioperi, sostenendo che la lunga tregua è giunta al termine e che il personale si appresta ad entrare in mobilitazione. I motivi della protesta, scriveOrizzonte Scuola, risiedono soprattutto nella questione del reclutamento dei precari e sulla ripartenza a settembre. Per Anief non è solo una questione di sicurezza sanitaria, ma anche di riconoscimento del lavoro svolto da chi ha svolto i 36 mesi di servizio e rivendica a ragione l’immissione in ruolo su posto vacante, che altrimenti rischia seriamente in molti casi di essere assegnata con la causalità delle Messe a disposizione. 

    “Non si comprende come mai solo oggi i sindacati chiedono al Governo di cambiare registro – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – considerando che la pandemia ha reso la situazione della vacanza di posti solo più difficile da gestire. Ma non è certo la causa. L’Anief ha preso una posizione chiara sul problema del reclutamento dallo scorso novembre, con scioperi e sit-in davanti a Montecitorio, con tanto di audizioni e proposte di modifiche alle disposizioni normative in atto, in particolare all’allora decreto 126/19 salva-precari. Le richieste dell’Anief si sono poi spostate suldecreto Milleproroghe, con tanto diappello al premier Giuseppe Conte per vincere il precariato, sono confluite nella rivendicazione di risorse adeguate da approvare all’interno delDocumento di Economia e Finanza primaverile”.

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  • Le prove del Tfa sostegno V ciclo si sarebbero dovute svolgere il 18 e il 19 maggio, ma a causa dell’emergenza Covid-19 le prove slittano ulteriormente.La modifica è stata ufficializzata con il Decreto Ministero istruzione numero 41 del 28 aprile 2020

    Anief aveva chiesto di garantire a tutti gli aventi titolo l’accesso ai corsi, da svolgersi on line anche per il V ciclo, garantendo l’accesso gratuito a tutti coloro hanno prestato servizio su sostegno senza specializzazione per almeno due anni

    Per tutelare coloro che non possono accedere al corso di specializzazione, Anief ha attivato una serie di ricorsi. Per visionarli tutti, clicca qui 

  • Per evitare il default organizzativo-didattico, vanno approvate con urgenza degli emendamenti al Decreto Legge n. 22 sulla Scuola che garantiscano la funzionalità del sistema per il prossimo anno, che nella parte iniziale dovrà anche affrontare la delicata fase di rientro in classe: i dirigenti scolastici avranno il loro da fare e non potranno mettersi a “caccia” dei supplenti, con le Mad poco meritocratiche, per coprire quasi 250 mila posti vacanti in tutta Italia. Per questo occorre introdurre delle norme che riducano l’abuso dei contratti a termine prevedendo la riapertura delle graduatorie ad esaurimento e l’assunzione a tempo indeterminato anche dalle graduatorie di istituto trasformate all’occorrenza in provinciali. Anief chiede inoltre l’emanazione di un decreto per l’assunzione del personale docente di ogni ordine e grado, anche in possesso del diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2000/01, del diploma tecnico professionale, di personale educativo e amministrativo con più di 24 mesi di servizio a tempo determinato, da attuare su tutti i posti disponibili anche in organico di fatto costituiti dopo il 15 settembre 2020, per l’anno scolastico 2020-2021. E anche quelli che insegnano religione cattolica.  

  • Nel Parlamento italiano non sono solo le forze d’opposizione a chiedere di ascoltare i sindacati, di non riprendere la scuola con i solito “balletto” di supplenti che si avvicendano, di assumere in ruolo i precari senza più indugi e di riaprire subito le graduatorie d’istituto, oltre che affrontare i problemi irrisolti per il sostegno agli alunni disabili: è di oggi la nota dei senatori Pd Francesco Verducci e Vanna Iori, rispettivamente vice presidente e capogruppo Commissione Cultura e Istruzione del Senato a margine delle audizioni svoltesi ieri sulDecreto Legge n. 22 sulla Scuola, tra cui quellatenuta dal presidente di Anief Marcello Pacifico proprio in VII Commissione. 

    “Siamo sempre più felici che le nostre convinzioni siano ormai diventati i leitmotivnon solodegli altri sindacati rappresentativi – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ma anche di un numero sempre maggiore di parlamentari appartenenti a schieramenti che fanno parte del Governo. Significadare il giusto merito al nostro sindacato, che è cresciuto non solo nei numeri, tanto da raggiungere la rappresentatività ai tavoli di contrattazione, ma anche nell’azione e nella credibilità. La morale è chiara: il pensiero dell’Anief sta entrando nei palazzi della politica. E di fronte all’emergenza che viviamo non si può continuare a traccheggiare”.

