Durante l’incontro tra i sindacati e il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, Anief ha presentato le sue proposte per la legge di Bilancio. Dopo aver sottolineato come sia importante pensare alla scuola di domani, ha affermato che, nell’interesse di tutti, le parti sociali hanno il diritto di occuparsi dell’Istruzione. Il sindacato ha predisposto una memoria con 15 temi essenziali da affrontare per far ripartire il Paese. Tra i punti anche quello relativo ai dirigenti scolastici
Arriva dal Consiglio di Stato una nuova conferma dell'azione legale promossa dall'Anief a tutela dei diritti dei docenti con diploma magistrale inseriti nelle Graduatorie a Esaurimento. Il Consiglio di Stato, infatti, rigetta l'istanza di revoca del Ministero dell'Istruzione e conferma in toto la sospensione delle sentenze di rigetto emanate dal TAR Lazio nello scorso mese di luglio. Marcello Pacifico (Anief): “Tutti i nostri ricorrenti mantengono l’inserimento nelle graduatorie e possono continuare a prestare servizio in forza dei contratti già stipulati. Adesso urge una soluzione politica per tutti gli insegnanti"
Chi opera nella scuola, anche come Ata, si sottopone a un rischio biologico effettivo: l’assegno garantito per lo stesso motivo al personale sanitario deve essere previsto anche per i lavoratori della scuola. Occorre quindi prevedere l’immediata riapertura del Contratto collettivo nazionale di comparto, all’interno del quale prevedere una somma da assegnare per tale rischio, derivante proprio dal carattere gravoso della professione, assieme all’adeguamento all’inflazione dello stipendio del personale della scuola. A chiederlo è stato il sindacato Anief alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, nel corso dell’ultimo incontro svolto con il presidente Marcello Pacifico.
Il leader del giovane sindacato ha detto che “è ragionevole pianificare una riapertura della contrattazione per assegnare un forfait di 10 euro al giorno a quel personale che si sottopone a rischi e stress non indifferenti, a contatto con tanti alunni, all’interno di edifici che nella metà dei casi sono stati costruiti prima del 1971, oggi in alto numero fatiscenti e in perenne ristrutturazione. Si tratta d’indennità che – ha proseguito – di norma vengono riconosciute a certe tipologie di personale per il quale sussiste quella che viene definita come una ‘presunzione rilevante di rischio’. Spetta, in sostanza, per quelle prestazioni di lavoro che comportino continua e diretta esposizione a rischi pregiudizievoli per la salute e l’integrità personale del lavoratore, ciò indipendentemente da quella che potrebbe essere la categoria o il profilo professionale di appartenenza”.
Con la pubblicazione del decreto “agostano”, n. 104 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 agosto scorso correlato alle situazioni emergenziali Covid, si era disposto che al personale Ata amministrativo, tecnico e ausiliario non sarebbe stato più possibile svolgere lavoro “agile”, come era invece previsto nel decreto legge del 19 maggio 2020, n. 34 all’art. 263. Già dagli inizi di settembre, si era pronunciato il presidente nazionale Anief, prof. Marcello Pacifico, spiegando che “se il decreto 104 non fosse stato modificato, non solo non si sarebbe tutelata la salute dei lavoratori, diritto imprescindibile sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana, ma non si sarebbe nemmeno garantito il diritto al lavoro, anch’esso sancito dalla medesima carta costituzionale"
Venerdì scorso, 30 ottobre, si è svolto l’incontro di informativa tra la Parte Pubblica, rappresentata dal Dott. Michele Covolan, e una delegazione ANIEF-ABC, composta da Ettore Michelazzi, Nuccio Santochirico e Pasquale Spinelli per ANIEF e da Giancarlo Iacomini per ABC. Tema dell’incontro la piattaforma presentata dalle due sigle sindacali, in collaborazione tra loro, per il Sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale