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Elezioni RSU: Anief rilancia sui precari e chiede liste nazionali

Dopo l’apertura della FLC-CGIL, Anief chiede a CISL, UIL, GILDA, SNALS di estendere nel nuovo regolamento elettorale l’elettorato attivo e passivo a ogni dipendente in servizio, precario e di ruolo e rilancia chiedendo un doppio sistema di preferenza per individuare le RSU d’istituto e le OO. SS. rappresentative.

È dal 2009, conferma il presidente Marcello Pacifico, che l’Anief chiede la parità di diritti tra personale a tempo determinato e personale a tempo indeterminato come l’Europa ci impone; finalmente, qualcuno ci segue. Ad oggi, infatti, per un tacito accordo tra le OO. SS. rappresentative nel 2008-9, i precari della scuola possono votare i candidati RSU soltanto se supplenti al 30 giugno o al 31 agosto ma non possono essere eletti; inoltre se supplenti brevi, sono esclusi completamente dal voto, pure essendo soggetti al CCNL scaduto.

La direttiva 1999/70/CE comunitaria, che Anief ha fatto applicare anche nel recente concorso a dirigente scolastico (facendo ammettere i precari alla prova pre-selettiva) potrebbe estendere l’elettorato passivo anche ai precari della scuola, ragion per cui sarebbe opportuno, da parte delle stesse OO. SS. in scadenza di mandato, nel nuovo protocollo per le elezioni RSU, prevedere l’estensione dell’elettorato passivo e attivo a tutti i dipendenti in servizio nella scuola, indipendentemente dalla natura del loro contratto, magari, riducendo ad un anno il mandato degli eletti, viste le nuove procedure di mobilità forzosa introdotte.

L’occasione potrebbe essere propizia anche per introdurre un doppio sistema di preferenza, visto che il candidato RSU può non appartenere alla sigla sindacale e una volta eletto rappresenta tutti i lavoratori della scuola: da una parte una preferenza da dare ai candidati presenti nelle liste per l’elezioni delle RSU d’Istituto, dall’altra una preferenza da dare all’interno di un listone nazionale alla sigla sindacale che si vuole ammettere alla contrattazione nazionale e integrativa regionale per il prossimo triennio.

Infine, sarebbe un chiaro segno di democrazia partecipativa, il prevedere, altresì, il permesso a tutte le sigle sindacali, in competizione, di organizzare assemblee sindacali dal 20 gennaio al 6 marzo 2012 in orario di servizio per un numero di ore proporzionale al numero di deleghe registrato dall’ARAN nel mese di dicembre, al fine di consentire ai lavoratori il libero confronto di programmi, persone, idee contro l’ennesima casta creatasi di cui non si percepisce l’utilità.