"ll rinnovo del contratto vive un altro momento di stallo, la trattativa all'Aran Intanto, però, l'impoverimento dei docenti e Ata prosegue implacabile.
"ll rinnovo del contratto vive un altro momento di stallo, la trattativa all'Aran Intanto, però, l'impoverimento dei docenti e Ata prosegue implacabile.
Il sindacato comunica che, in occasione dei festeggiamenti in onore della patrona di Palermo Santa Rosalia, la sede nazionale sarà chiusa
Se il concorso ordinario della scuola secondaria per 32 mila posti risulta ancora in alto mare, con circa il 16% delle procedure andate in porto con numeri di non ammessi da capogiro, per i concorsi di infanzia e primaria con 12.863 posti da assegnare – come previsto dal Decreto n. 498 del 21 aprile 2020 - la definizione delle graduatorie è quasi completata. Anche in questo caso si conferma l’alto numero di respinti: da una rilevazione nazionale della rivista Tuttoscuola risulta che “per il concorso di scuola dell’infanzia, in particolare, manca soltanto una graduatoria per i posti comuni, mentre sono state tutte definite quelle per il sostegno. Complessivamente, per il sostegno erano stati messi a bando per l’infanzia 1.014 posti per i quali gli oltre 3mila candidati erano virtualmente in numero sufficiente per assicurarne la copertura”: peccato che “il numero dei candidati iscritti nelle graduatorie di merito dei vincitori alla fine è risultato inferiore al numero dei posti, cosicché complessivamente 462 posti di sostegno sono rimasti vacanti”. Ciò perché “in tutte le regioni la percentuale di candidati che hanno superato il concorso è stata quasi del 28%”. Per i posti comuni la percentuale degli ammessi” è stata addirittura del 21%: “non hanno concluso positivamente il concorso otto candidati ogni dieci”.
Il rinnovo del contratto vive un altro momento di stallo. Dopo il sì del ministro dell’Istruzione alla proposta dell’Anief di sottoscrivere prima della fine dell’estate un “contratto ponte” per il periodo 2019/2021, per poi concentrarsi sul nuovo Ccnl 2022/2024, con risorse ulteriori derivanti dalla prossima legge di bilancio e attualizzando anche la parte normativa, la trattativa all’Aran si è bloccata per via del ‘no’ degli altri sindacati rappresentativi. Intanto, però, l’impoverimento dei docenti e Ata prosegue implacabile. Le prospettive tendono al nero: “Il record dell’inflazione – ha detto l’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan - è all’8,6%, si pensa che a fine anno superi la media del 10%. Non si è mai registrata negli ultimi 30 anni un’inflazione così e tutti già cominciano a parlare di una crisi che proseguirà anche nei prossimi due o tre anni”. Il sindacato Anief, cosciente della situazione di emergenza, aveva chiesto di chiudere in fretta il contratto proprio per questo motivo. E alla prima occasione tornerà alla carica. Nel frattempo, il confronto prosegue.
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