° Autonomia scolastica: assegnazione dei fondi della legge 440/97
Riportiamo una valutazione di Tuttoscuola sulla Direttiva min. n.87, 8 novembre 2010, che è in atto alla Corte dei Conti per la registrazione.
Ridotte del 10% le risorse per l’autonomia scolastica”.
Anche questo provvedimento è stato sottoposto ad una riduzione economica con un taglio di circa il 10%, portando l’ammontare complessivo da erogare alle istituzioni scolastiche a poco meno di 15 milioni di euro (14.746.505,24). Alcuni settori, nonostante la riduzione del fondo, sono stati incrementati, come, ad esempio, il sostegno alle attività di formazione (+ 5 milioni), alla editoria digitale (+ 20%), alla valutazione degli apprendimenti e alla innovazione (fondi quasi triplicati). Le note dolenti riguardano la valorizzazione delle eccellenze (non vi è traccia delle borse di studio agli studenti meritevoli), il sostegno ai progetti per il potenziamento della cultura scientifica e all'insegnamento della lingua italiana ed inglese nella scuola primaria (riduzione di circa il 60%), il sostegno all'educazione ambientale e alla salute (taglio di circa il 50%)…
(Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 465, 30 novembre 2010)

 
° Gli ATA CO.CO.CO., ex LSU, sciopereranno il giorno 6 dicembre
Lo sciopero è indetto dalle OO.SS. FELSA/CISL, CGIL/NIDIL, UIL/CPO; in precedenza era stato fissato per il 24 novembre.

 
° Norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e per la rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici
Il 23 novembre 2010, la 7ª Commissione permanente (Istruzione, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport) ha approvato, in sede legislativa, il disegno di legge, d’iniziativa dei deputati Siragusa, Barbieri, Goisis, Ghizzoni, Capitanio Santolini, Granata, Antonino Russo, Giammanco, già approvato dalla Camera dei deputati.
Forse risolto il pasticciaccio brutto. Il Ministro è autorizzato a emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, un decreto per i rinnovo del concorso distinguendo tre tipologie di candidati e disponendo differenti modalità concorsuali per ciascuna di esse. I presidi vincitori sosterranno una prova scritta, in materia di esperienze già maturate dirigendo scuole; in certo modo quasi una sorta di ope legis per la conferma in ruolo. Per quelli che invece sono nella graduatoria dei vincitori del concorso indetto con decreto direttoriale 22 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 94 del 26 novembre 2004, ma che non sono ancora in servizio, la prova scritta verterà su un argomento da loro scelto tra quelli che sono stati svolti nel corso di formazione. Tutti gli altri partecipanti alle prove scritte del vecchio concorso potranno partecipare anche al nuovo e accedere eventualmente a un nuovo corso di formazione. Il tutto si concluderà entro due mesi.
(Fonte: Newsletter N° 37 del 27 novembre 2010 www.toninorusso.it)

