Precariato

Precariato

  • Confermare tutti i posti docenti e ATA legati all’emergenza sanitaria: i cosiddetti organici Covid. Lo chiede il sindacato Anief, con un emendamento al disegno di legge 2505 Sostegni ter, presentato in questi giorni, in audizione, ai senatori della VI Commissione di Palazzo Madama. La richiesta, se accolta, sposterebbe la scadenza dei contratti dal 31 marzo all’estate del 2022: una necessità, spiega il sindacato nell’emendamento, frutto anche di “numerose segnalazioni ricevute dai Dirigenti Scolastici”, che riguarda “40 mila unità di personale docente e 15.600 di personale ATA, comunque, inferiori peraltro agli 80 mila autorizzati l'anno precedente quando i numeri del contagio erano più piccoli e di valutare l'opzione, in caso di numeri incontrollati di contagio, di ritornare alla didattica al 50/70%”. 
  • La notizia è ufficiale, al termine dell’incontro al Ministero con tutti i sindacati sulla definizione del regolamento per il conferimento delle supplenze. L’amministrazione insiste per un aggiornamento triennale in parallelo alle Gae.  
  • Perché i docenti e il personale Ata devono aspettare tra i 16 e i 24 anni per vedersi riconoscere il periodo pre-ruolo? Perché gli insegnanti devono vedersi sottrarre il primo “gradone” stipendiale? Sono le stesse domande che si sono posti i giudici del lavoro di Marsala, che nel volgere di pochi giorni hanno accordato il riconoscimento ad altrettanti docenti rispettivamente di circa 7mila euro e quasi 4mila euro. Nel primo caso, la dipendente ha aderito allo specifico ricorso Anief per ottenere il riallineamento della carriera attraverso la considerazione di tutto il periodo precedente all’immissione in ruolo altrimenti negato per un terzo dal quarto anno in poi. Sempre il tribunale del capoluogo siciliano ha detto sì alla richiesta del giovane sindacato che rivendicava il ripristino dello “scatto” stipendiale automatico e dei quasi sette anni di supplenze riconosciute finalmente in modo integrale a livello giuridico ed economico.
  • “Scuola al centro del Paese”: sono queste le parole di Marcello Pacifico, leader Anief, intervenuto oggi nel corso della conferenza stampa a cura dei parlamentari Francesco Verducci e Matteo Orfini sulla presentazione di due disegni di legge sulla scuola. Presenti i principali sindacati del mondo dell’istruzione. Nel corso dell’incontro Pacifico ha affermato che “finalmente la scuola è al centro del dibattito, bisognerebbe parlare però dei problemi. I docenti, gli Ata, i ds e i figli degli italiani vanno a scuola, bisogna affrontare le varie problematiche, è doveroso. Intanto parliamo del dimensionamento scolastico: la scuola non è il salvadanaio del debito italiano pubblico, ma il luogo dove dover investire”.
  • Oggi pomeriggio il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, è intervenuto nel corso della trasmissione de “La voce della scuola”. A “Scuola e Università, facciamo il punto della situazione" sono intervenuti, oltre al leader Anief Pacifico, anche Antonello Giannelli, Associazione Nazionale Presidi; Pino Turi, UIL Scuola Rua; Massimo Arcangeli, Professore ordinario, linguista, sociologo della comunicazione, critico letterario, scrittore. Presente pure Danilo Andrea Rafaschieri, rappresentante idonei Stem. 
  • Nella decisione assunta nel giugno scorso e pubblicata nel sito ufficiale dell'alto organo europeo, si chiede all'Italia di continuare ad assorbire il precariato esistente, di prevedere una specifica norma tesa ad assumere anche attraverso procedure straordinarie i supplenti assunti con contratti a termine ripetuti, a informare lo stesso Comitato delle azioni poste in essere. Il Governo, in risposta al Comitato UE, ha assunto il tema del reclutamento come obiettivo prioritario da affrontare nel 2022 e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, si è impegnato a confrontarsi con otto sindacati sull'argomento.  Esulta Marcello Pacifico, presidente ANIEF, sindacato oggi rappresentativo che ha presentato la denuncia e che lotta dalla sua fondazione contro l'abuso dei contratti a termine: “Invito ora il Governo – dice il sindacalista autonomo - ad aprire alla proposta di ripristinare il doppio canale di reclutamento per assumere da una parte i candidati più giovani alla docenza attraverso concorsi ordinari regolari e dall’altra i precari con anni di servizio alle spalle, attraverso le graduatorie delle attuali supplenze (GPS) di prima e seconda fascia, permettendo ai docenti non abilitati di specializzarsi attraverso un corso post-universitario.
