Nel contratto 2016/18 salteranno gli scatti di anzianità
Roma, 5 apr. (AdnKronos) - L'accordo sottoscritto sui nuovi comparti del pubblico impiego "ha buone possibilità di falsare l'ultima rilevazione delle elezioni Rsu, appena concluse e delle deleghe nel
caso in cui la norma contrattuale sia interpretata in maniera restrittiva per le organizzazioni sindacali che potrebbero raggiungere il 5% in caso di fusione entro 30 giorni dalla sua approvazione. Per questo, il sindacato impugnerà l'accordo". E' quanto scrive l'Anief in una nota. Secondo Anief "la revisione realizza una mera tutela dei sindacati maggiori. Perché solo quelli che già superano la soglia del 5 per cento, tra dato elettorale ed associativo, potranno godere dei benefici della soluzione cosiddetta 'ponte'. Inoltre, a livello generale, l'accordo caldeggiato dalla parte pubblica metterebbe a serio rischio la contrattazione e le prerogative sindacali del prossimo triennio. Senza dimenticare che pone le basi per dire addio agli scatti di anzianità automatici". "Inoltre, per salvare gli stipendi, l'organizzazione sindacale ha già messo a disposizione il modello di diffida per richiedere l'adeguamento dei valori dell'indennità di vacanza contrattuale alla metà dell'inflazione, come registrata a partire dal settembre 2015 rispetto al blocco vigente dal 2008". "Quanto deciso oggi con la parte pubblica, non è altro che l'attuazione del decreto legislativo 150 del 2009 di riforma della PA, con l'assegnazione degli incentivi sganciati definitivamente dalla distribuzione a pioggia e ora legata alle performances del singolo lavoratore. In perfetto stile aziendale-privato.", sottolinea Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal. "Una logica, tra l'altro, anticipata nella Scuola, dove la legge 107 del 2015 ha introdotto un nuovo criterio della valutazione, basato proprio sul dare gli aumenti a pochi lavoratori, lasciando l'80 per cento del personale a bocca asciutta" conclude Pacifico.
Roma, 26 mar. (AdnKronos) - "La gestione da parte del Miur del concorso a cattedra sta sempre più prendendo le sembianze della 'caricatura'. Stavolta, le incertezze e gli errori riguardano il servizio svolto nelle scuole paritarie. Dove i tanti docenti a tempo indeterminato, che legittimamente aspirano ad una cattedra nella scuola pubblica, prima sono stati accontentati nella loro richiesta di far valere, con 0,70 punti per ogni anno scolastico, il servizio svolto con almeno 180 giorni. Salvo poi dire loro che si è trattato di un errore". E' quanto afferma l'Anief in una nota. "Nel volgere di poche ore - spiega il sindacato - ai tanti docenti a tempo indeterminato, che legittimamente aspirano ad una cattedra nella scuola pubblica, prima è stato detto via FAQ che potevano far valere ogni anno scolastico; poi però si è detto loro che si è trattato di un errore. Con i servizi svolti che non dovrebbero valere nulla. Per Anief - prosegue la nota - non è possibile che a pochi giorni dalla scadenza del bando di concorso, vi siano ancora indecisioni nella gestione delle procedure e nella considerazione dei servizi svolti dai partecipanti al concorso. Questa politica all'insegna dell'incertezza conferma che è un'ambizione lecita impugnare certe decisioni, dichiarando i titoli attraverso apposita domanda integrativa al fine di poter aderire al ricorso entro il 30 marzo". "I servizi a tempo determinato, se svolti con il titolo di studio previsto, vanno considerati tutti alla stessa stregua - afferma il presidente Marcello Pacifico - Negare questo principio, discernendo ad esempio tra supplenze brevi e annuali oppure dal tipo di ruolo ricoperto dal partecipante al concorso, significa attuare una disparità di trattamento e violare le norme in materia riconosciute a livello europeo".
(Teleborsa) - Nuovi dubbi sul Concorso a cattedra, che potrebbe veder slittare le assunzioni dei nuovi insegnanti oltre l'inizio del nuovo anno scolastico, a settembre 2016. La denuncia arriva dal sindacati della scuola Anief, che cita a questo proposito l'allungamento della tempistica delle prove scritte. Secondo la stampa specializzata, partirà a maggio la prova scritta del concorso a cattedra. Il 12 aprile sulla Gazzetta Ufficiale sarà pubblicata la data: "uno slittamento che mette ancor più in forse la possibilità di assunzione dei docenti vincitori per settembre 2016". Le domande, intanto, salgono lentamente di numero ma rimangono ben lontane delle 200 mila previste dal Ministero dell'Istruzione, Mentre cresce di giorno in giorno il numero di precari esclusi in modo illegittimo che hanno fatto ricorso con il sindacato. "L'allungamento dei tempi era prevedibile, perché il Miur, è inutile negarlo, ha problemi nel reperimento dei commissari, peraltro pagati con cifre irrisorie", sottolinea il Presidente dell'Anief Marcello Pacifico. "Come ha problemi - aggiunge - nell'individuare e attrezzare le aule informatiche per la prima prova scritta. E dovrà pure fare i conti con diverse migliaia di ricorrenti che hanno i loro buoni motivi per sperare di accedere alle prove scritte e orali".
