Precariato

Precariato

  • Eliminazione vincolo 24 mila assunzioni con scorrimento graduatoria idonei, vincoli temporali su servizio e servizio specifico, valutazione di due annualità, dell’anno in corso e del servizio presso scuola paritaria o corsi IEFP, come IRC o dottore di ricerca, ammissione posti di sostegno senza specializzazione con obbligo successivo, abolizione contratto in essere per accesso al corso abilitante che è aperto a tutti i candidati, domande per posti comuni e sostegno  
  • Per risolvere una volta per tutte il problema della precarietà e del reclutamento, Il giovane sindacato chiede di intervenire con degli emendamenti appositi al dl ora all’esame della Commissione Cultura della Camera: le modifiche riguardano GaE, Graduatorie d’istituto, docenti di religione, infanzia e primaria, dottori di ricerca, requisiti di servizio per l’accesso alle nuove graduatorie e al corso abilitante, mobilità, corsi-concorsi riservati per dirigenti scolastici e dirigenti tecnici a tempo determinato, stabilizzazione Lsu e personale Ata, concorso riservato agli amministrativi facenti funzione Dsga, nuove graduatorie Afam, ricercatori e salario accessorio del personale dell’Università.  
  • Aperte le preadesioni gratuite ai ricorsi per tutelare i diritti dei troppi docenti, ATA, Collaboratori Scolastici, facenti funzione DSGA, Dirigenti Tecnici con incarichi temporanei esclusi dal nuovo concorso riservato e/o corso abilitante. Il giovane sindacato spera ancora nel dialogo con il sit-in e lo sciopero del 12 novembre, giorno decisivo per chiedere al Parlamento profonde modifiche prima della conversione in legge. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Siamo pronti al nuovo contenzioso seriale; spiegheremo alla Commissione UE perché questa norma così scritta non risolve la “supplentite” né supera la procedura d’infrazione per migliaia di precari della scuola italiana, ma rimaniamo aperti al confronto con il Governo per trovare delle soluzioni che rispettino il diritto dell’Unione e la nostra Costituzione”
  • Una delegazione Anief qualche giorno fa ha incontrato il Vice Capo di Gabinetto del Miur e ha avanzato delle proposte per modificare dei punti, come: estensione del concorso straordinario all’infanzia, primaria ed educatori, ai docenti delle paritarie e dei corsi Iefp, ai dottori di ricerca, eliminazione della quota limite di posti autorizzati nella nuova graduatoria valida per le assunzioni, riconoscimento del servizio prestato su posti di sostegno, riduzione a due anni del servizio valutabile e comunque valutazione di quello in corso.  Tra i punti trattati nella memoria c’è anche la parte relativa all’Università; alla domanda “cosa si dovrebbe fare per ristabilire una situazione di normalità e dare nuove possibilità di accesso ai giovani alla carriera universitaria?” Anief risponde con 4 semplici soluzioni a costo zero  
  • Pacifico, presidente nazionale Anief: Avevamo chiesto al ministro Fioramonti, al contrario, un piano straordinario di rientro nella propria regione. Chiederemo durante lo sciopero del 12 novembre un emendamento in Parlamento per eliminare, per tutti, gli attuali vincoli ai trasferimenti. La continuità didattica si lotta con la stabilizzazione degli organici e con incentivi al personale per rimanere nei posti attribuiti diversi dai luoghi di residenza
  • I fatti di cronaca e la recente disgrazia del bambino morto a Milano, cadendo dalla tromba delle scale dell’Istituto Pirelli, hanno messo in evidenza anche per l'ex responsabile scuola di Forza Italia, Elena Centemero, il problema degli organici del personale Ata, nettamente inferiori al fabbisogno e lontani da quei requisiti minimi anche per i servizi di sorveglianza degli studenti. Marcello Pacifico: Coi tagli si mette in dubbio la sicurezza. Le nuove tecnologie non possono sostituire le persone come in un'azienda per realizzare risparmi. Bisogna partire dal ripristinare gli organici tagliati dieci anni fa