  • La sentenza sulla causa 282/19 rimessa dal Tribunale di Napoli è del 13 gennaio 2022 e riconosce la violazione della clausola 5 della direttiva comunitaria 1999/70 che non è giustificata dall’idoneità diocesana rilasciata dall’autorità ecclesiastica. Spetta al giudice nazionale se ci sono rimedi cui rinviare come per la stabilizzazione dei lavoratori del settore privato, cui si rivolgeranno i legali di Anief nei prossimi giorni. Sono più di 20 mila i precari IRC che si stima possono aderire al ricorso promosso dal giovane sindacato al seguente link. L’avv. De Michele che ha vinto la causa in Lussemburgo commenterà la sentenza insieme all’avv. Miceli e al presidente Anief, Marcello Pacifico, lunedì 17 gennaio 2022, in un webinar dedicato, dalle ore 17 alle ore 18 dal titolo: È possibile registrarsi all’evento al seguente link.
  • I dipendenti della scuola (docenti e ATA) durante la loro carriera, sia come precari sia come personale immesso in ruolo vanno spesso incontro a illegittime violazioni dei loro diritti anche per quanto riguarda la retribuzione già sanzionate dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea o dalla Suprema Corte di Cassazione. L'Anief, unico sindacato che sin da subito si è mosso e ha agito in tutte le sedi per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori della scuola, ha ottenuto nel corso degli anni sentenze storiche che hanno, ad esempio, riconosciuto senza dubbio l'illegittimità del mancato riconoscimento degli scatti di anzianità al personale precario o al personale di ruolo in riferimento al loro precedente periodo di precariato, il diritto all'immediata e integrale ricostruzione di carriera e, per i supplenti brevi, il diritto alla corresponsione della Retribuzione Professionale Docenti o del Compenso Individuale Accessorio per gli ATA, negati dal Ministero anche ai cosiddetti "supplenti covid".  Verifica i tuoi diritti e calcola le differenze stipendiali che ti spettano per la ricostruzione di carriera, gli scatti stipendiali durante il precariato, le ferie non godute, la Retribuzione Professionale Docenti o il Compenso Individuale Accessorio per le supplenze brevi (anche supplenze Covid) e altri diritti violati relativi alla tua retribuzione.
  • Le ultime soluzioni hanno portato all'immissione in ruolo di soli 12 mila insegnanti su posti curricolari in più, a fronte di 60 mila cattedre autorizzate non assegnate in ruolo, e di soli 14 mila assunzioni su posti di sostegno a fronte di 80 mila posti assegnati ancora una volta in deroga. Anief rilancia la sua proposta già condivisa con le altre sigle sindacali al tavolo ministeriale: a regime, doppio canale di reclutamento da prima e seconda fascia GPS con corsi di abilitazione e di specializzazione riservati e gratuiti per chi ne è sprovvisto. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: "Per questo abbiamo manifestato a giugno con le altre sigle sindacali e abbiamo avviato i ricorsi ad agosto per ampliare la platea dei precari assunti. Le soluzioni unilaterali del Governo assunte nel decreto legge sostegni bis hanno fallito, ora serve ripristinare il doppio canale di reclutamento per i precari e assumere su tutti i posti disponibili, anche su quei 80 mila posti in deroga di sostegno, il 40% dell'organico complessivo. Anche per questo scioperiamo oggi”. 
