Il consigliere comunale nonchè provinciale Giuseppe Faraci lascia il partito e il gruppo consiliare.
No Ddl Scuola. In duemila con i sindacati in corteo a Roma contro la riforma della scuola di Renzi. Contestazione a Mineo (Pd) salvato da Bernocchi (Cobas). Il voto di fiducia al Senato ha messo fine a un equivoco: dopo la riforma Renzi nessun partito di «sinistra» potrà più fare politiche di «destra». Le immagini, le reazioni, il racconto di una giornata che ha messo fine alla libertà di insegnamento nella scuola in Italia. Continua a leggere
Il governo incassa al Senato la fiducia sul maxiemendamento che sostituisce interamente il ddl di riforma della scuola con 159 sì, 112 no e nessun astenuto. "Ce l'abbiamo fatta" commenta la ministra Stefania Giannini in un messaggio inviato al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, appena uscita dall'aula del Senato che aveva approvato la fiducia sulla riforma della scuola. Quattro i senatori del Partito democratico che non hanno partecipato al voto: Corradino Mineo, Walter Tocci, Roberto Ruta e Felice Casson, quest'ultimo assente. Tra le proteste ora il provvedimento passa alla Camera dove è atteso in aula il 7 luglio prossimo. A porre la fiducia sul maxiemendamento era stata la ministra per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Maria Elena Boschi ha posto la questione di fiducia su un maxiemendamento al disegno di legge di riforma della scuola, intervenendo nell'assemblea del Senato. Il presidente Pietro Grasso ha quindi sospeso l'assemblea e convocato immediatamente la conferenza dei capigruppo, che deciderà i tempi delle votazioni in aula.
No Ddl. L'ultimo ricatto di Renzi: o passa la riforma, o assumo solo 20 mila docenti. Contro l'arroganza del premier l'indignazione dei sindacati e dei docenti mobilitati: "Siamo alle allucinazione, promette un assunto su sette". Da oggi manifestazioni attorno al Senato. Giovedì in corteo.
Anief, siamo alle allucinazioni, un assunto su 7. Tra quelli a cui era stata promessa la stabilizzazione.
ROMA, 22 GIU - "Siamo alle allucinazioni: Renzi ora minaccia di assumere solo un docente dei 7 a cui 9 mesi fa era stata promessa la stabilizzazione". E' il commento dell'associazione sindacale Anief a quanto detto oggi dal presidente del consiglio. "Oggi - è detto in una nota - sono stati resi pubblici dal premier dei numeri incredibili e di cui non riusciamo a capacitarci: "se la riforma non passa o non passa in tempo, le assunzioni saranno quelle del turn over, che sono circa 20-22mila persone", ha detto il Presidente del Consiglio. Eppure, a settembre lo stesso Presidente del Consiglio aveva annunciato l'intenzione di assumere 148.100 precari per dare una risposta "alla direttiva 1999/70/CE, relativa al lavoro a tempo determinato, che è finita davanti al giudice comunitario". E in ogni caso, il totale dei posti immediatamente disponibili per le assunzioni, indipendentemente dalla riforma sono dunque: 51.809". Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, "siamo all'assurdo, perché non occorre il ddl e non esiste alcun problema tecnico o legislativo per assumere 150 mila docenti. Anche l'assunzione di circa 49mila insegnanti attraverso l'organico di fatto può essere attuata attraverso una precisa norma approvata dall'ex ministro Profumo, che ha autorizzato le scuole a fornirsi di un loro 'tesoretto' di docenti a supporto della didattica e della progettualità: sarebbe bastato che alle scuole, fosse stato detto di indicare agli uffici scolastici periferici il fabbisogno di docenti".
ROMA - Time out di tre giorni sul ddl Scuola. La commissione Istruzione del Senato tornerà a riunirsi martedì mattina. La sospensione servirà per lavorare alla riduzione del numero degli emendamenti. Se l'operazione non andrà a buon fine - con l'opposizione esterna e interna al Pd che insiste nello stralcio e approvazione con decreto solo della parte sulle assunzioni dei 100 mila precari - la maggioranza potrebbe ricorrere all'ipotesi di un maxiemendamento che porti il provvedimento in Aula senza relatori, e su cui il governo potrebbe mettere la fiducia.
L'ufficio di presidenza dovrà decidere cosa fare: allo studio uno stop dei lavori per qualche giorno per sfrondare gli emendamenti. Il premier ritorna su Facebook.
Quest'anno 46mila posti vacanti più i supplenti. I soldi ci sono, ma Renzi ha la riforma in ostaggio.
