· Comunicato stampa del Miur in merito ai quadri orario nelle classi intermedie degli istituti tecnici e degli istituti professionali

 Scuola:   Aggiornamenti in progress  -    martedì 5 ottobre

 

"UFFICIO STAMPA. "Scuola, Miur: nessun cambiamento nell’attività di tecnici e professionali. La notizia secondo la quale il Ministero debba rivedere completamente tutti gli organici delle classi 2°, 3° e 4° degli Istituti tecnici e professionali è priva di ogni fondamento. Secondo la sentenza del Consiglio di Stato il Miur dovrà semplicemente tener conto del parere del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (parere non richiesto precedentemente) nella determinazione degli organici per le classi a cui fa riferimento la sentenza. Non si verificherà quindi alcun cambiamento nell’attività e nella programmazione scolastica prevista"  (Roma, 30 settembre 2010).

I regolamenti dei nuovi istituti tecnici e professionali (d.p.r. n.87 e d.p.r. n.88) pubblicati la scorsa estate sulla G.U. avevano ricevuto il parere favorevole (21 dicembre 2009) del  Consiglio di Stato che, in effetti, nulla aveva eccepito nel merito della previsione contenuta nei regolamenti di una riduzione d'orario nell'offerta formativa rivolta alle classi degli istituti tecnici e dei professionali (nelle materie con orario annuale superiore a 98 ore, per le classi seconda e terza degli istituti professionali, e per le classi seconda, terza e quarta degli istituti tecnici, si prevede la riduzione di 1 o 2 ore, a forfait, senza superare il 20% del monte ore totale). Il Ministero della Istruzione era tenuto ad acquisire - e non lo ha fatto - il parere consultivo del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, per individuare le materie nelle quali ridurre le ore di lezione. Nella Camera di Consiglio del 28 settembre scorso, pertanto, la sezione VI del Consiglio di Stato ha eccepito il difetto formale nella procedura consultiva relativa a questa norma. Il parere consultivo del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione è particolarmente qualificato al fine di stabilire le discipline (tra quelle impartite per non meno di 3 ore a settimane) da sottoporre a riduzione dell'orario di lezione.