Indicazioni e istruzioni per l’applicazione al personale della scuola delle nuove norme in materia disciplinare, introdotte dal d.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150
Diamo in sintesi alcuni passaggi della C.M. Prot. n.88 dell’8 novembre 2010
Innovazioni in materia disciplinare e di responsabilità dei dipendenti:
Si recuperano alla fonte legale spazi di disciplina che nel previgente ordinamento erano occupati dalla fonte negoziale: in specie, gli spazi relativi a materie concernenti gli organi competenti ad irrogare sanzioni, le modalità di svolgimento dei relativi procedimenti e le impugnazioni esperibili.
Obbligo di pubblicità del codice disciplinare:
Si dispone la pubblicazione nel sito istituzionale dell’Amministrazione del codice disciplinare, recante l’indicazione delle infrazioni e relative sanzioni; equivale all’affissione all’ingresso della sede di lavoro. Il d.s. disporrà la pubblicazione dei codici disciplinari nel sito web della scuola. Per i dd.ss., il direttore generale dell’U.S.R. la pubblicazione del codice disciplinare nel sito web.
Divieto di istituire con il CCNL procedure di impugnazione:
Si fa divieto alla contrattazione collettiva di istituire procedure di impugnazione dei provvedimenti disciplinari, salva la possibilità di disciplinare con contratti collettivi procedure di conciliazione non obbligatoria, purché fuori dai casi per i quali è prevista la sanzione del licenziamento. Per quanto concerne il settore scolasticoconseguenza della riforma sul personale docente è il venir meno delle funzioni dei Consigli di disciplina operanti presso il CNPI e i Consigli Scolastici Provinciali. Le sanzioni previste per il personale docente non di ruolo (ammonizione, censura,sospensione dalla retribuzione fino a un mese, sospensione dalla retribuzione dall’insegnamento da un mese ad un anno, esclusione dall’insegnamento da un mese a un anno, esclusione definitiva) sono sostituite da quelle previste per il personale di ruolo (avvertimento scritto, censura, sospensione dall’insegnamento fino a un mese, sospensione dall’insegnamento da uno a 6 mesi, destituzione).
Organi e procedimento:
In sintesi, le norme succitate prevedono quanto segue. Per le infrazioni di minore gravità, punite con sanzioni superiori al rimprovero verbale e inferiori alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di dieci giorni, l’autorità disciplinare competente è individuata nel responsabile, con qualifica dirigenziale, della struttura in cui il dipendente lavora anche se in posizione di comando o fuori ruolo. In questi casi, il dirigente, quando ha notizia dell’illecito disciplinare, “senza indugio” e comunque non oltre venti giorni dal ricevimento della stessa, deve contestare per iscritto l’addebito al dipendente e convocarlo, con un preavviso di almeno dieci giorni, per il contraddittorio a sua difesa con l’eventuale assistenza di un procuratore o di un rappresentante dell’associazione sindacale cui il lavoratore aderisce o conferisce mandato. Dopo l’espletamento dell’eventuale ulteriore attività istruttoria, il responsabile della struttura conclude il procedimento, con l’atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione, entro sessanta giorni dalla contestazione dell’addebito. In caso di differimento superiore a dieci giorni del termine a difesa, per impedimento del dipendente, il termine per la conclusione del procedimento è prorogato in misura corrispondente. La mancata osservanza dei termini sopra richiamati comporta, per l’Amministrazione, la decadenza dall’azione disciplinare e, per il dipendente, dall’esercizio del diritto di difesa. Per il personale docente, a tempo indeterminato e determinato, l’organo competente a gestire i procedimenti sopra descritti è il dirigente dell’istituzione scolastica presso cui l’insegnante presta servizio. Il dirigente scolastico deve in ogni caso assicurare che l’esercizio del potere disciplinare sia effettivamente rivolto alla repressione di condotte antidoverose dell’insegnante e non a sindacare, neppure indirettamente, l’autonomia della funzione docente.
Ufficio per i procedimenti disciplinari e relative competenze:
Qualora il responsabile della struttura non abbia la qualifica dirigenziale, o nel caso in cui il responsabile abbia tale qualifica ma la sanzione da applicare sia più grave della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a dieci giorni, gli atti sono trasmessi, entro cinque giorni dalla notizia del fatto, all’ufficio per i procedimenti disciplinari individuato ai sensi del comma 4, dell’articolo 55-bis.

 