  • L’anno scolastico si avvia a partire nel peggiore dei modi: poche immissioni in ruolo e contratti a tempo determinato da assegnare in base alle scelte delle scuole che i supplenti inseriti in prima e seconda fascia delle GPS dovranno o fare in modo poco agevole, prima per i ritardi delle disponibilità e poi per i seri problemi di connessione al sistema ministeriale istanze online degli ultimi giorni, con mancata considerazione della richiesta congiunta dei sindacati per rinviare la scadenza. Secondo le stime del sindacato Anief, su 113 mila posti autorizzati dal Mef saranno assunti in ruolo meno della metà. Ai 46 mila posti assegnati, come annunciato in queste ore dal ministro Patrizio Bianchi, si aggiungeranno non più di 10 mila cattedre nei prossimi giorni, tra il personale inserito in prima fascia con tre anni di servizio nelle scuole statali. Altre 56 mila cattedre autorizzate dal Mef per le immissioni in ruolo andranno così a supplenze, andando a creare il record di sempre di precariato della scuola pubblica italiana.    “Proprio questo vincolo – spiega Marcello Pacifico, leader dell’Anief - lascerà un precario su due inserito fuori dal piano assunzione. E proprio contro l'esclusione illegittima, come sindacato abbiamo messo a disposizione una domanda cartacea da inviare unitamente all’adesione al ricorso per la prima fascia, unitamente a quello attivato per il personale in seconda fascia”.
  • Per Anief, ha diritto a presentare la domanda dal 16 al 24 luglio anche chi è risultato idoneo al concorso straordinario 2020, ha presentato domanda all’ultimo concorso ordinario (DDG 499/20), al concorso abilitante (DDG 497/20), è laureando in Scienze della formazione primaria, conseguirà l’abilitazione o la specializzazione dopo il 31 luglio, ha conseguito l’abilitazione ma non ha mai presentato la domanda. Pre-adesioni gratuite al seguente link.  Anief ricorda che oggi pomeriggio, 14 luglio 2021, dalle ore 17 alle 18, ci sarà il webinar illustrativo, con il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, e gli avvocati Walter Miceli e Ida Mendicino. Link per registrarsi e partecipare: https://register.gotowebinar.com/register/1789635910414681103
  • Nel prossimo autunno potrebbero essere stravolte le nuove graduatorie GPS, dove sono iscritti decine di migliaia di supplenti, introdotte un anno fa dall’amministrazione per sveltire le operazioni di nomina: la decisione di cambiare la valutazione dei punteggi dei titoli e dei servizi svolti è stata subito contestata e poi impugnata dall’Anief. Adesso, c’è un'ordinanza del Consiglio di Stato che ha accolto i rilievi e subito dopo l’estate potrebbe confermare l'orientamento di censurare il bando a seguito proprio dello stravolgimento della valutazione di titoli, con riduzioni importanti nella considerazione numerica assegnata senza produrre giustificazioni di sorta. Se le cose andranno così, dice Marcello Pacifico all’agenzia Teleborsa, "significa che bisognerà andare a rivedere tutti i contratti che, nel frattempo, sono stati assegnati quest'anno per le supplenze e i prossimi anni addirittura per le immissioni in ruolo dalla prima fascia delle GPS"
  • Tra gli emendamenti all’articolo 59 del decreto Sostegni-bis quello 59.76 del gruppo Fratelli d’Italia rappresenta un punto d’incontro che mette d’accordo opposizione e maggioranza parlamentare: andrebbe a eliminare, se approvato dalla Camera, il vincolo del servizio per le assunzioni da prima fascia e autorizzerebbe le assunzioni da seconda fascia con un TFA-PAS straordinario, dando una risposta importante alla supplentite e al record di cattedre vacanti che la scuola pubblica italiana è destinata altrimenti e toccare nelle prossime settimane. A sostenerlo è il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, commentando l’imminente espressione della V Commissione di Montecitorio alla richiesta di modifica sostenuta anche dai sindacati della scuola.
  • Oggi sono stati segnalati dai parlamentari alcuni emendamenti di nostro interesse al decreto Sostegni bis. Marcello Pacifico (Anief): “Si tratta di emendamenti importanti, che migliorerebbero un testo molto contestato, come dimostra anche la manifestazione in piazza dei sindacati uniti, del 9 giugno scorso, per la causa della scuola
  • Doppia manifestazione dei precari, oggi 15 giugno, a cui aderiscono i cinque sindacati rappresentativi che hanno manifestato il 9 giugno scorso contro il decreto Sostegni bis: presso Montecitorio stamani e davanti al Ministero dell’Istruzione ancora in corso. Anief presente, in piazza e a viale Trastevere, e a fianco dei precari. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha affermato che “i precari vanno tutelati e stabilizzati, alcuni di loro insegnano nelle nostre scuole anche da decenni. Perché un supplente può bocciare o promuovere i nostri studenti da precario e non può avere diritto al doppio canale di reclutamento che gli permetta di giungere al ruolo? Lanciamo un appello al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi: presenti un emendamento che cambi il testo come Governo, vediamo se i parlamentari lo votano. Le Confederazioni hanno firmato il Patto per la scuola, l’attuale testo del decreto lo tradisce”.
