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Settima giornata mondiale dell’autismo

Nata per volontà dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed oggi alla VII edizione,  il 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza per l’autismo.

L’Autismo è una patologia neurologica in forte crescita, le cui origini sono note solo in parte, allo stato attuale prevale la teoria secondo la quale le principali cause sono la predisposizione genetica, l’ intossicazione da metalli pesanti, l’ inquinamento, etc...

Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) in una ricerca sulla diffusione dell’autismo  negli Stati Uniti, ha dichiarato che un neonato su 88 ne sarebbe affetto. Ne consegue che negli Stati Uniti ci sarebbero più bambini autistici che affetti da diabete, AIDS, cancro, paralisi cerebrale, fibrosi cistica, distrofia muscolare e sindrome di Down messi insieme.

Il Blue Day of Autism è l’occasione data a noi tutti per avvicinarci ad una patologia spesso oggetto di stigma. L’intero globo si muoverà attorno a questa problematica nello stesso giorno da Sidney a Roma, colorando di blu monumenti, edifici, abitazioni e cielo con migliaia di fantastici palloncini.

Oggi l’autismo è gestibile: si può garantire a questi bambini ed adolescenti speciali una buona qualità di vita se si interviene con tempestività ed incisività, grazie a strumenti educativi sperimentali più efficaci e concreti.

Ecco perché la giornata mondiale dedicata all’Autismo deve essere divulgazione e diffusione d’informazione, attraverso questo e tanti altri momenti dedicati, come la formazione a Famiglie,  agli Insegnanti e agli Operatori Sanitari e socio assistenziali.

Tutti insieme possiamo chiudere il cerchio e dare una svolta all’autismo, abbattendo i muri che attualmente ci impediscono di essere efficaci, promuovendo la collaborazione ed il lavoro d’equipe.

 

Guarda in diretta streaming la manifestazione che si svolgerà oggi a Pastena (FR).

 

 

Un evento significativo che ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini affinché siano abbattuti i muri dei pregiudizi e dell’indifferenza che creano l’isolamento psicologico e talvolta la segregazione fisica di tanti giovani.
Sarà come aprire il sipario su uno scenario nuovo dove spesso la scienza e i dogmi hanno percorso strade comuni elaborando teorie eziopatogenetiche e meccanismi metabolici che oggi vengono messi in discussione da una nuova e moderna ricerca universitaria.
Una giornata che metterà insieme le istituzioni pubbliche con le associazioni del volontariato, il sapere accademico con i progetti delle strutture sanitarie, le attività dei comuni con le associazioni dei genitori.

La lezione magistrale sarà tenuta dal prof. Michele Zappella dell’università di Siena.

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