ROMA, 22 MAR - Per il concorso a cattedra le "domande sono inferiori alle attese per problemi d'invio telematico: a 9 giorni dalla scadenza hanno aderito appena 50 mila precari". Lo afferma in una nota l'associazione sindacale Anief, spiegando che si tratta di un "quarto degli aspiranti docenti che si aspettava il Miur entro il prossimo 30 marzo", auspicando che "l'amministrazione riesca quanto prima a risolvere le difficoltà, in vista di un probabile intasamento di richieste di accesso al sistema telematico negli ultimissimi giorni". Anief ha spiegato che "sono da aggiungere al computo delle iscrizioni al concorso, anche altri ottomila docenti precari che, secondo il più che discutibile regolamento ministeriale, non avrebbero potuto partecipare ma che hanno fatto ricorso con il sindacato: si tratta di docenti, tutti in possesso di regolare titolo di studio, appartenenti a quindici categorie di insegnanti illegittimamente estromessi dalle prove". Marcello Pacifico, presidente Anief, ha detto che si vuole "ripetere i successi del 2012, quando furono estromessi senza validi motivi migliaia di laureati e docenti precari. Ma che con il nostro appoggio hanno partecipato al concorso, per poi vederselo validare dal Consiglio di Stato. Per questo, permetteremo sino all'ultimo giorno utile, la presentazione della domanda alle tante figure professionali lasciate fuori. A confermare la nostra tesi è anche la Legge 107/2015, che attraverso i commi 79 e 80, dal prossimo anno scolastico dà facoltà ai presidi di individuare anche personale privo di abilitazione all'insegnamento".
ASKANEWS - Scatti anzianità insegnanti, Anief: c'è poco da stare tranquilli
ADNKRONOS -SCUOLA: ANIEF, GOVERNO CANCELLA SCATTI ANZIANITA'
Marcello Pacifico ha illustrato la situazione tra mobilità e cambiamenti normativi. Benevento.
E' caos totale sul concorsone scolastico e sulla mobilità. In questo caos l'Anief guida la battaglia degli insegnanti: il presidente Marcello Pacifico, 38 anni, insegnante, è l'uomo del momento. Gli dedicano articoli a livello nazionale, dipingendolo addirittura come l'uomo più temuto da Renzi in questo momento. Perché? Perché studia i decreti, li confronta con le leggi, trova le falle all'interno dei bandi e ricorre...e vince. Sempre. Pacifico è stato tra i relatori dell'incontro organizzato dall'Anief di Benevento alla scuola Moscati. Tema dell'incontro, ovviamente, la riforma e le procedure di mobilità, alla luce dei cambiamenti che sono arrivati nella normativa e con l'ipotesi di contratto siglato.
ROMA, 18 MAR - "Per il concorso a cattedra tutto il servizio di precariato deve essere valutato, anche anche quello prestato per 180 giorni non consecutivi su paritarie o posti di sostegno": a sostenerlo è l'Anief, dopo aver verificato la tabella di valutazione dei titoli contenuta nel D.M 94 emessa dal Miur nei giorni scorsi. L'organizzazione sindacale invita quindi "a dichiarare i titoli attraverso un'apposita domanda integrativa al fine di poter aderire al ricorso entro il 30 marzo. Secondo lo studio legale, infatti, analogamente a quanto avviene per le GaE, deve essere rispettata, nell'attuale procedura concorsuale, la stessa valutazione del servizio prestato su posti comuni per 180 giorni, su posti di sostegno o su altra classe di concorso. E pure in scuole paritarie riconosciute". "A partire dall'anno 2000 gli anni di insegnamento vanno riconosciuti, se svolti nel sistema nazionale d'istruzione, anche in aree diverse dalle discipline curricolari o, ancora, con contratti a tempo determinato", afferma il presidente Anief Marcello Pacifico. "Il sindacato ha deciso che avvierà ricorsi d'urgenza al giudice del lavoro per veder riconosciuti i diritti lesi e rispettare i criteri meritocratici", conclude".(ANSA).
"Rispondiamo al Ministro Giannini, come Anief, dicendo che chiaramente è illegittima l'esclusione di tutti i laureati, di tutti i diplomati Tp ed in generale di tutti coloro che stanno frequentando dei corsi che porteranno al conseguimento dell'abilitazione". Così Marcello Pacifico, presidente Anief, inizia la sua intervista avvenuta a margine del seminario "personale ATA e la Buona scuola" tenutosi a Roma presso l'Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci.