  • Secondo il presidente nazionale del giovane sindacato “sbaglia chi pensa che l’anno scolastico 2021/22 possa partire regolarmente senza vedere approvati gli emendamenti al decreto legge 73/20: reclutamento precari, nuovi concorsi, mobilità, valorizzazione del personale necessitano di disposizioni specifiche, che non possono più attendere. Abbiamo dei numeri che parlano da soli: oltre 112mila posti di docenti liberi e almeno altrettanti in organico di fatto, di cui 80 mila di sostegno. Se non introduciamo il doppio canale, continuando a mettere paletti nelle graduatorie e ad affidarci a concorsi lenti e discutibili non andiamo da nessuna parte. Bisogna assumere da seconda fascia Gps, allargare i concorsi veloci e le regole delle procedure Stem anche alle altre discipline, vanno abbattuti i paletti che oggi tengono bloccate le assunzioni a tempo indeterminato e la mobilità. I 47.230 trasferimenti di docenti su 90.876 domande presentate non ci soddisfano. Senza integrazioni e modifiche al decreto Sostegni-bis noi andremo avanti, siamo determinati e compatti”
  • Cosa dobbiamo aspettarci dopo i 47.230 trasferimenti di docenti su 90.876 domande presentate? È quello che si chiedono tantissimi insegnanti precari, ma anche tutti gli operatori della scuola, compresi gli studenti e le loro famiglie, coscienti del fatto che ora serve una risposta importante da parte del Governo e dell’amministrazione scolastica: perché oltre 112mila cattedre vacanti e almeno altrettante in organico di fatto, di cui 80 mila di sostegno in deroga, non possono essere affrontate con le modalità di reclutamento classiche, senza doppio canale e con concorsi lenti e spesso ingiusti. Anche adottando l’attuale testo del decreto Sostegno-bis, si andrebbe ad assumere solo su un quarto dei posti vacanti. Con 200mila supplenze annuali da sottoscrivere.  “Questi numeri – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ci danno conferma ancora di più dell’importanza di approvare gli emendamenti al decreto legge 73: il DL Sostegni-bis così come è stato approvato serve a ben poco. Vanno utilizzati i precari della seconda fascia Gps, bisogna allargare i concorsi veloci e le regole delle procedure Stem anche alle altre classi di concorso, vanno cancellati tanti vincoli che oggi tengono bloccate immissioni in ruolo e trasferimenti di sede. Tutto questo era stato fatto presente e anche in larga parte recepito dal ministro dell’Istruzione ormai più di un mese fa, all’interno del Patto per la Scuola poi definito nero su bianco il 20 maggio. Di quell’accordo rimane però ora ben poco. E noi non ci stiamo: per questi motivi domani saremo in piazza in diverse città d’Italia, anche davanti a Montecitorio, per dire in modo unitario, con gli altri sindacati della scuola, che di fronte a una pandemia straordinaria e a dei numeri eccezionali di posti vacanti, servono risposte dalla politica altrettanto importanti. È bene che i nostri deputati e senatori sappiano fin d’ora che se non arriveranno modifiche nero su bianco, stavolta noi non ci fermeremo: la scuola non può più aspettare, il tempo dell’attesa è finito”.
  • Un primo pacchetto di proposte vorrebbe utilizzare in maniera permanente il doppio canale introdotto, cancellando o riducendo il numero di annualità di servizio richiesto per gli inseriti nella prima fascia delle GPS, comunque, valutando anche quello prestato nel sistema nazionale di istruzione, e restando tutti i partecipanti del concorso straordinario. Sarebbe pure necessario scorrere la seconda fascia per le assunzioni, riaprendola, nonché sciogliere la riserva anche per i titoli di abilitazione o sostegno conseguiti dopo il 31 luglio. 
