Rassegna stampa

Rassegna stampa sulle due collaboratrici scolastiche assunte a 66 anni

Pubblichiamo alcuni articoli sulle due collaboratrici scolastiche assunte a 66 e a 65 anni; per Anief, purtroppo, non c'è da meravigliarsi.

La Stampa: Scuola, dopo una vita da precarie, assunte alla vigilia della pensione

Quotidiano Nazionale (Giorno/Resto/Nazione): Scuola, assunzioni beffa a 66 anni: "ormai siamo troppo vecchie"

Repubblica: Scuola, due bidelle precarie assunte a Modena a 66 anni

Il Tempo: Modena, due bidelle precarie assunte a 66 anni

L'Unità: Scuola, la beffa: due bidelle assunte a 66 anni

Orizzonte Scuola: Immessi in ruolo. Largo ai giovani? Docenti in ruolo a 65 anni, ATA a 66

Agi: Modena: due bidelle precarie assunte a 66 anni

Il Resto del Carlino: Scuola, bidelle di ruolo a 66 anni Il sindacato: "Non c'è da stupirsi"

La Presse: Scuola, la beffa: due bidelle assunte a 66 anni

Modena on line: Scuola, a Modena due precarie assunte a 66 anni

Tele Romagna: Scuola, due bidelle precarie assunte a Modena a 66 anni

Net 1 News: Lavoro, due bidelle precarie sono state assunte a Modena: hanno 66 anni

Vip.it: Modena due bidelle precarie assunte a 66 anni

Fan Page: Precarie da una vita, la scuola le assume a 66 anni

Yahoo: Scuola, la beffa: due bidelle assunte a 66 anni

Radio Made in Italy: Due bidelle precarie assunte a 66 anni

Report web tv: Scuola, a 66 anni non si va in pensione ma si diventa di ruolo

Il Commentario: Scuola, due bidelle precarie assunte a Modena a 66 anni

Prima Pagina: Modena, due collaboratrici scolastiche immesse in ruolo a 66 anni

News it 24: Modena, due bidelle precarie assunte a 66 anni

Tiscali: Scuola, la beffa: due bidelle assunte a 66 anni

Reggio 24 ore: Modena: bidelle precarie assunte a 66 anni

FreeNewsPos: Scuola, due bidelle precarie assunte a Modena a 66 anni

Nuova Resistenza: Scuola, due bidelle precarie assunte a Modena a 66 anni

Popbuzz: Scuola, a Modena due precarie assunte a 66 anni

Emilia Romagna 24: Modena, due bidelle ottengono il contratto a tempo indeterminato a 66 anni

Inagist: Scuola, due bidelle precarie assunte a Modena a 66 anni

24notizie.com: Scuola, la beffa: due bidelle assunte a 66 anni

Bianco Lavoro: Insegnante rifiuta posto fisso a 62 anni. “Non ho alternative”. Due bidelle assunte a 66

Corriere del Web: Immesse in ruolo anziché andare in pensione: due bidelle assunte a 66 anni

Eco di Bergamo: Non è mai troppo tardi

Gazzetta di Modena: Scuola, assunte a 66 anni. Anief: sarà sempre peggio

Ansa: Anief denuncia paradosso, bidelle assunte a 66 anni
(ANSA) - ROMA, 1 SET - Nella scuola italiana tutto è possibile: anche essere assunti a 66 anni. È quanto denuncia l'Anief, che segnala il caso di due collaboratrici scolastiche in servizio nella provincia di Modena, immesse in ruolo dopo un lungo precariato. Le due donne, nate del 1947, non ci speravano più. E come loro una collega, sempre emiliana, che ha firmato l'assunzione a tempo indeterminato a 65 anni. L'aspetto paradossale, sottolinea il sindacato, è che devono anche sentirsi fortunate, visto l'alto numero di dipendenti della scuola andati in pensione da precari e senza una ricostruzione di carriera: "colpa di chi governa lo Stato, che continua a far prevalere le logiche di cassa piuttosto che garantire un servizio formativo stabile, assumendo regolarmente il personale che negli anni ha acquisito professionalità ed esperienza - denuncia l'Anief - e così, a 66 anni, anziché recarsi all'Inps per sottoscrivere le pratiche della pensione, si accetta la proposta di assunzione. Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, "purtroppo siamo arrivati al punto che i tanti casi di ultrasessantenni assunti nella scuola, come quello della docente 62enne di educazione artistica del grossetano, tra l'altro costretta a rifiutare il ruolo perché la proposta su più scuole presentatagli dall'amministrazione era incompatibile con i suoi spostamenti, non dovrebbero più farci meravigliare. Basti pensare che in un colpo solo, senza gradualità, grazie alla riforma Fornero, dal 1 gennaio 2012 tutte le dipendenti della scuola, che costituiscono oltre l'80% del personale docente e Ata, sono state costrette a rimanere in servizio fino a 66 anni e tre mesi di età". "Se è vero che anche negli altri comparti, pubblici e privati, la situazione ha raggiunto livelli preoccupanti, con l'Istat che ha dichiarato il sorpasso dei precari rispetto ai dipendenti stabilizzati, la scuola continua ad essere il settore dove più degli altri si continua a derogare alla direttiva comunitaria che da 13 anni impone ai Paesi che fanno parte dell'Ue di assumere tutti i lavoratori che hanno svolto 36 mesi di servizio nell'ultimo quinquennio" conclude il sindacato. (ANSA).

