Con l’addio a “Quota 100”, per molti lavoratori si allontana sempre più il pensionamento, spostato ormai alle soglie dei 70 anni di età. Per andare incontro a chi ha lavorato una vita nella scuola ed è costretto a lasciare il servizio così tardi, esponendosi al burnout” e a una incidenza tumorale molto più alta rispetto ai lavoratori di altri comparti pubblici e privati, Anief ha da fare una proposta: “Visto che lo Stato pretende che per insegnare si debba essere possesso della laurea, non si comprende per quale motivo la stessa laurea non debba essere valutata ai fini degli anni della pensione, a meno che non venga riscattata a caro prezzo”, ha detto Marcello Pacifico, presidente Anief, intervistato da Italia Stampa.
La formazione obbligatoria va pagata e svolta in orario di servizio: a dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Si parla tanto di formazione del personale scolastico, a iniziare dagli insegnanti; noi chiediamo che l'anno sabbatico sia retribuito, perché è giusto che ci si formi ma è altrettanto giusto che si debba essere pagati per essere formati e che questa formazione si faccia in orario di servizio”, ha detto il sindacalista alla radio Italia Stampa.
Il reclutamento sarà su base regionale, non nazionale come l’ultimo bandito nel 2017. L’obiettivo è avere le graduatorie pronte per le assunzioni del 2023/24.
Riparte l’appuntamento con le assemblee sindacali promosse e organizzate da Anief, che hanno luogo su piattaforma telematica in tutto il territorio nazionale. Dopo il successo degli anni passati e quello recente delle assemblee già svolte, il giovane sindacato invita tutti i lavoratori della scuola ad aderire.
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