  • L’azione incessante del giovane sindacato sulla necessità di aggiornare le graduatorie sta producendo i primi effetti. Da poche ore, la ministra dell’istruzioneLucia Azzolina ha spiegato che al contrario di quanto riportato nelDecreto Legge n. 22 sulla Scuola per affrontare l’emergenza Coronavirus, nel quale è stato previsto che le graduatorie di istituto per motivi tecnici non possono essere aggiornate, c’è una strada “per evitare di riversare centinaia di migliaia di lavoratori nelle scuole per presentare ed elaborare le domande”:quella “di accelerare sulla provincializzazione delle graduatorie, digitalizzando il sistema”. 

    Marcello Pacifico (Anief): Siamo felici per l’apertura della ministra Lucia Azzolina e del M5S sulle graduatorie di istituto. Come Anief, non possiamo che essere d’accordo: abbiamo chiesto, anche conuna petizione ad hoc, l’avvio di tutte le procedure rapidi possibili per potere andare adaggiornare e trasformare le graduatorie delle scuole in provinciali, così da potere sottoscrivere i contratti di supplenza già entro fine agosto e non il 15 settembre individuato dal decreto. Il passaggio successivo, anche questo secondo noi inevitabile per contrastare la supplentite che nella prossima estate assumerà proporzioni gigantesche, è quello di utilizzare quelle stesse graduatorie d’istituto mutate in provinciali per le immissioni in ruolo, laddove siano esaurite le GaE e quelle di merito derivanti dai concorsi”.

  • L’ordinato avvio del prossimo anno scolastico non può prescindere dal rinnovo immediato delle graduatorie di istituto, che invece secondo il ministero dell’Istruzione vanno posticipate di un anno: le “problematiche tecniche” di cui parla l’amministrazione non sono una giustificazione valida, “dato che verranno gestite online le domande per istituire la fascia aggiuntiva per il sostegno”. A dichiararlo oggi alla rivista Orizzonte Scuola è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo che la decisione di spostare l’aggiornamento delle GI al 2021 è stata ufficializzata con il Decreto Legge n. 22 sulla Scuola, approvato per affrontare l’emergenza Coronavirus. Nel corso dell’intervista, Pacifico sostiene che la riapertura delle graduatorie di istituto “è un atto necessario per consentire innanzitutto la nomina dei supplenti, il cui numero il prossimo anno sarà record rispetto agli ultimi cinque anni, ed evitare il caos nella gestione delle Mad da parte dei dirigenti scolastici”. I limiti tecnici dichiarati dal ministero dell’Istruzione possono essere tranquillamente superati

    Anief comunica che il suo presidente nazionale, Marcello Pacifico, terrà due webinar martedì 14 aprile e mercoledì 15 aprile, alle ore 17.30

  • Con la nota 8615 del 5 aprile 2020 il Ministero dell’Istruzione ha ribadito che l’art. 121 del DL 18 “Cura Italia” vuole assicurare che gli incarichi di supplenza continuino a essere attribuiti anche in questo periodo di emergenza. “Il fine della norma - afferma Marcello Pacifico, Presidente nazionale Anief – è evitare che ci sia una riduzione dell’uso delle supplenze brevi e che il personale della scuola a tempo determinato resti senza contratto e quindi venga meno il loro stipendio e non abbia possibilità di lavorare”

  • Ildecreto legge sulla scuola che ha avuto il beneplacito del Governo contiene una decisione che danneggia un altissimo numero di supplenti: poiché il ministero dell’istruzione non è ad oggi in grado di informatizzare la procedura di aggiornamento delle graduatorie d’istituto, il loro rinnovo viene spostato al 2021.Dopola petizione e la raccolta firme on line, il sindacato Anief avvia ancheun ricorso gratuito per chiedere che si aggiornino entro giugno di quest’anno, come era previsto del resto dalla legge vigente. 

    Marcello Pacifico (Anief): “Confidiamo nella volontà della ministra Lucia Azzolina di comprendere le esigenze dei precari e di volere risolvere il problema dell'aggiornamento delle graduatorie d’Istituto: ci sono ancora due mesi di tempo per organizzarsi e dare il via al rinnovo delle graduatorie già in questa primavera, come bisognerebbe fare per le graduatorie Ata 24 mesi anch’esse bloccate. In caso contrario, se la norma prevista nell’articolo 2 del decreto legge sulla scuola fosse confermata in fase di conversione, siamo pronti a ricorrere in tribunale: da oggi, stiamo raccogliendole pre-adesioni”.

