Sui trasferimenti del personale scolastico, il Decreto Sostegni bis approvato dal Consiglio dei Ministri non ha portato la novità che chiedevano le organizzazioni sindacali: niente assegnazioni provvisorie nell’anno scolastico 2021/22 e solo una riduzione del vincolo sulla sede di assunzione da cinque a tre anni. Il Decreto dovrà adesso seguire l’iter parlamentare e potranno dunque essere apportate delle modifiche, ma di base la volontà politica di trovare una soluzione immediata alla problematica non è emersa, scrive Orizzonte Scuola.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, si rivolge proprio a quei politici che non hanno dato seguito agli emendamenti promossi dal giovane sindacato: “Il vincolo quinquennale non ha motivo di esistere in periodi non di emergenza, figuriamoci ora con il Covid19. Va bene la decisione di sopprimere il vincolo quinquennale sulla mobilità voluto con la Legge 145/2018, ma non è soddisfacente averlo portato a tre anni. Chiedevamo, alla luce della pandemia e dell’esigenza di operare in sicurezza, limitando al massimo gli spostamenti per raggiungere le proprie famiglie, una deroga già da quest'anno, attraverso l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione annuale. Stiamo al lavoro, con nuovi emendamenti da proporre in sede di conversione del decreto, per presentare un nuovo emendamento al decreto legge, per cancellare questo insensato divieto al riavvicinamento alla famiglia, introducendo almeno la possibilità perla deroga alla mobilità annuale, come pure per estendere l’immissione in ruolo da Gps ai precari della seconda fascia con tre anni di servizio”.
Giovedì 27 maggio nuovo incontro con i webinar Anief. Il sindacato illustrerà i contenuti del bando: requisiti, titoli valutabili, prove orali, contenzioso, servizio all’estero
“Cambiare il rapporto alunni-classi, alunni-plessi scolastici, alunni-insegnanti: incontriamoci a un tavolo di lavoro, per investire al meglio i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Perché il tasso di abbandono scolastico rimane molto alto, soprattutto nei territori del Sud dove il tempo scuola è molto ridotto rispetto ad altre zone del Paese”: lo ha dichiarato Marcello Pacifico, in una intervista all’agenzia Teleborsa, nella quale chiede di rivedere i parametri di formazione delle classi e degli organici: “è l’unico modo “per sconfiggere il grande male della dispersione scolastica, acuito con la pandemia”. Anief chiede dunque interventi immediati, a cominciare dalle regioni del Meridione, dove in alcune province, ad esempio in Sicilia, oltre 4 alunni su 10 abbandonano i banchi prima dei 16 anni e senza un titolo di studio: il sindacato ritiene quindi di agire al più presto, utilizzando finanziamenti del Recovery Plan, che solo nel settore Istruzione porteranno tra i 10 e i 15 miliardi.
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