Solo un terzo degli Ata Covid avranno il contratto prolungato fino a giugno. Per gli altri due terzi la prestazione lavoratovi finisce con il 2021. Il tutto in piena quarta ondata di Covid e con il numero più alto di contagi di tutto l’anno. Anief si appella ai senatori della commissione Bilancio che da domani inizieranno a votare gli emendamenti alla Manovra.
Marcello Pacifico, presidente Anief: “Avere stanziato nella Legge di Bilancio solo 100 milioni, anziché quasi 300, per questa causa la dice lunga sull’attenzione che presta il Governo verso i problemi della scuola. Siamo ancora in piana pandemia, con molti più casi dello scorso settembre, quando furono assunti oltre 40mila docenti e Ata Covid. Addirittura oggi si è toccato il record di contagi, oltre 28mila, in un solo giorno: il record del 2021. Mentre nelle scuole imperversa la dad, anche perché con un solo caso in classe si continua ad andare immediatamente in quarantena e stiamo ancora aspettando l’intervento dell’esercito. Adesso, vorremmo sapere qual è la motivazione che ha portato il Governo a confermare solo un amministrativo e collaboratore scolastico cosiddetto Covid su tre oggi in servizio”.
“Vogliamo sperare – continua Pacifico - che si tratti di un errore di calcolo e che nelle prossime ore, prima che il maxi emendamento alla Legge di Bilancio arrivi in Aula per la votazione finale, si incrementi la copertura. In caso contrario, siamo pronti a dare battaglia, valuteremo se anche in tribunale. Siamo sempre più sconcertati, considerando pure i 60 milioni per il personale che si traducono in 4 euro lordi medi a docenti e Ata. Si vuole vincere il Covid applicando l’obbligo vaccinale per il personale, contro cui abbiamo presentato ricorso, mentre fa cadere il distanziamento minimo, si confermano le classi pollaio e si riducono gli organici anziché aumentarli”.