  • L’Anief ha partecipato stamattina a un incontro in videoconferenza con il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina; erano presenti anche i sottosegretari Ascani e De Cristofaro. Il Ministero ha affermato che serve una norma per disciplinare la chiusura dell’anno scolastico e che è probabile un recupero del tempo scuola. Partiranno a breve i tavoli tecnici per affrontare diverse questioni aperte, mentre nessun rinvio è previsto per la mobilità. Tante le richieste del sindacato frutto delle istanze manifestate dai lavoratori 

  • Serve una norma per disciplinare la chiusura dell’anno scolastico. Probabile recupero del tempo scuola. Partiranno i tavoli tecnici per affrontare diverse questioni aperte. Nessun rinvio per le domande di mobilità per garantire avvio prossimo anno scolastico. I bandi dei concorsi ordinari e straordinari partiranno a breve, ma le procedure potranno slittare. Si pensa a retrodatazione giuridica. Il presidente Anief, Marcello Pacifico, nel suo intervento ha chiesto la stabilizzazione dei precari, la conferma dei ruoli degli assunti con riserva, dei neo-immessi in ruolo e indicazioni certe entro Pasqua su valutazione, verifiche, esami di Stato

  • Per il periodo di emergenza sanitaria da Covid-19, il Governo ha giustamente dato mandato al ministero dell’Istruzione di confermare tutti i supplenti brevi e saltuari della scuola. Quella norma, contenuta nell’articolo 121, comma 1 del Decreto Legge ‘Cura Italia’ n. 18 del 17 marzo 2020, prevede però che il personale amministrativo, tecnico, ausiliario e docente debba necessariamente essere “provvisto di propria dotazione strumentale per lo svolgimento dell'attività lavorativa” (da intendere essenzialmente come il disporre di computer o tablet e connessione web) e “nel limite delle risorse assegnate”: in questo modo, si sta attuando un’illegittima selezione dei supplenti. Con un emendamento al D.L. 18/2020, presentato ala V commissione di Palazzo Madama, Anief propone di sostenere la didattica a distanza rinnovando indistintamente, senza discriminazioni, “il contratto di tutti i supplenti brevi che si rendano necessari presso le istituzioni scolastiche”.

    Tutti gli emendamenti al Decreto ‘Cura Italia’ presentati da Anief alla V commissione di Palazzo Madama

  • Le misure presenti all'articolo 121 del decreto "Cura Italia" salvaguardano i contratti per i supplenti brevi e saltuari anche durante il periodo di sospensione dell'attività didattica

  • In questi giorni di emergenza da Covid-19, diventa ancora più grave l’errore del legislatore che nel comma 121 dell’art. 1 della Legge 107 del 2015 ha “dimenticato” di fare accedere al bonus da 500 euro anche i supplenti, il personale educativo e Ata: con un emendamento al Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, Anief chiede di allargare la fruizione della Card anche a queste categorie di lavoratori, così da permettere loro di attuare il lavoro “agile” da casa, a beneficio della scuola e dei suoi alunni.  

    Tutti gli emendamenti al Decreto ‘Cura Italia’ presentati da Anief alla V commissione di Palazzo Madama

  • Risultano provvidenziali le risorse specifiche stanziate dal Governo per la salvaguardia dei contratti dei docenti con contratto di supplenza temporanea: nei giorni di sospensione delle attività didattiche, chepotrebbero protrarsi nel tempo permettono, infatti, di seguire con costanza gli alunni, seppure da casa, mantenendo in vita la continuità didattica in questo particolare e difficile periodo di stop delle lezioni in presenza, a seguito dell’emergenza da Coronavirus. Il ministero dell’Istruzione ha dato seguito all’assegnazione. Anief plaude al provvedimento: “Era necessario – spiega il suo presidente Marcello Pacifico - per avere immediatamente a disposizione i docenti per la formazione da casa via internet. Senza questa deroga, infatti, le scuole avrebbero potuto confermare le supplenze solo dopo la ripresa delle attività didattiche, ovvero dopo aver potuto appurare l'effettiva mancata presa di servizio del titolare”.

  • Ma soltanto la metà delle scuole ha riunito gli organi collegiali in teleconferenza. In attesa del monitoraggio richiesto ai dirigenti scolastici da Viale Trastevere rimane confermata la sospensione delle lezioni fino a che il rischio epidemiologico non sarà annullato. A cosa serve pubblicare i bandi di concorso quando gli stessi sono bloccati? Se lo chiede Anief che ha invitato il ministro ad aprire un tavolo tecnico sul precariato. 

    Marcello Pacifico (Anief): Bisogna capire cosa sta facendo ogni scuola, dare indicazioni chiare sugli scrutini e al più presto spiegare se si intendono fare Esami di Stato a distanza come per le lauree in alcuni atenei. E poi bisogna prendere atto che i concorsi ancorché banditi non porteranno in cattedra nessuno prima di un anno. E noi abbiamo il dovere di far iniziare il prossimo anno scolastico non con il record della supplentite, ma con una risposte emergenziale allo stato di precarietà della scuola Italiana. 

