È un po' come arrivare al casello, pagare il pedaggio e scoprire che l'autostrada è stata sostituita da un sentiero tra i campi. Un paradosso, ma estremamente realistico se si vive in Italia, dove certe strane trattenute in busta paga sopravvivono più di Matusalemme. ….
Ai cittadini non resta che lottare contro un sistema fiscale e previdenziale che continua pervicacemente a non rispettare l'utente. Il quale non resta che il tribunale. Come nel caso del Tfs, Trattamento di fine servizio, l'equivalente del Tfr per i dipendenti pubblici.
I sindacati dei precari sul piede di guerra. Pronti numerosi ricorsi contro le assunzioni. Docenti divisi tra chi si lamenta del posto fisso lontano da casa e chi li accusa: "Smettetela".
Scuola. A settembre l'anno inizierà nel caos. Dalla Sardegna arriva un messaggio in bottiglia, con un flash mob in riva al mare: cambi il sistema di reclutamento. L'Anief: ruoli assegnati in barba ai principi costituzionali sulla pubblicità degli atti. Flc Cgil: la riforma provocherà inevitabili ricorsi.
"Non assumere nemmeno un assistente amministrativo, tecnico e ausiliario, a fronte di quasi 28mila posti liberi, rappresenterebbe uno smacco non tollerabile". Così Anief che avverte "se veramente l'Italia vuole continuare a calpestare le indicazioni dell'Europa sul precariato, ignorando sia le posizioni della Curia di Lussemburgo, sia la procedura d'infrazione 2124/10 della Commissione UE" il sindacato della scuola è "pronto ad avviare una class action e a sollecitare di nuovo alla stessa Commissione europea". Anief reputa il comportamento del Miur inammissibile perchè "ci sono quasi 5mila posti che si libereranno per effetto delle domande di pensionamento" commenta Marcello Pacifico, presidente Anief "a cui si aggiungono circa 1.300 Ata che termineranno il servizio per via della pensione di vecchiaia: le circa 6.200 assunzioni rappresentavano il minimo sindacale sulle immissioni in ruolo". Chiediamo al Miur di ripensarci, continua Pacifico, "qualora ciò non avvenga entro lunedì 10 agosto, faremo partire le procedure per una class action finalizzata alle assunzioni su tutti i 30mila posti vacanti".
Inoltre, conclude il sindacalista, "scriverò io stesso una lettera alla Commissione di Bruxelles, a cui spiegherò che a distanza di più di cinque anni dalla prima nostra denuncia per la mancata osservanza della direttiva 70/99, che tutti i Paesi avrebbero dovuto adottare proprio per combattere l'abuso di precariato, si continuano a tenere nel limbo decine di migliaia di docenti, come tutti gli abilitati magistrali e dopo il 2011, e altrettanti supplenti Ata. Per i quali quest'anno si prospetta addirittura la beffa della sottrazione di 6mila posti come supplenti annuali".
Scatta la fase B del piano di assunzioni dei precari nella scuola. Si tratta del passaggio più temuto dell'intero piano, perché è quello nel quale agli aspiranti docenti potrebbe arrivare l'offerta di un posto di lavoro, ma anche a centinaia di chilometri di distanza da casa. È quella che qualcuno ha ribattezzato la «roulette russa».
POLITICA - Renzi: "Auguri ai nuovi 71.643 assunti". Anief: "Ad altissimo rischio le immissioni in ruolo degli amministrativi".
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Un docente su cinque sarà assunto in una regione diversa da quella scelta. LA TABELLA CON TUTTE LE CIFRE.
Schiaffo dei precari al Governo: ci sono almeno 2 mila posti in più rispetto alle domande, ma 15 mila docenti, più della metà campani e siculi, dovranno abbandonare affetti e trasferirsi nel Nord. Con valige anche pugliesi, lucani, romani, abruzzesi, toscani. Liberi nella sola fase C 4 mila posti tra Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia. Manca anagrafe regionale dei 18.476 posti residuali delle prime fasi. Assunzioni al buio senza pubblicità degli atti e per e-mail. Anief chiede nella legge di stabilità nuove regole su mobilità e incremento di 10 mila posti per l'organico potenziato nel Sud del Paese. Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal): Se è vero che la Repubblica Italiana è fondata sul lavoro, non è giusto sfruttare per tanti anni i precari per poi deportarli dove si vuole. Il diritto al lavoro non può e non deve distruggere il diritto alla famiglia.
ROMA Un Ferragosto che di certo verrà ricordato dall'intero mondo della scuola, diviso tra assunzioni e polemiche. Ieri infatti, dopo quasi un anno di confronti e proteste, si è chiusa la procedura online per il piano nazionale di immissioni in ruolo dei docenti precari, previsto dalla legge 107 della Buona Scuola: un piano a cui, nonostante le contestazioni, hanno aderito oltre 70mila supplenti. E così oggi, archiviata la procedura per le fasi B e C previste dal piano straordinario di assunzioni, si volta pagina: si passa alle immissioni in ruolo.
In 100 mila dovranno decidere se presentare domanda o meno - Per le assunzioni nel mondo della scuola inizia una "settimana di passione": secondo l'associazione sindacale Anief, infatti, entro venerdì 100 mila aspiranti prof "devono decidere se aderire al piano sfascia-famiglie. E chi vuole mettersi in gioco rimane fuori".
Nelle fasi del piano straordinario di assunzioni (fasi 0, A, B e C) il Miur precisa sempre che possono partecipare "gli aspiranti docenti non di ruolo iscritti a pieno titolo, alla data di entrata in vigore della Legge 107/2015, nelle graduatorie a esaurimento e nelle graduatorie del concorso".