Sul Green Pass obbligatorio si sta superando ogni limite: non bastava negare l’accesso ai docenti all’entrata; è di queste ore la conferma che le amministrazioni scolastiche procedono con l’allontanamento del docente o dell’amministrativo anche nel corso della giornata lavorativa, obbligando il dipendente a prendere la via di casa e senza quindi potere completare l’orario di servizio della giornata. Sta destando stupore, in particolare, la testimonianza di una maestra, che è stata allontanata dalla classe, mentre faceva lezione, quindi davanti a tutti i suoi alunni. Sono stata “trattata come fossi un’appestata”, ha detto la maestra con disappunto.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la sicurezza sul luogo di lavoro è fondamentale, ma si continua a far passare il messaggio che grazie al Green Pass i contagi sono scongiurati. Al punto che si espelle dalla scuola un lavoratore mentre esercita le sue funzioni, come se avesse contratto il Covid e debba essere allontanato all’istante. La verità è che questa certificazione verde sta diventando sempre più illegittima e discriminante, perché si guarda allo stato di vaccinazione o del tampone negativo di un quinto degli individui che stanno a scuola, mentre si dimentica ii contesto dove si fa formazione e del numero altissimo di alunni concentrati fianco a fianco nelle classi. Intanto, i miliardi del Pnrr stanno arrivando e non comprendiamo quale sia l’emergenza più impellente di questa da risolvere”.
Nei giorni scorsi, Anief ha scritto al Ministero dell’Istruzione facendo notare ai dirigenti che operano a Viale Trastevere che “l’allontanamento del personale scolastico, con particolare riferimento a quello docente, durante l’orario di lezione rischia di danneggiare il diritto all’istruzione degli alunni e di creare grandi difficoltà organizzative all’istituzione scolastica in quanto è pressoché impossibile garantirne la sostituzione senza alcun preavviso”.