    Continua a far discutere il lungo discorso fatto ieri dalla ministra dell’Istruzione sulle disposizioni che si accinge a prendere il Governo per portare avanti la scuola e la didattica; in questi giorni sempre più contrassegnati dal contagio del Coronavirus, si è passati dall’assistenza alle scuole alla sicura validità dell’anno in corso; dall’alta adesione alle lezioni da casa, agli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo con commissari solo interni e prove commisurate alla situazione. Su tutto pesa il dubbio sui tempi di rientro a scuola, legati a doppio filo allo sviluppo epidemiologico del contagio da Covid-19. 

    Pacifico, presidente nazionale Anief: “Fare didattica a distanza, significa che tutti gli alunni stanno partecipando alle lezioni, stanno recependo spiegazioni e dei compiti on line, stanno elaborando e consegnando gli elaborati ai loro docenti? A noi risulta che la situazione si sta realizzando in questi termini in modo disomogeneo: non ci sono realtà territoriali felici ed altre meno, ma si tratta di una condizione che si caratterizza a macchia di leopardo. Il quadro è addirittura diversificato a livello di singolo istituto scolastico, dove spesso manca anche l’intervento chiaro degli organi collegiali, invece indispensabile per definire la valutazione da adottare nelle prossime settimane”.

  • Trasformare da tempo determinato in indeterminato, a partire dal prossimo 1° settembre, i rapporti di lavoro del personale docente, educativo ed Ata della scuola impiegato su posti vacanti, qualora abbia svolto oltre 36 mesi di servizio, “comprensivi di proroghe e rinnovi, indipendentemente dai periodi di interruzione”: a chiederlo è l’Anief, con una proposta emendativa al DL n. 18 del 17 marzo 2020, presentata alla V commissione del Senato. L’assunzione dei precari, spiega il sindacato, favorirebbe “la funzionalità del sistema per il prossimo anno scolastico”, peraltro senza ravvisare “maggiori oneri per la finanza pubblica”, poiché la sua attuazione farebbe venire meno “le richieste di risarcimento per violazione della direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato”.

    Tutti gli emendamenti al Decreto ‘Cura Italia’ presentati da Anief alla V commissione di Palazzo Madama 

  • In considerazione dei limiti ai movimenti per personale e studenti, al rinvio dei concorsi, ai finanziamenti sulla didattica a distanza, chieste procedure straordinarie di assunzione del personale precario, per il conseguimento dell'abitazione e della specializzazione sul sostegno, per garantire il corretto avvio del prossimo anno scolastico.

    Sono state inviate in V commissione Senato le proposte emendative al DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18 Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19

    Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico: “L’obiettivo centrale del sindacato è agevolare lavoratori e studenti, salvaguardare l'inizio del prossimo anno scolastico, tutelare il diritto al lavoro, alla famiglia, alla salute. Bisogna intervenire ora per contrastare la precarietà che, in vista della sospensione di tutte le procedure concorsuali prevista dal decreto, mette a rischio il prossimo anno scolastico e fa salire a quota 250 mila le cattedre vacanti da coprire per il 2020/21. Le nostre proposte intendono semplificare le procedure di reclutamento, di abilitazione, di mobilità di tutto il personale della scuola. E migliorare la vita delle famiglie in questo momento di diffusa precarietà lavorativa”.

    I suggerimenti dell’Anief su reclutamento, contrasto alla precarietà, incentivi per le famiglie sono al vaglio delle commissioni.

  • Oggi il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha lanciato un messaggio, affinché, anche nel momento di emergenza che stiamo vivendo, la scuola possa andare avanti e risollevarsi; questa risalita deve passare pure per la stabilizzazione dei precari, siano essi docenti o Ata.Vai alla diretta Facebook    

  • Aumentano a ritmo impietoso i posti vacanti tra il corpo docente, gli amministrativi, i tecnici e gli ausiliari della scuola: considerando i 35 mila posti avanzati lo scorso anno, i tanti posti in deroga e lo stallo dei concorsi, che nella prossima estate non porterà in ruolo alcun vincitore, si va verso le 200 mila cattedre vacanti da coprire con precari. Anief chiede unpiano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato, prevedendo la stabilizzazione anche da graduatoria d’Istituto da “call veloce”.

    “A questo punto – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – con più di 100 mila cattedre libere e quasi altrettante in organico di fatto, più altre decine di migliaia di posti come Ata vacanti, ci accingiamo a vivere l’estate con più supplenze annuali di sempre. Perché le assunzioni che potranno essere realizzate, stando alle attuali norme saranno davvero poche: il basso numero di candidati rimasti nelle GaE, soprattutto al Nord, ma anche di vincitori e risultati idonei nei precedenticoncorsi-lumaca, oltre che lo stallo delle attuali procedure concorsuali, ci dicono che servono provvedimenti urgenti. Quello più logico, e a costo zero, rimane l’allargamento della ‘call veloce’ alle graduatorie di istituto provinciali, come chiediamo da tempo”.