Queste sono le dichiarazioni del presidente dell’associazione professionale e sindacale Anief alla trasmissione “Tutti a scuola” di Radio 24
Queste sono le dichiarazioni del presidente dell’associazione professionale e sindacale Anief alla trasmissione “Tutti a scuola” di Radio 24
C’è un certo disorientamento nelle scuole italiane: negli ultimi giorni si sono accavallati provvedimenti regionali, Dpcm e indicazioni ministeriali. Tutto per fronteggiare l’ascesa di casi positivi al Covid19, anche nelle scuole la curva dei contagi si mantiene bassa. L’ultimo Dpcm anti-Covid sulle nuove misure restrittive per contrastare la nuova ondata di contagi, entrato in vigore oggi e con effetto ininterrotto fino al 24 novembre prossimo, ha infatti superato e fatto ordine sulle indicazioni regionali che obbligavano allo svolgimento di soglie diversificate di didattica a distanza, anche in presenza di percentuali ed incidenze simili di contagi. Le misure riguardanti la scuola, oltre al mantenimento delle riunioni collegiali in remoto e alla sospensione dei viaggi d’istruzione, vertono principalmente sullo svolgimento della didattica a distanza da impartire nelle scuole superiori almeno per una quota oraria del 75%. Mutazioni, invece, potranno esserci sugli orari di ingresso e uscita degli alunni, anche con turni pomeridiani. E comunque gli ingressi non possono in ogni caso avvenire prima delle ore 9. Mentre, almeno per il momento, per l’offerta scolastica relativa al primo ciclo di istruzione e l’infanzia non vi saranno variazioni.
“Spetterà alle scuole, nelle prossime ore, stabilire se procedere, almeno fino al 23 novembre, con il 75% di didattica a distanza oppure se cancellare del tutto quella in presenza – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – limitando in questo modo al massimo la presenza di studenti sui mezzi di trasporti ed in questo modo non esporre loro e gli altri al pericolo del Covid. L’ultima parola sul tipo di offerta formativa a distanza sarà in ogni caso quella degli istituti: determinante diventa il parere dei Collegi dei docenti che tra oggi e domani tutte le scuole convocheranno, deliberando sulle modalità e dai piani scolastici di erogazione proprio della didattica a distanza. Nel frattempo, sentite le istituzioni preposte, sulla base delle necessità locali, gli istituti che opteranno per una parte orari in presenza, avranno anche la facoltà di mutare gli orari scolastici tradizionali realizzati nel primo mese di scuola”.
Anief approva il CCNI per disciplinare il lavoro a distanza degli insegnanti: per il sindacato era un atto importante da portare a termine per salvaguardare da subito il diritto allo studio di oltre due milioni di alunni, ma ora servono regole urgenti contrattuali anche per il personale amministrativo e l'estensione del bonus di 500 euro per il personale Ata e per i supplenti precari, attraverso appositi finanziamenti da inserire nella Legge di Bilancio. Il testo sottoscritto, per la cui attuazione serve comunque almeno il 50% dell’assenso dei sindacati coinvolti, ha accolto diverse delle proposte migliorative dell’Anief. L’impianto integrativo approvato prevede che, anziché una norma rigida, ogni istituto abbia la possibilità di muoversi, entro i limiti delineati da Linee guida e CCNI, come più riterrà opportuno il Collegio docenti, di cui si ribadisce il ruolo di assoluta centralità nell’ambito delle migliori strategie didattiche da intraprendere. La didattica a distanza per almeno il 75% dell’attività dovrebbe prendere il via domani 27 ottobre, come previsto dall’ultimo Dpcm anti-Covid firmato dal premier Giuseppe Conte.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “a partire da stamane, i Collegi dei docenti si devono fare carico di prevedere le modalità e i piani scolastici di erogazione della didattica a distanza rivolte agli studenti delle scuole secondarie per un monte orario che va dal 75% fino a quello intero settimanale. Si tratta di una opportunità importante, perché affida all’organo collegiale la responsabilità di mantenere il più possibile alto livello di offerta formativa, anche se prodotta attraverso modalità alternative a quelle canoniche in presenza”.
Anief sottoscrive il CCNI per disciplinare il lavoro a distanza degli insegnanti. Ora servono regole urgenti contrattuali anche per il personale amministrativo e l'estensione della Carta di 500 euro ad Ata e docenti precari da mettere in legge di Bilancio. Il sindacato ha risposto all'appello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma ora tocca al Governo dare risposte per permettere almeno al 75% lo svolgimento della didattica a distanza per tutti gli studenti. Toccherà agli istituti programmare la formazione per la DDI e aggiornare il modulo sulla sicurezza durante il Covid-19. Ai Collegi docenti, invece, il necessario aggiornamento del Piano scolastico per l'erogazione della DDI. Salta anche il recupero delle ore eventualmente non svolte in DDI nella banca d'ore, come richiesto dal giovane sindacato.
ANIEF firma il suo primo Contratto Collettivo Nazionale. Fondamentale apporto del giovane sindacato per la stesura del contratto che disciplina la didattica a distanza. Ora per l'entrata in vigore si attende la firma degli altri sindacati oltre la CISL che ha già sottoscritto l'accordo. Il testo può entrare in vigore se almeno il 50% della soglia della rappresentatività dei sindacati contraenti è superata. La delegazione trattante Anief presente era composta da Gianmauro Nonnis, Vice Presidente Nazionale Anief, e Stefano Cavallini, Segretario Generale.
È stato firmato nella notte l’ultimo Dpcm, firmato dal capo del Governo Giuseppe Conte e del ministro della Salute Roberto Speranza, contenente le nuove misure restrittive per contrastare la nuova ondata di contagi da Covid19: “gli ultimi dati epidemiologici non ci possono lasciare indifferenti”, ha detto lo stesso premier poco fa in conferenza stampa. Nel testo integrale e definitivo, in vigore da domani fino al 24 novembre prossimo, si legge che la didattica a distanza sarà impartita almeno per una quota oraria del 75%. Mentre l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e l’infanzia continua a svolgersi in presenza. Tra le novità per la scuola c’è l’entrata posticipata, sempre nelle superiori, lo stop dei viaggi d’istruzione, le riunioni degli organi collegiali solo con modalità a distanza. Le procedure concorsuali, come la selezione straordinaria per 32.000 posti avviata questa settimana, vanno avanti.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “ha fatto bene il Governo a prendere una decisione nazionale, come avevamo chiesto, adottando quella cabina di regia indispensabile per evitare spiacevoli differenziazioni di trattamento. A questo punto è bene che il contratto integrativo sulla didattica a distanza, in via di pubblicazione, contenga le dovute tutele per il personale coinvolto. Sul concorso straordinario della scuola secondaria, invece, continuiamo ad essere contrari, ancora di più perché i dati dei contagi risultano in crescita, mettendo a repentaglio la salute di oltre 64.000 partecipanti, e perché continuano a non essere previste delle prove suppletive che vanno a danneggiare i diritti dei tanti esclusi perché in quarantena o impossibilitati a partecipare alle prove perché malati”.