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Italpress: concorso docenti, Anief: tanti vincitori rimarranno disoccupati

"I paradossi della burocrazia della scuola italiana non finiscono mai: una fetta consistente degli ormai prossimi 11.542 vincitori del concorso a cattedre bandito lo scorso anno, dopo aver superato una dura selezione – composta dalla prova preselettiva, tre verifiche scritte e due colloqui orali - rischiano di rimanere senza lavoro. Per degli errori di calcolo e di programmazione del Miur, uniti alla 'stretta' sulle pensioni introdotta dal Governo Monti, molte delle assunzioni ripartite da tempo a livello regionale non potranno infatti avere luogo. Soprattutto al Sud, dove le opportunita' di trovare lavori alternativi sono ridotte al lumicino". Lo afferma l'Anief in una nota.

"Per loro si trattera' di una vera beffa: poiche' la normativa dei concorsi pubblici prevede che con l'espletarsi del successivo bando decadano automaticamente i vincitori del precedente, tra due o al massimo tre anni tutti i candidati idonei che non saranno stati nel frattempo assunti rimarranno con un pugno di mosche in mano - prosegue la nota -. Addirittura, secondo quanto prevede il Ministero dell'Istruzione, non avranno nemmeno il diritto di inserirsi nelle graduatorie ad esaurimento. Con il risultato che si ritroveranno vincitori di un concorso senza avere goduto di alcun beneficio professionale. Il sindacato e' giunto a questa triste conclusione incrociando i dati ufficiali sulla ripartizione regionale delle cattedre da assegnare tramite il concorso pubblico e le recenti elaborazioni su organici e mobilita' del personale (in via di ultimazione). La casistica che da' supporto alla denuncia dell'Anief e' lunga".

"In Sicilia sono 216 i posti che dovrebbero andare ai vincitori del comparto scuola d'infanzia. Peccato che dopo i trasferimenti, secondo un'elaborazione prodotta dalla Flc-Cgil, ne siano rimasti poco piu' della la meta': 128. Situazione analoga in Campania: per i 243 vincitori del concorso ci sono solo 164 posti disponibili - sottolinea l'Anief -. Alla primaria va ancora peggio: in Abruzzo si accingono a brindare alla vittoria 100 candidati. Peccato che il Miur ne abbia a disposizione appena 23, di cui 12 a Chieti, 1 a L'Aquila, 4 a Pescara e 6 a Teramo. Un caso eccezionale? Purtroppo no. In Basilicata, a fronte di 71 prossimi vincitori del concorso, ci sono appena 17 posti a disposizione. In Calabria 91 su 202. A dir poco 'sballati' anche i conteggi fatti in Campania, dove i 360 idonei e meglio posizionati dovranno spartirsi la miseria di 62 posti. A leggere le disponibilita' dei posti vacanti da chiedersi perche' sia stato bandito il concorso della primaria in Molise, dove per i 26 meritevoli al momento sono liberi solo 2 posti nella provincia di Campobasso. Non ridono, comunque, nemmeno in Puglia, dove 284 "eletti" dovranno contendersi 56 cattedre vacanti. E che dire della Sicilia, la quale si dovra' accontentare di 37 posti per 202 vincitori di concorso? Considerando che sempre la regione piu' a sud d'Italia vanta, sempre nella primaria, addirittura 87 maestri di ruolo soprannumerari, per quelli che hanno vinto la dura selezione del concorso si prospetta un futuro professionale molto probabilmente da precari".

"Una situazione, quella dei docenti di troppo, che nella scuola superiore purtroppo diventa ancora piu' frequente. In Puglia, ad esempio, sulla A060 (Scienze naturali, chimica e geografia), entro fine agosto saranno 13 ad essere decretati meritevoli di accedere all'immissione in ruolo - spiega ancora il sindacato -: sempre per effetto della riforma Gelmini, pero', oggi su quella disciplina ci sono ben 25 soprannumerari. Situazione leggermente migliore per la A034 (Elettronica) in Sicilia: i 7 che usciranno meglio classificati dalla selezione, al momento sono 'chiusi' da 6 docenti rimasti senza cattedra".

Per "evitare che la politica del merito si trasformi in una colossale beffa", Anief torna a chiedere al Miur "di dare attuazione all'annunciata realizzazione di una graduatoria degli idonei al concorso almeno triennale: il nostro sindacato - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - si era accorto subito, nel settembre scorso, che quella della graduatoria pluriennale era una prerogativa inevitabile: in sua assenza, come aveva deciso il Miur, tanti vincitori avrebbero rischiato di rimanere senza posto di lavoro. Non a caso, annunciammo ricorso contro l'assenza della graduatoria il giorno stesso in cui usci' il bando. Ora pero' l'assenza dei posti rischia di vanificare tutto. Questa situazione kafkiana, di un paese che bandisce un concorso pubblico lasciando i vincitori per strada, - conclude laconicamente Pacifico - conferma la forte disorganizzazione di cui soffre cronicamente il sistema scolastico italiano".

Fonte: Italpress