Rassegna stampa

Rassegna stampa sul nuovo testo unico istruzione

Pubblichiamo alcuni articoli sul nuovo testo unico in materia di istruzione, che si annuncia come una riforma epocale che potrebbe stravolgere il lavoro di un milione di docenti, dirigenti e Ata.

Ansa: Anief, amare sorprese in legge delega
sarà stravolto lavoro di un milione di persone
(ANSA) - ROMA, 15 NOV - "Per oltre un milione di docenti, dirigenti e Ata della scuola ci sono amare sorprese nel collegato scuola, università e ricerca alla legge di stabilità": a lanciare l'allarme è l'Anief. "Andando a spulciare nel testo delle legge-delega, si é scoperto - spiega l'associazione in una nota - che il Governo intende adeguare la normativa italiana alla giurisprudenza comunitaria (obiettivo nobile), ma nello stesso tempo ha intenzione di riscrivere un nuovo testo unico sui comparti della conoscenza. L'esecutivo Letta si appresta ad approvare diversi decreti legislativi, che declassano gli organi collegiali, intervengono illegittimamente su stato giuridico e trattamento economico del personale, riscrivono le regole per l'accesso alla docenza con l'introduzione del corso-concorso beffa nelle scuole, riducono il numero di ricercatori, assegnisti di ricerca e il numero dei partecipanti alle abilitazioni scientifiche nazionali i cui criteri di selezione e valutazione saranno riformulati". Diversi i passaggi che, secondo l'Anief, produrrebbero lo stravolgimento dell'attuale assetto scolastico italiano. "Alla lettera h), in particolare - precisa l'associazione - viene istituito il corso-concorso nelle scuole. Eppure migliaia di precari avrebbero pieno diritto alla stabilizzazione dopo aver prestato servizio per più di 36 mesi su posti vacanti e disponibili, come dice la Commissione Ue. È anche prevista una riforma degli organi collegiali che lasci a questi la sola funzione consultiva. In arrivo anche una riforma dello stato giuridico e della definizione del trattamento economico del personale con interventi tra le fonti di natura pubblicistica e negoziale, che in verità dovrebbe riguardare tutto il pubblico impiego dopo la privatizzazione del rapporto di lavoro ma che ne dovrebbe vedere 'attore' il Parlamento" Ma le "brutte notizie" - avverte l'Anief - riguardano anche migliaia di ricercatori accademici,"con l'introduzione della contabilità delle istituzione scolastiche, come se non ci fosse già un regolamento; la disciplina giuridica degli altri soggetti riconosciuti nel settore dell'istruzione, si spera ricordandosi dei supervisori abbandonati, dei nuovi tutors del Tfa (Tirocinio formativo attivo) o ancora dei vicari non pagati; una riforma dello stato giuridico dei docenti dell'Afam (Alta formazione artistica e musicale), magari chiarendo se appartengono al settore della scuola o dell'università". (ANSA).

Public policy: Scuola, Anief: il governo vuole stravolgere le regole

Tecnica della Scuola: nella Legge di Stabilità riforma epocale per la scuola. sindacati sul piede di guerra: no ai colpi di mano

AgenParl: L. Stabilità: Anief, Governo chiede a Parlamento riforma epocale scuola entro 9 mesi

Orizzonte Scuola: Riforma reclutamento e carriera. Legge delega: ANIEF: "svilisce dibattito parlamentare", FLCGIL: "no ai colpi di mano". Vi anticipiamo il testo discusso dal Governo

Informatore Scolastico: in arrivo un nuovo testo unico che stravolgerà il lavoro di un milione di docenti, dirigenti e ata

MNews: In arrivo un nuovo testo unico che stravolgerà il lavoro di un milione di docenti, dirigenti e Ata

Italpress: Scuola, Anief "Testo unico stravolge lavoro 1 mln docenti, dirigenti, ata
ROMA (ITALPRESS) - "Per oltre un milione di docenti, dirigenti e Ata della scuola ci sono amare sorprese nel collegato scuola, universita' e ricerca alla legge di stabilita': andando a spulciare nel testo delle legge-delega, Anief-Confedir ha scoperto che il Governo intende adeguare la normativa italiana alla giurisprudenza comunitaria (obiettivo nobile), ma nello stesso tempo ha intenzione di riscrivere un nuovo testo unico sui comparti della conoscenza". E' quanto si legge in una nota del sindacato, che prosegue: "L'esecutivo Letta si appresta ad approvare diversi decreti legislativi, che declassano gli organi collegiali, intervengono illegittimamente su stato giuridico e trattamento economico del personale, riscrivono le regole per l'accesso alla docenza con l'introduzione del corso-concorso beffa nelle scuole, riducono il numero di ricercatori, assegnisti di ricerca e il numero dei partecipanti alle abilitazioni scientifiche nazionali i cui criteri di selezione e valutazione saranno riformulati. Diversi i passaggi che produrrebbero lo stravolgimento dell'attuale assetto scolastico italiano. Alla lettera h), in particolare, viene istituito il corso-concorso nelle scuole. Eppure migliaia di precari avrebbero pieno diritto alla stabilizzazione dopo aver prestato servizio per piu' di 36 mesi su posti vacanti e disponibili, come dice la Commissione UE. E' anche prevista una riforma degli organi collegiali che lasci a questi la sola funzione consultiva. In arrivo anche una riforma dello stato giuridico e della definizione del trattamento economico del personale con interventi tra le fonti di natura pubblicistica e negoziale, che in verita' dovrebbe riguardare tutto il pubblico impiego dopo la privatizzazione del rapporto di lavoro ma che ne dovrebbe vedere 'attore' il Parlamento".
"Ma le brutte notizie riguardano anche migliaia di ricercatori accademici, con l'introduzione della contabilita' delle istituzione scolastiche, come se non ci fosse gia' un regolamento; la disciplina giuridica degli altri soggetti riconosciuti nel settore dell'istruzione, si spera ricordandosi dei supervisori abbandonati, dei nuovi tutors del TFA o ancora dei vicari non pagati; una riforma dello stato giuridico dei docenti dell'AFAM, magari chiarendo se appartengono al settore della scuola o dell'universita'", conclude l'Anief-Confedir. (ITALPRESS).

IMG Press: Legge di Stabilità - Collegato Scuola, Università e Ricerca: Governo chiede al Parlamento riforma epocale entro 9 mesi

IMG Press: Scuola, in arrivo un nuovo testo unico che stravolgerà il lavoro di un milione di docenti, dirigenti e Ata