Il Miur "farà partire i trasferimenti degli insegnanti senza attendere il parere della Funzione Pubblica". E' quanto sostiene l'Anief sottolineando che l'ipotesi di contratto, sottoscritta con i sindacati maggioritari il 10 febbraio scorso, è stata inviata alla pubblica amministrazione solo il 10 marzo e quest'ultima ha 30 giorni di tempo per fornire il proprio parere. "Il Miur, però, sembra sicuro del lavoro svolto e già la prossima settimana - afferma l'Anief - vuole pubblicare l'ordinanza e avviare la presentazione delle domande dopo il periodo di sospensione per le festività pasquali. Solo che stavolta 'sono ancora da definire i criteri per l'assegnazione dei docenti agli ambiti territoriali'. E non è un dettaglio, perché si tratta di una novità storica, che stravolgerà la collocazione del personale scolastico". "Non riteniamo valida l'instaurazione di questa specie di 'patentino', che permette solo per il momento di girare al largo dagli ambiti territoriali. È - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief - una vittoria fittizia e a tempo determinato. La verità è che non si può mercanteggiare su certi terreni. Perché tutti i docenti di ruolo hanno firmato il medesimo contratto e detengono gli stessi diritti e doveri. Confermiamo che non appena sarà pubblicato il contratto, faremo partire le istruzioni per ricorrere al giudice del lavoro, presentare le domande e richiedere trasferimenti, passaggi e assegnazioni provvisorie". (ANSA).
ROMA, 14 MAR - Il Miur "assegnerà 50mila euro di premio ai 5 docenti migliori, ma deve dare altrettanto a tutti gli altri a fine carriera". Lo afferma l'Anief secondo cui un'iniziativa come quella annunciata dal Ministero (un premio annuale all'insegnante migliore), "potrebbe avere un senso logico in altri Paesi, dove al corpo insegnante viene assegnato un corrispettivo a fine mese adeguato al prezioso lavoro profuso". "Ma non in Italia, dove gli stipendi degli insegnanti sono bloccati da oltre sei anni e hanno perso tra il 13,3% e il 19,7%, perché - afferma - equivale a una beffa. Solo dalla sottrazione dell'indennità di vacanza contrattuale, pari al 10% dello stipendio, a ogni insegnante vengono negati in media 1.800 euro l'anno. Che moltiplicati per 40 anni di lavoro superano ampiamente i fondi riservati ora dal Miur invece a pochi 'intimi'". "Cifre simili - osserva Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - sono anche quelle assegnate per sentenza, dai tribunali del lavoro, a quei docenti precari che hanno presentato ricorso per avere adeguati risarcimenti, dovuti anche alla mancata assegnazione degli scatti di anzianità e delle mensilità estive. Perché, ha ravvisato giustamente il giudice, in definitiva svolgono il medesimo lavoro e hanno le stesse responsabilità dei colleghi già di ruolo. Per tutti, inoltre, rappresenta un vero insulto alla professione, al lavoratore e alle loro famiglie, presentarsi al tavolo del rinnovo contrattuale con 3,5 euro netti di adeguamento. Ecco perché - conclude - noi ricorriamo". (ANSA).
Assunte over 40 lontano da casa, stipendi mini e pensioni-miraggio.
Roma, 8 mar. (askanews) - L'82% degli insegnanti italiani è donna, ma con sempre meno diritti: sono assunte over 40 e lontano da casa, con scarse possibilità di tornare, stipendi mini e pensioni-miraggio.Secondo i dati dell'Anief le donne alla scuola primaria coprono oltre il 96% delle cattedre e all'infanzia sono il 99,3%. Se si includono anche le altre categorie professionali, nella scuola risultano 1.038.606 dipendenti, di cui 821.144 donne e 217.462 uomini. Con il piano straordinario della Buona Scuola, il contingente femminile è stato numericamente rafforzato, ma la qualità del lavoro è in caduta libera. Marcello Pacifico, presidente Anief, ricorda che nel 2015, migliaia di precarie sono state assunte fuori provincia. Sinora, tante hanno potuto beneficiare della supplenza annuale, valida come anno di prova, "ma con il nuovo anno saranno costrette ad abbandonare genitori, coniugi e figli. E aderire al nomadismo professionale andando a finire nei mega-ambiti territoriali, passando da precarie a docenti transumanti. E malgrado svolgano un lavoro sempre più esposto a rischi di malattie professionali, dovranno lasciarlo alle soglie dei 70 anni, per percepire un assegno di quiescenza che già oggi per quasi la metà delle donne non arriva a mille euro al mese".
L' Anief denuncia le falle della riforma varata dal Governo. Continua a leggere.
I precari minacciano il ricorso. Continua a leggere l'articolo
La pubblicazione del bando è in dirittura d’arrivo ma i numeri dei posti già ci sono e anche le prime polemiche delle organizzazioni sindacali che accusano il Governo di aver escluso i giovani laureati e i precari non abilitati, con 36 mesi di servizio; i docenti di ruolo, oltre che gli specializzandi nel sostegno colpevoli di non conseguire il titolo in tempo per iscriversi.