"In cattedra a settembre avrei avuto finalmente una cattedra ma ache prezzo"
"Pronti a inondare i tribunali del lavoro di migliaia di ricorsi"
ROMA - Si è aperta una settimana cruciale per la scuola. Mentre inizia la maturità, il disegno di legge di riforma ha iniziato il suo iter al Senato (dove la maggioranza ha numeri più risicati) e i sindacati, dopo il successo dello sciopero degli scrutini, annunciano nuove proteste in piazza. L'esame del ddl in commissione Istruzione è stato subito rinviato per l'assenza del parere della commissione Bilancio. I lavori riprenderanno martedì sera. «Si sta cercando di fare il più in fretta possibile - ha detto il presidente della commissione, Andrea Marcucci (Pd) - e se tutto va bane finiremo in questa settimana». «Siamo fiduciosi di portare a casa la riforma presto e bene», ha commentato ottimista il ministro Stefania Giannini, precisando che i tempi per l'assunzione dei precari «sono legati ai tempi del Parlamento».
In Europa i docenti italiani sono i più anziani e vanno in pensione sempre più tardi, guadagnano meno e operano all'interno di scuole che percepiscono bassi finanziamenti pubblici.
Adesione massiccia al blocco degli scrutini, ma alcuni insegnanti denunciano il 'boicottaggio' dei dirigenti. E intanto sono sempre più a rischio le 100mila assunzioni promesse dal governo.
Da sciogliere i nodi sugli abilitati tramite TFA e i supplenti. Per loro il testo approvato alla Camera prevede un concorso per tentare di stabilizzare il rapporto di lavoro.
Il giudice del lavoro di Cremona dà ragione a 7 docenti diplomati magistrale ante 2001/02, ruolo per loro.
Stipendi, entrata nel mondo del lavoro, classi pollaio, licenziamento, valutazione e finanziamenti pubblici: i rapporti annuali Eurydice mettono a confronto i sistemi scolastici in Europa. Il nostro Paese arranca ancora una volta.
Nelle elezioni per il CSPI Anief e Cobas hanno superato il 5%, una delle condizioni per essere considerati 'rappresentativi'. Ma ne ce sono altre.
Novità per i diplomati magistrali inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento. Ricorso accolto in Tribunale. Intervista a Marcello Pacifico, Presidente Anief.
Secca denuncia dell'Anief dopo l'altrettanta clamorosa bocciature in commissioni.
Il movimento contro la Riforma di Renzi e del Pd tiene duro: anche ieri l'adesione allo sciopero è stata massiccia in tutto il Paese.
Marcello Pacifico: "Ci aspettiamo da Governo un passo indietro".
Blocco degli scrutini e sciopero della fame. E a chiedere cambiamenti arriva anche l'appello dei docenti universitari.
Mentre per la secondaria di primo grado tutto si svolgerà come in passato, qualche novità è in arrivo già da quest'anno per i maturandi. La prima volta degli indirizzi creati dalla Riforma Gelmini, licei musicali e coreutici: la seconda prova consisterà rispettivamente in teoria e composizione della musica e in una dimostrazione pratica di danza.
Contro il Ddl Renzi-Giannini-Pd. Ieri fiaccolate in cento città contro la riforma del preside manager. Corteo e notte bianca a Roma, in piazza Farnese. Un paese contro il partito democratico. E lunedì, il giorno della direzione Pd al Nazareno, comincia l'agitazione più grande nella scuola dal 1988-89.
Nella Capitale manifestazione con partenza dal Colosseo e conclusione a Piazza Farnese con una "notte bianca". Il coordinatore del Gilda, Rino Di Meglio: "Se il ddl non verrà fermato al Senato, a settembre paralisi dell'amministrazione scolastica: prossima settimana sciopereremo con il blocco degli scrutini". Non ha dubbi Marcello Pacifico, presidente dell'Anief: "Compiono un atto illegittimo i dirigenti che indicono gli scrutini di domenica, per recuperare quelli non svolti a causa dello sciopero".
Dopo il primo via libera di Montecitorio, il ddl è arrivato in commissione a Palazzo Madama. La minoranza Pd e le opposizioni hanno presentato emendamenti per chiedere di intervenire sui nodi più contestati del testo.
Ecco la calendarizzazione della discussione sulla riforma scuola 2015: Anief attacca Renzi e rilancia le sue proposte.
Il Miur ha ufficializzato il calendario delle mobilitazioni che prenderanno forma diversa a seconda delle sigle sindacali, ma che dovranno tutti rispettare i servizi essenziali stabiliti dalla Legge 146 del 2000.
Anche la scuola avrà presto i primi "esodati", docenti cioè che oggi insegnano e che il prossimo anno, dopo il piano straordinario del governo che prevede 100.701 assunzioni da settembre, non lo potranno più fare. A lanciare l'allarme sono state le associazioni dei docenti precari, sentite ieri in audizione sul ddl Buona scuola, dalle commissioni congiunte (Cultura e Istruzione) di Camera e Senato.