° Il modello ICF nell’integrazione scolastica
Riportiamo il progetto e il bando per sperimentare in ambiente scolastico il modello ICF.
La disabilità è una condizione determinata da molteplici fattori che coinvolgono non soltanto il soggetto con disabilità ma anche il contesto in cui esso vive. Il modello ICF, Messo a punto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2001, l’ICF (International Classification of Functioning, Health and Desease), è una risorsa utile a individuare gli elementi contestuali della realtà scolastica che condizionano il livello di disabilità dell’alunno: facendo riferimento alla realtà concreta in cui è inserita la persona, l’ICF può aiutare a trovare le soluzioni confacenti ai bisogni delle persone con disabilità. La loro capacità di attività non è condizionata esclusivamente dalle funzioni e strutture corporee, ma anche dall’interazione di queste con fattori ambientali (fisici, sociali e culturali) e con fattori personali (portati psicologici). La capacità è la possibilità del soggetto di svolgere determinati compiti in un ambiente virtuale, mentre la performance è la capacità del soggetto di svolgere quei compiti in un contesto concreto che lo può aiutare (mediante facilitatori), o ostacolare (opponendo barriere). I concetti di facilitatori e di barriere costituiscono un importante momento descrittivo della relazione fra persona con disabilità e ambiente, e nella fattispecie fra alunno con disabilità e scuola; l’ICF aiuta a individuare quali debbano essere nelle scuole gli opportuni facilitatori e quali barriere invalidanti vadano rimosse.
Il Progetto ICF. Dal modello ICF dell’OMS alla progettazione dell’inclusione (2 settembre 2010), promosso e finanziato dal MIUR – Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, ha l’obiettivo di applicare nella scuola, in un campione di istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e distribuite a livello nazionale, il modello ICF, al fine di diffondere un approccio all’integrazione focalizzato sul ruolo determinante che l’ambiente scolastico, nei suoi molteplici aspetti, svolge nell’effettiva integrazione degli alunni con disabilità. Il progetto sarà avviato nell’a.s. 2010-2011 con completamento previsto nell’a.s. 2011-2012. Il bando è destinato alle istituzioni scolastiche nazionali, statali e paritarie, di ogni ordine e grado, che possono concorrere singolarmente o aggregate in rete con altre scuole e/o con Università, Enti o Associazioni (denominati “partner”); le reti in questione faranno sempre e comunque riferimento ad una istituzione scolastica, denominata “Scuola capofila”, che rappresenterà la rete presso questa Amministrazione. Un Gruppo Tecnico Nazionale avrà il compito di valutare e selezionare i progetti da finanziare. Il bando e la scheda di iscrizione sono visionabili sul sito del MIUR. I progetti dovranno essere spediti entro il 30 dicembre 2010, al seguente indirizzo:
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione – Ufficio VII Viale Trastevere 76/A 00153 ROMA (RM). Info all’indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 
° La validità giuridica deglianni 2010, 2011 ai fini della progressione di carriera
Riportiamo, da Tuttoscuola, un interrogativo circa le intenzioni del Governo.
Che con decreto interministeriale, Tremonti e Gelmini abbiano scongelato gli scatti di anzianità per il prossimo biennio non significa che abbiano ripristinato, per il personale della scuola, la validità giuridica di progressione nella carriera. In altre parole, è ancora da capire se ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali, gli anni 2010, 2011 e 2012 saranno calcolati. A parere di Tuttoscuola, con il decreto interministeriale dell’altro giorno è stato salvato soltanto l’aspetto economico degli scatti di anzianità (sempre che siano corrisposti per intero e non sotto forma di una tantum), ma non il valore. Si è trattato di un tamponamento di semplice natura economica senza incidenza giuridicaAlla fine della carriera il personale scolastico avrà 40 anni utili a pensione con una posizione stipendiale corrispondente solamente a 37 anni….. Il dubbio, insomma, c'è tutto. Il decreto chiarirà l'enigma?”
(Fonte: Tuttoscuola.com – n.464 - 22 novembre 2010)

 
°Sabato 27 novembre 2010, Giornata Nazionale della Colletta Alimentare
I volontari del Banco Alimentare consegneranno un sacchetto per riporre gli alimenti che verranno donati ai poveri che il Banco Alimentare sostiene attraverso oltre 7.700 strutture caritative.
(Fonte: Newsletter n° 79 del 23/11/10 del Centro InfoHandicap FVG)

° Per la riforma universitaria, il governo tira dritto.
In settimana il voto alla Camera. Dinanzi a Montecitorio protestano i ricercatori che aderiscono alla Rete 29 aprile e al Cnru.
Il PD tenta di fermare l’iter presentando una mozione pregiudiziale di costituzionalità. Sono circa 400 gli emendamenti presentati e ammessi alla discussione; ovviamente quelli più insidiosi per il governo sono i dieci presentati dai finiani (il cui voto è necessario per l’approvazione della legge); in particolare, un emendamento chiede di sbloccare gli scatti di anzianità a favore dei ricercatori e dei professori, il Tesoro li aveva congelati fino al 1013 e sarebbe possibilista a sbloccare quelli che spettano ai più giovani.

