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La richiesta del sindacato Anief di assegnare anche ai supplenti la Carta del docente per l’aggiornamento professionale obbligatorio prende finalmente corpo tra chi governa la scuola: oggi il sottosegretario ha detto che “non è più tollerabile che gli insegnanti precari delle scuole italiane siano esclusi dalla platea di beneficiari della Carta del Docente, cioè il contributo di 500 euro all’anno a disposizione per l’acquisto di libri, supporti informatici, corsi di formazione, materiale e attività per l’aggiornamento professionale”. A questo proposito, l’on. Rossano Sasso ha annunciato di avere “avuto una fruttuosa interlocuzione con il collega e amico Claudio Durigon, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, che sul tema ha dimostrato interesse e sensibilità. Siamo dunque al lavoro per porre rimedio a questo stato di cose”.
Anief ha sempre sostenuto questa teoria, dall’approvazione del comma 121 dell’articolo 1 della Legge 107/2015 che ha introdotto l’aggiornamento professionale obbligatorio tra il personale della scuola: il giovane sindacato ha sempre reputato del tutto ingiustificata l’esclusione dei precari, come del personale Ata e di altre figure professionali, dalla carta del docente. In passato diversi parlamentari hanno provato a sanare il problema, nessuno però c’è riuscito. Un anno fa si arrivò ad in passo, in Senato, dall’approvazione di una norma – all’interno del emendamento al Decreto Legge n. 22 - che avrebbe assegnato 300 euro ai precari, ma all’ultimo non se ne fece nulla per le mancate “coperture” da parte del Mef. E una risposta simile è arrivata quando si sono esaminati a fine 2020 gli emendamenti proposti da Anief alla Legge di Bilancio.
“È ora di sanare questo chiaro errore della ‘Buona Scuola’ – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – anche perché parliamo della formazione in servizio di un docente italiano su quattro, considerando che le supplenze annuali sono ormai oltre 220mila. Se poi pensiamo che ormai la didattica digitale integrata è un dato di fatto, sottoscritto pure a livello contrattuale, non possiamo pensare di attuarla aggiornando e mettendo a disposizione le attrezzature solo ad una parte del personale. Pensiamo anche al personale amministrativo in smart working o ai collaboratori scolastici che svolgono corsi di aggiornamento in chiave Covid. Si dia seguito alla proposta Sasso, altrimenti per noi la soluzione continuerà a passare per i tribunali”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, nel corso dell’incontro a Bari, ha affermato che quello odierno è “l’ultimo seminario di legislazione scolastica per l'anno 2020\2021 tra i cento programmati. Ringrazio tutti i 10mila colleghi che si sono registrati per essere aggiornati sulle nuove leggi approvate tra il 2018 e il 2020. Ci rivediamo adesso dal 19 aprile al 19 maggio per partecipare alle mille assemblee sindacali che si svolgeranno su tutto il territorio nazionale, sempre da remoto, per informarvi e consultarvi sulle proposte di rinnovo del CCNL 2019\2021 che Anief sarà chiamata a sottoscrivere”.
#ilmioparereconta #perunascuolagiusta
Anief ricorre al Giudice del Lavoro per far riconoscere l’esonero dal vincolo quinquennale di permanenza nella scuola di immissione in ruolo dei docenti neoassunti nell’anno scolastico 2021/21 con disabilità personale o di un congiunto che assistono riconosciuta prima del concorso o dell’inserimento nelle GaE.
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