Le riforme attuate dal 2008, all’insegna dei tagli, hanno ridotto di un sesto l’orario scolastico. Con un calo vistoso dei rendimenti scolastici dei nostri alunni. Così i loro insegnanti hanno cercato di riparare incrementando il lavoro lontano da scuola.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): i veri penalizzati sono gli allievi che vivono in condizioni socio-familiari sfavorevoli. Il ragazzo studioso, invece, da sempre passa tante ore sui libri. Il vero problema, oltre il monte ore, è anche qualitativo: dalla primaria all’Università. Servono provvedimenti urgenti, come l’innalzamento dell’obbligo formativo e la riduzione delle tasse: in caso contrario il popolo dei Neet continuerà a crescere.