  • Cancellare la parte del decreto Sostegni-bis che impone l’obbligo di svolgimento di almeno tre anni di servizio a tutti i candidati abilitati o specializzati nel sostegno agli alunni disabili collocati nella prima fascia Gps, ma anche prevedere la stabilizzazione dei precari inseriti nella seconda fascia. Perché il problema dell’alta mole di precariato nelle scuole non si risolve di certo assumendo non più di 18mila precari della prima fascia, come indicato nella Relazione Tecnica dello stesso decreto. Le osservazioni sono più volte riprese in diversi punti dei 57 emendamenti Anief allo ddl fatti pervenire in queste ore alla V commissione Bilancio della Camera dei deputati. Il giovane sindacato chiede quindi di procedere con l’assunzione a tempo indeterminato di coloro che sono collocati nella seconda fascia Gps, prevedendo per loro uno specifico “percorso abilitante e di specializzazione” da definire “con decreto del ministro dell’Istruzione di concerto con il ministero dell’Università e della ricerca”. La stessa stampa specializzata oggi dice che una soluzione del genere non sarebbe altro che “una versione 3.0 del doppio canale di reclutamento, sistema di assunzioni previsto dalla legge 417 del 1989 e nasce da un decreto voluto dall’allora Ministro dell’Istruzione Sergio Mattarella. Sistema poi cancellato ma che oggi, viene considerato il metodo più efficace per far fronte alla stabilizzazione dei precari. Ma prima c’è da modificare il testo del Dl sostegni bis in Parlamento”.  Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, chiede ai deputati di “prendere in seria considerazione le proposte emendative, perché rispondono in modo efficace al problema della supplentite. È sempre più urgente il doppio canale di reclutamento riservato, da una parte ai vincitori dei concorsi ordinari e dall’altra ai docenti abilitati e specializzati su sostegno inseriti nelle GaE oggi. La riduzione sensibile di assunzioni deriva proprio da questa scellerata scelta che, assieme alla mancata trasformazione dell’organico fatto a quello di diritto, ha prodotto un numero inaudito di non adesioni alle immissioni in ruolo programmate dal Mef, come lo scorso anno, quando ne sono sfumate in media tre su quattro, con il record delle 220mila supplenze annuali dell’anno in corso. Nel frattempo i concorsi ordinari riservati e straordinari hanno mostrato tutti i loro limiti. Adesso diventa necessaria una risposta, altrimenti il danno alla didattica, agli studenti e alla scuola tutta è garantito”.
  • Molte richieste di modifica del decreto, presentate oggi, riguardano il tema del reclutamento del personale docente, amministrativo, educativo, di religione cattolica e del personale all’estero, ma anche la semplificazione degli attuali concorsi ordinari, la stabilizzazione di tutto il personale precario insieme a proposte sui vincoli relativi alla mobilità e all’assegnazione provvisoria e al concorso per dirigenti scolastici. Indicazioni risolutive vengono proposte anche per i facenti funzione Dsga, per il riconoscimento del rischio biologico, per l’ampliamento degli spazi nelle scuole, per il mantenimento del calendario per il nuovo anno scolastico e per la conferma dei ruoli per i neo-assunti con riserva. È possibile approfondire le proposte inviate alle V Commissione Bilancio: cliccare qui.  Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, chiede ai deputati di “prendere in considerazione le proposte emendative, perché hanno l’unico scopo di dare risposte puntuali a problemi annosi della scuola italiana, che con il Covid sono diventati ancora più complessi. Assunzioni da graduatorie e da concorsi vanno celermente semplificati, non certo pensando a scorciatoie o sanatorio, ma producendo quel normale epilogo che porta alla stabilizzazione che in altri Paesi europei è la normalità. Lo stesso buon senso si chiede per rispondere alle tantissime domande motivate di trasferimento di sede, di collocazione su ruolo professionale superiore e di assegnazione di una diaria per i rischi oggettivi che comporta la professione, oltre che di conferma nei ruoli di chi è stato assunto con riserva e ha svolto l’anno di prova. Non si comprende, inoltre, per quale motivo il Cts continua a raccomandare il distanziamento e noi manteniamo classi da 25-30 alunni, in aule oggettivamente inadeguate: ridurre il numero di iscritti per classe e ampliare gli spazi rappresentano la risposta inevitabile a queste necessità, che anche dopo il Covid bisognerà mantenere a regime. Abbiamo chiesto anche, inoltre, di fare attenzione a non stravolgere la tempistica sul calendario di inizio anno, di potenziare i mezzi di trasporto per arrivare a scuola e di salvaguardare tutte le professionalità”.