Hanno pieno diritto a fruire della Carta del docente anche gli insegnanti precari, pure se con cattedra dimezzata, ad esempio solo 9 ore su 18 alle superiori. Lo dice anche il Tribunale di Venezia motivando in tal modo il risarcimento di 1.500 euro a un insegnante che ha fatto ricorso con Anief dopo avere lavorato per tre annualità, tra il 2019 e il 2023, senza vedersi assegnato nemmeno un euro per l’aggiornamento professionale. Il giudice ha spiegato che la Carta docente non si può negare ai precari, poiché nel “d.p.c.m. del 23 settembre 2015, poi sostituito dal d.p.c.m. 28 settembre 2016 sono stati individuati i “beneficiari della carta”, identificandoli nei “docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova, i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute di cui all'articolo 514 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati, i docenti nelle scuole all'estero, delle scuole militari”.