 
° Al MIUR il forte esodo pensionistico falcidia i quadri dei funzionari di prima fascia
Potrebbe essere finalmente il momento propizio al rinnovamento dei dirigenti
Al ministero, i pensionamenti, accelerati per effetto della recente normativa Brunetta-Tremonti riguardante coloro che hanno raggiunto i 40 anni di contributi, hanno lasciato vacanti alcuni posti chiave (circa il 30% tra i direttori generali, e non pochi tra i direttori degli UU.SS.RR.), e non è escluso che si debba fare ricorso a esperti esterni al Miur. Secondo fonti ufficiose, ben 600 sarebbero intanto i pretendenti - dirigenti di seconda fascia -, per nulla scoraggiati dalle difficili prospettive del lavoro che li attende su poltrone roventi. I problemi creati per via dei numerosi pensionamenti potrebbero, comunque, avere un risvolto positivo in termini di rinnovamento generazionale.

 
° Il Miur verserà quasi 112 milioni di arretrati alle scuole.
La cifra è stata definita lo scorso 11 novembre, nell’incontro tra Ministero e sindacati; coprirà le spese per supplenze pagate negli anni finanziari 2009 e 2010
I fondi saranno ripartiti secondo il criterio fissato nell’accordo del 18 maggio 2010: la cifra di 112 milioni diviso 750 mila (il numero di insegnanti in organico di diritto) dà un quoziente; questo viene moltiplicato, scuola per scuola, per il numero degli insegnanti in organico; si ottiene così la quota spettante a ogni scuola. Un differente criterio (“a corpo”) si adotta per le spettanze della scuole, a copertura delle indennità corrisposte al personale ATA per prestazioni già effettuate.
(Fonte: Italia Oggi del 23 novembre 2010 – Antimo di Geronimo).

 
° Gradimento parziale del PD sulla valutazione del sistema scolastico e degli insegnanti
In una dichiarazione, Francesca Puglisi, responsabile Scuola, conferma la tradizionale linea del partito, orientata a valorizzare economicamente la carriera degli insegnanti.
Il PD approva che la Gelmini, incalzata dall’imminenza della crisi politica, voglia avviare la sperimentazione della valutazione di sistema e della valutazione dei docenti, ma pone tre condizioni: che questi aderiscano volontariamente al progetto; che la valutazione non serva a stilare una classifica delle scuole migliori “andando a favorire probabilmente un ingestibile esodo da una scuola all’altra”; che la differenziazione delle retribuzioni avvenga nella logica dell'autonomia scolastica (con premi a chi svolge lavoro supplementare in una scuola aperta tutto il giorno e tutto l'anno, col riconoscimento di funzione per la correzione dei compiti, la ricerca e per ogni altra attività svolta a casa in funzione del lavoro scolastico; col riconoscimento ai docenti impegnati contro la dispersione scolastica, nelle zone degradate dalla malavita nelle quali la scuola resta “l’unica Istituzione democratica che davvero può cambiare la vita delle generazioni future”. Già in precedenza, il PD aveva espresso una linea possibilista e la disponibilità al confronto su questo tema, in occasione del primo Seminario Nazionale “La scuola alla riscossa: come rilanciare la pubblica istruzione” (25/26 settembre), al Forum Politiche dell'Istruzione, e all’assemblea nazionale del PD riunitasi a Varese l'8-9 ottobre. A smuovere le acque era stato, ancora prima, l’ex ministro Fioroni, in una lettera al Corriere della Sera con la quale aveva insistito sulla necessità di “premiare il merito dei docenti e individuare una metodologia per evidenziarlo, fondata su riscontri oggettivi e sulla reputazione”).

