Confedir

Incontro a Palazzo Vidoni: Confedir esprime amarezza

La più grande confederazione dei dirigenti pubblici paventa al ministro Patroni Griffi un autunno caldo.

Così sintetizza M. Poerio, segretario organizzativo, che denuncia al ministro come anche la pazienza dei dirigenti pubblici abbia un limite dopo il blocco per sei anni degli stipendi, la mancata perequazione delle pensioni, i nuovi tagli lineari previsti. La dirigenza non può essere additata come il capro espiatorio della cattiva gestione della politica né può accettare un nuovo spoil system.

Non vi è stata alcun consultazione neanche sulla spending review - continua Marcello Pacifico, delegato Confedir ai quadri e direttivi – è scomparso il tavolo sul precariato mentre è stata sottratta alla concertazione ogni ipotesi di progressione di carriera. A questo punto è inevitabile una nuova ondata di ricorsi nei tribunali e la mobilitazione dei contribuenti che non possono assistere ad annunci di nuovi balzelli come quelli per la sanità pubblica accessibile per reddito”.

Il Governo deve cambiare metodo e ascoltare le parti sociali prima di presentare i suoi provvedimenti in Parlamento. Il dialogo arricchisce sempre e comunque ed evita il contenzioso nei tribunali.