Ansa: Scuola: bidella a 66 anni, 'non accetto per problemi salute'
'Quel ruolo mi era stato offerto anche l'anno scorso'
(ANSA) - MODENA, 2 SET - ''Per problemi di salute non potrò accettare quel ruolo, che mi era stato offerto anche l'anno scorso''. Lo ha detto al 'Resto del Carlino' una delle due bidelle di 66 anni cui è stato proposto un impiego a tempo indeterminato in provincia di Modena. La donna, che ha voluto mantenere l'anonimato, ha già lavorato per dieci anni come precaria in una scuola del Modenese, ma poi sono subentrati i problemi di salute che l'hanno obbligata a interrompere il servizio. In maniera beffarda, quest'anno le è giunta la proposta di assunzione. ''E pensare che ero alla soglia della pensione'', ha aggiunto la donna, il cui caso paradossale era stato sollevato dal sindacato Anief-Confadir. (ANSA).

New box Italia: Modena: bidelle assunte a 66 anni grazie alla scellerata riforma Fornero

Basta casta: Le mirabolanti follie della riforma Fornero: bidelle precarie ricevono immissione in ruolo a 66 anni

Nordmilanotizie: Scuola, due bidelle precarie assunte 66 anni!

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Italpress: scuola: Anief-Confedir "due bidelle assunte a 66 anni anziché pensione"
ROMA (ITALPRESS) - "Nella scuola italiana tutto e' possibile: anche essere assunti a 66 anni. E' quanto accaduto a due collaboratrici scolastiche in servizio nella provincia di Modena, immesse in ruolo dopo un lungo precariato. Le due donne, nate del 1947, non ci speravano piu'. E come loro una collega, sempre emiliana, che ha firmato l'assunzione a tempo indeterminato a 65 anni". E' quanto si legge in una nota di Anief - Confedir. "L'aspetto paradossale - prosegue la nota - e' che devono anche sentirsi fortunate, visto l'alto numero di dipendenti della scuola andati in pensione da precari e senza una ricostruzione di carriera: colpa di chi governa lo Stato, che continua a far prevalere le logiche di "cassa", piuttosto che garantire un servizio formativo stabile, assumendo regolarmente il personale che negli anni ha acquisito professionalita' ed esperienza. E cosi', a 66 anni, anziche' recarsi all'Inps per sottoscrivere le pratiche della pensione, si accetta la proposta di assunzione". Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, "purtroppo siamo arrivati al punto che i tanti casi di ultrasessantenni assunti nella scuola, come quello della docente 62enne di educazione artistica del grossetano, tra l'altro costretta a rifiutare il ruolo perche' la proposta su piu' scuole presentatagli dall'amministrazione era incompatibile con i suoi spostamenti, non dovrebbero piu' farci meravigliare: basti pensare che in un colpo solo, senza gradualita', grazie alla riforma Fornero, dal 1° gennaio 2012 tutte le dipendenti della scuola, che costituiscono oltre l'80% del personale docente e Ata, sono state costrette a rimanere in servizio fino a 66 anni e tre mesi di eta'".
"I numeri, in questi casi - prosegue la nota - indicano la situazione meglio di qualsiasi spiegazione: quest'anno sono stati collocati in pensione 10.860 docenti e 3.662 tra amministrativi, tecnici ed ausiliari. Appena 14.522 lavoratori, un numero che corrisponde alla meta' dei dipendenti pensionati del 2102 (lasciarono in 27.754), suddivisi tra 21.114 docenti e 5.338 Ata. E il dato odierno diventa ancora piu' clamoroso se si va a raffrontare con le cessazioni dal servizio del 2007, quando furono collocati in pensione piu' di 35mila dipendenti". "Non si capisce - continua Pacifico - per quale motivo l'amministrazione, assistita dal Governo, non metta al primo posto le esigenze legate all'efficienza del servizio scolastico. Invece di incaponirsi su operazioni che mortificano tantissimi professionisti, in buona parte vittime di seri problemi di salute, anche derivanti da cause di servizio, utilizzandoli su ruoli a loro sconosciuti, perche' non si impegna a produrre delle norme che rilancino la nostra scuola? Perche' non si chiede cosa ha portato la Consulta a dichiarare incostituzionale il dimensionamento di 2mila istituti? Perche' - conclude il sindacalista Anief-Confedir - non approfondisce i motivi che hanno convinto la Corte di Giustizia Europea ad avviare una procedura d'infrazione contro l'Italia per la mancata attuazione della normativa che tutela la stabilizzazione dei precari?". (ITALPRESS).

Articolo tre: L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro….precario