Rassegna stampa

Rassegna stampa sulla decisione della presidenza della VII Commissione Cultura Camera di lasciare fuori dalle graduatorie 10mila docenti

Pubblichiamo alcuni articoli sulla decisione della presidenza della VII Commissione Cultura Camera di lasciare fuori dalle graduatorie 10mila docenti giovani selezionati.

Tecnica della Scuola: Decreto scuola: la presidenza della VII Commissione guidata dall’on. Galan (PdL) dichiara inammissibile emendamento su GaE

Newson 24: Presidenza VII Commissione Camera lascia fuori dalle graduatorie 10mila docenti giovani selezionati

Orizzonte Scuola: DL Istruzione. Emendamenti Anief bocciati lasciano fuori dalle graduatorie 10mila docenti giovani selezionati

Calabria 24 ore: Presidenza VII Commissione Camera lascia fuori dalle graduatorie 10mila docenti giovani selezionati

Italpress: Scuola, Anief "Presidenza VII Comm. Camera lascia fuori 10mila docenti"
ROMA (ITALPRESS) - "La presidenza della VII Commissione Camera lascia fuori dalle graduatorie provinciali oltre 10mila aspiranti docenti abilitati e idonei vincitori di concorso, in larga parte giovani che avrebbero contribuito a ridurre l'altissima eta' media del corpo insegnante italiano ormai superiore ai 50 anni: secondo il presidente Giancarlo Galan (Pdl) gli emendamenti al Decreto Legge sulla Scuola n. 101, proposti dall'Anief e presentati da tre deputati del Pd (Folino, Antezza, Ascani) e uno del Gruppo Misto (Di Lello) non e' infatti possibile riunificare la fascia aggiuntiva alla terza delle GaE". Lo rende Ma sono stati inspiegabilmente reputati inammissibile, costringendo tanti docenti selezionati e meritevoli, abilitati con il TFA ordinario e reputati idonei nel concorso ordinario (cui nei prossimi mesi si sarebbero aggiunti gli iscritti ai Percorsi abilitanti speciali, inizialmente collocati con riserva), a lavorare nella scuola solo attraverso le supplenze periodi brevi conferite direttamente dai dirigenti scolastici. "Si tratta di una decisione grave - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - perche' contravviene a quanto stabilito con il decreto ministeriale 249 del 2010 che regola l'attuale reclutamento, con cui lo Stato ha bandito dei corsi abilitanti e dei concorsi pubblici sulla base di contingenti di posti liberi e pronti ad essere assegnati".
"Ora pero' si dice a quei laureati, che per abilitarsi hanno speso tra i 3 e i 4mila euro, che non possono inserirsi nelle graduatorie. E lo stesso discorso vale per tanti vincitori del 'concorsone', che dopo aver superato selezione iniziale, scritti e orali, vengono lasciati ai margini dell'insegnamento pubblico italiano", sottolinea il sindacato. "E' inammissibile - continua Pacifico - che lo Stato spenda e faccia spendere tanti soldi per decidere chi e' meritevole di insegnare alle nuove generazioni. Ma poi debba alzare i muri contro chi ha reputato essere in grado di fare cio'. A questo punto, solo l'Aula della Camera puo' sovvertire questa scelta irragionevole del presidente Giancarlo Galan, riportando le norme su dei binari di buon senso e di salvaguardia della giustizia. In caso contrario, se l'Aula non sanera' questa bocciatura, l'unica strada percorribile sara' quella di ricorrere al Tar Lazio. Atto che l'Anief si appresta cautelativamente a realizzare, depositando nei prossimi giorni l'impugnazione al tribunale amministrativo". (ITALPRESS).

AgenParl: scuola, Anief, VII Comm. vota con il Governo lascia a casa 100.000 precari

