Cosa dobbiamo aspettarci dopo i 47.230 trasferimenti di docenti su 90.876 domande presentate? È quello che si chiedono tantissimi insegnanti precari, ma anche tutti gli operatori della scuola, compresi gli studenti e le loro famiglie, coscienti del fatto che ora serve una risposta importante da parte del Governo e dell’amministrazione scolastica: perché oltre 112mila cattedre vacanti e almeno altrettante in organico di fatto, di cui 80 mila di sostegno in deroga, non possono essere affrontate con le modalità di reclutamento classiche, senza doppio canale e con concorsi lenti e spesso ingiusti. Anche adottando l’attuale testo del decreto Sostegno-bis, si andrebbe ad assumere solo su un quarto dei posti vacanti. Con 200mila supplenze annuali da sottoscrivere.
“Questi numeri – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ci danno conferma ancora di più dell’importanza di approvare gli emendamenti al decreto legge 73: il DL Sostegni-bis così come è stato approvato serve a ben poco. Vanno utilizzati i precari della seconda fascia Gps, bisogna allargare i concorsi veloci e le regole delle procedure Stem anche alle altre classi di concorso, vanno cancellati tanti vincoli che oggi tengono bloccate immissioni in ruolo e trasferimenti di sede. Tutto questo era stato fatto presente e anche in larga parte recepito dal ministro dell’Istruzione ormai più di un mese fa, all’interno del Patto per la Scuola poi definito nero su bianco il 20 maggio. Di quell’accordo rimane però ora ben poco. E noi non ci stiamo: per questi motivi domani saremo in piazza in diverse città d’Italia, anche davanti a Montecitorio, per dire in modo unitario, con gli altri sindacati della scuola, che di fronte a una pandemia straordinaria e a dei numeri eccezionali di posti vacanti, servono risposte dalla politica altrettanto importanti. È bene che i nostri deputati e senatori sappiano fin d’ora che se non arriveranno modifiche nero su bianco, stavolta noi non ci fermeremo: la scuola non può più aspettare, il tempo dell’attesa è finito”.