Lettera aperta delle associazioni no profit ai presidenti di Camera e Senato.
Per evitare la preventivata riduzione rispetto all'importo erogato l’anno scorso per il “5 per mille”.
Se il tetto di 100 milioni venisse confermato, precisano le associazioni, ci sarebbe una riduzione del 75% rispetto all'importo destinato nell'anno precedente: “questi tagli si ripercuoterebbero significativamente sull'operatività delle organizzazioni del terzo settore, che hanno dimostrato, negli ultimi anni in modo ancora più evidente, una professionalità molto elevata, oggetto di apprezzamento in Italia e all'estero e dunque motivo di orgoglio per il nostro Paese”. “Dopo i tagli ingiustificati che ogni anno i governi hanno attuato alle risorse destinate al servizio civile - commenta il presidente Confederazione Misericordie d'Italia - si colpisce ancora una volta la grande risorsa del volontariato italiano, riducendo in maniera significativa quel sostegno che arrivava da una libera scelta dei cittadini italiani con la destinazione del 5 per mille. In un momento di grave crisi economica come l'attuale, le organizzazioni del volontariato devono essere considerate, dal governo e dalle istituzioni, preziose opportunità, che concorrono al mantenimento di livelli accettabili di stato sociale e di qualità della vita, a cui i cittadini hanno diritto”.
(Fonte: © REDATTORE SOCIALE - 18 NOVEMBRE 2010)

 
Le proposte del ministro Gelmini nell’incontro del 18 novembre con i sindacati
Per retribuire gli scatti di anzianità sarà impegnata buona parte del 30% dei risparmi cumulati. Inoltre, pertirà una sperimentazione in materia di valutazione delle prestazioni dei docenti e della qualità formativa delle scuole.
La redazione di Tuttoscuola esprime un giudizio fiducioso: “Per la prima volta in Italia si affaccia la concreta possibilità di infrangere due tabù più che secolari: quello dell’ancoraggio delle retribuzioni individuali al solo parametro dell’anzianità di servizio e quello di una modalità di finanziamento delle istituzioni scolastiche che è stata sempre del tutto indifferente alla qualità dei risultati da esse ottenuti… E’ interessante che si sia deciso di procedere con una metodologia graduale e sperimentale, basata sulla volontarietà delle adesioni e sulla valorizzazione dell’autonomia dei corpi professionali dei singoli istituti, ai quali (il dirigente scolastico più due insegnanti eletti) è rimessa la scelta dei colleghi” per il riconoscimento economico.
(Fonte: Tuttoscuola.com venerdì 19 novembre 2010)

 
Università, Pd: non ci sono le condizioni politiche e economiche per l’esame parlamentare del ddl Gelmini
In numerose università, studenti e ricercatori sono in agitazione. Un comunicato stampa di Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd alla Commissione Cultura della Camera.
"Oggi la commissione bilancio ha detto chiaramente che non ci sono le coperture finanziarie per le modifiche apportate dalla commissione cultura al ddl Gelmini. Una maggioranza responsabile avrebbe fermato i lavori ed evitato di portare in aula un provvedimento che fa danni e che interviene solo fittiziamente sui problemi dei nostri atenei. Come abbiamo visto in commissione la maggioranza è divisa e vota contro voglia quello che potremmo ribattezzare come un mezzo mandato al relatore. La verità è che oltre ai problemi economici non ci sono le condizioni politiche per discutere serenamente un provvedimento dagli impatti così dirompenti. E' grave che il parlamento sia mortificato su un tema così rilevante per il paese. Senso di responsabilità imporrebbe un rinvio della discussione in aula e che il governo si aprisse al dialogo con le opposizioni e alle ragioni di chi sta protestando".
(Fonte: gruppo parlametare PD della Camera - 19-11-2010)