Oggi come ogni anno, si celebrerà la “Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo”, istituita dall’Assemblea Generale dell’ONU per sensibilizzare l’attenzione sui diritti delle persone che presentano disturbi dello spettro autistico. #siamotuttiunici è l’hashtag di riferimento.
Il mancato accordo sul Protocollo sulla sicurezza nelle scuole proposto dal ministero dell’Istruzione porterà diversi problemi nella gestione della didattica: “senza regole su come gestire il Covid diventa molto difficile fare lezione in classe”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “A questo punto può essere bloccata l'attività didattica in presenza. Il Governo non può fare finta di nulla: riapra tavolo portando stavolta le risorse su dimensionamento, ventilazione, spazi e personale aggiuntivo”, dice il leader del giovane sindacato.
Perché i sindacati non hanno firmato il Protocollo sulla sicurezza proposto dal ministero dell’Istruzione? A spiegarlo è il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico: il Protocollo è stato respinto, spiega in un’intervista a Teleborsa, perché “non è stato rispettato l'impegno a sdoppiare le classi, l'impegno a investire in termini di spazi, di personale, di dispositivi di protezione e tamponi gratuiti per il personale e per gli studenti, di strumenti di ventilazione meccanica per poter lavorare in spazi chiusi, dentro le classi con gli studenti, in sicurezza”.
È appena terminato l’incontro “Aspettando in contratto, la piattaforma sindacale Anief” tenuto dal leader del sindacato. Per rivedere la diretta, cliccare qui
Gli uffici scolastici continuano a concedere alle scuole un numero di ore di sostegno inadeguato, perché inferiori alla necessità stabilite dall’equipe psico-pedagica e contenute nel Piano Educativo Individualizzato, con il conseguente numero ridotto di insegnanti per assicurare un adeguato sostegno scolastico agli studenti disabili iscritti. Per ottenere la quantità necessaria all’alunno con disabilità occorre rivolgersi al giudice. È quello che ha fatto la famiglia di una alunna veneta alla quale Ufficio Scolastico Regionale e Ambito Territoriale Provinciale avevano assegnato “un insegnante di sostegno per un numero insufficiente di ore (11 ore settimanali)”.
Le lezioni in classe non sono affatto sicure: a sostenerlo è il sindacato Anief, che attraverso il suo presidente nazionale fa un appello al ministro dell’Istruzione: “A Patrizio Bianchi chiediamo finalmente di assumersi un impegno per rivedere il rapporto alunni-insegnanti” introducendo un tetto più basso di iscritti per classe, “così da garantire il distanziamento anche nei mesi prossimi, come pure la conferma dell'organico Covid per il prossimo anno scolastico”, ha detto Pacifico durante un intervento radiofonico a Italia Stampa.
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