Italpress: DL Scuola, Anief "Commissione lascia a casa 100.000 precari"
ROMA (ITALPRESS) - Nell'iter del decreto scuola respinti o dichiarati inammissibili gli emendamenti tesi a inserire nelle graduatorie i docenti idonei dell'ultimo concorso ordinario, abilitati con il TFA ordinario a numero chiuso o prossimi all'abilitazione con i percorsi abilitanti riservati. Lo denuncia l'Anief. Al deputato Vacca (M5S) che "ritiene, quali possibili soluzioni, la riapertura delle graduatorie esistenti", risponde Coscia (PD) che "sottolinea la necessita' di non creare aspettative per tutti quegli insegnanti non inseriti nelle graduatorie ad esaurimento". Pasticcio pure sui precari AFAM inserite nelle GaE ma solo per i contratti a termine, per i neo-assunti ritornati all'obbligo triennale ma purtroppo anche per le assegnazioni provvisorie. Opera tragico-comica sul sostegno con le aree AD01-AD02-AD03-AD04 che si fondono e rinascono come fenici nelle GI ma non in GaE. Con il master in pedagogia speciale si puo' insegnare, parola del relatore Galan (PdL). "Lo diceva Guicciardini sui corsi e ricorsi ma mai ci saremmo immaginati che Coscia del PD potesse utilizzare le stesse argomentazioni degli ex ministri Gelmini (PdL) e Profumo quando si opposero, vanamente - spiega il sindacato in una nota -, a inizio e fine XVI legislatura, agli emendamenti del PD sull'inserimento nelle graduatorie dei docenti abilitati con il IX ciclo SSIS a numero chiuso o presso le Facolta' di scienze della formazione primaria. Anche allora non si volevano illudere i precari. E se e' vero che Coscia come gli ex ministri citati, a fine intervento
ieri sull'argomento, "segnala infine che e' assolutamente necessario che il Parlamento e il Governo analizzino in modo organico con un futuro provvedimento l'intera problematica del reclutamento degli insegnanti", forse qualcuno si dovrebbe ricordare che la colpa non e' dei docenti che hanno pagato fino a 3.000 euro per abilitarsi in classi concorsuali, alcune persino esaurite come l'arabo o il cinese, bandite sulla base di posti vacanti e disponibili ma non occupabili, ma di chi oggi ha la responsabilita' di non aver attuato quella riforma prevista proprio dal PD nella XV legislatura quando il Parlamento (L. 296/2006, L. 244/2007) aveva delegato il ministro a emanare un regolamento sulla formazione iniziale legato al reclutamento, non quello pubblicato dal ministro Gelmini, riscritto dal ministro Profumo e pubblicato sotto l'attuale ministro Carrozza (PD) che, peraltro, dichiara di non volere piu' concorsi, visti i problemi con gli stessi vincitori e idonei". (ITALPRESS).

Tecnica della Scuola: Camera, la Commissione cultura perde il relatore del D.L. Scuola: Galan si dimette

IMG Press: Decreto Scuola - A Montecitorio la Commissione Cultura ‘partorisce il topolino’: bloccati precari e carriere

Newson 24: A Montecitorio la Commissione Cultura ‘partorisce il topolino’: bloccati precari e carriere

MNews: Decreto Scuola – A Montecitorio la Commissione Cultura ‘partorisce il topolino’: bloccati precari e carriere

Italpress: Scuola, Anief "Alla Camera Commissione cultura partorisce 'topolino'"
ROMA (ITALPRESS) - C'e' tanta delusione nel mondo della scuola per l'esito degli emendamenti apportati al decreto legge n. 104 da parte della VII Commissione Cultura della Camera. Lo sottolinea l'Anief-Confedir secondo cui per il resto, il quadro e' davvero negativo. Siamo al buio pesto. Non si comprende ancora perche' sia stata decisa la bocciatura di alcuni emendamenti chiave che avevano solo lo scopo di fare il bene della scuola, degli studenti e di chi vi opera. Invece i parlamentari della Commissione Cultura si sono soffermati su aspetti del testo davvero marginali. Dimenticando, per esempio, che non si puo' pensare di tenere fermo lo stipendio di un insegnante neo-assunto per 8 anni. Come e' inaccettabile che non venga preso alcun provvedimento a favore dell'assunzione del personale precario docente e Ata su tutti i posti vacanti e disponibili. Brutte notizie pure dal fronte universitario, con un nuovo blocco del turn-over: il Governo ha fatto marcia indietro dopo l'annuncio del Ministro Carrozza dei mesi scorsi riguardo a un massiccio piano di reclutamento, lasciando cosi' "al palo" migliaia di dottori e assegnisti di ricerca con diversi anni di docenza a contratti alle spalle. "E' evidente che la scuola - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - non rappresenta una priorita' per questo Governo. Al di la' dei proclami, l'operato della VII Commissione Cultura della Camera ci lascia a dir poco disorientati. Ci chiediamo, in particolare, per quale motivo si ritiene inammissibile la stabilizzazione del personale e la collocazione dei precari nelle graduatorie provinciali, dopo che in decine di migliaia sono stati e verranno abilitati dallo stesso Stato italiano a costo di enormi sacrifici economici e formativi. Qualcuno dovra' prima o poi spiegarci perche' il Parlamento continua a dimenticarsi di loro". (ITALPRESS).

Corriere dell'Irpinia: Decreto Scuola, bloccati precari e carriere