  • Lo prevede il decreto “salva precari bis”, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, nel quale si sancisce che l’insegnamento dovrà avvenire affidandosi all’organico già presente, senza alcuna aggiunta. Per il sindacato non è un buon viatico verso l’introduzione della disciplina, perché potrebbe rivelarsi una conferma del modello leghista di inglobarla all’interno di altre materie. È bene, quindi, che il decreto, ora all’esame del Parlamento, venga modificato anche in questa parte. “Speriamo solo che per l’insegnamento dell’educazione civica in ogni grado scolastico – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – non si voglia prevedere un organico aggiuntivo solo perché si ha l’intenzione di formare, a breve, dei docenti potenziatori o soprannumerari. Qualsiasi altra soluzione, come quella di utilizzare docenti che già insegnano discipline affini, ricalcherebbe quella approntata in malo modo dal precedente esecutivo e contro la quale si è mosso non solo il sindacato, ma tutta l’opinione pubblica oltre che organismi di rilievo come il Consiglio superiore della pubblica istruzione. Ancora una volta, se le cose stanno così, ci ritroviamo con il Miur che vuole fare delle nozze con i fichi secchi”
  • Il testo (AC 2222) è stato assegnato all’esame congiunto della VII e della XI Commissione della Camera dei Deputati. Anief ha inoltrato la richiesta di audizione e sta lavorando alla segnalazione di diversi emendamenti che saranno illustrati a tutti i gruppi parlamentari anche in occasione dello sciopero del 12 novembre prossimo, secondo quanto già elaborato nella piattaforma sindacale. Si prevede un’ondata di ricorsi per l’alto numero di candidati esclusi, per la quale a breve, saranno aperte le pre-adesioni gratuite
  • “Sulla scuola ci aspettavamo un impegno vero, non i soli annunci vuoti di contenuti: dopo il deludente decreto ‘salva precari bis’, contro il quale l’Anief ha proclamato lo sciopero nazionale per il prossimo 12 novembre e chiesto agli altri sindacati di unirsi alla protesta e al sit-in davanti al Parlamento, adesso spunta una manovra che dà al settore davvero poco, producendo pure tagli ad un settore, quello del precariato, che negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale e non si andrà di certo ad abbattere con i pochi posti messi a bando attraverso i prossimi concorsi ordinari e riservati”: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, lamentando le disposizione che il Governo ha deciso per il settore dell’Istruzione e che nei prossimi giorni saranno al vaglio del Parlamento per l’approvazione finale.
  • Intervento di Marcello Pacifico, presidente di Anief, ai microfoni di Italia Stampa: «Un provvedimento che non risolve i problemi della scuola, a cominciare da precariato e supplentite. Servono modifiche profonde per il reclutamento di docenti, Ata, personale educativo e Dsga»
  • Mai era accaduto che un anno scolastico iniziasse con 205 mila cattedre da coprire con personale precario: nell’ultimo decennio, il numero di contratti a tempo determinato è addirittura raddoppiato. Anche perché su 180mila immissioni in ruolo ne sono state fatte soltanto 90mila, per colpa di un sistema di reclutamento che lascia ai margini gli abilitati all’insegnamento e permette di lavorare sempre più con le Mad. E ora pure con gli annunci sui social.
  • Il giovane sindacato spiega i motivi della protesta che porterà personale precario e di ruolo, docenti, ata, educatori, ricercatori ad astenersi dal lavoro e a manifestare a Roma durante il dibattito parlamentare su eventuali emendamenti di modifica del disegno di legge di bilancio e del decreto salva-precari. Contestata anche l'intesa raggiunta dalle altre sigle sindacali, la mancata convocazione agli stessi tavoli e l'impossibilità di poter, a quasi due anni dal dato elettorale, usufruire delle prerogative sindacali tutelate dalla Costituzione: su questo punto, Anief si è rivolta anche al premier Giuseppe Conte. Scarica il volantino e la piattaforma
  • Le proposte di Anief nelle parole del presidente nazionale Marcello Pacifico, intervistato da Italia Stampa: “Chiediamo cose semplici, serve una svolta, basta con le occasioni mancate”
  • Estendere il concorso straordinario all’infanzia, primaria ed educatori, ai docenti delle paritarie e dei corsi Iefp, ai dottori di ricerca, eliminare la quota limite di posti autorizzati nella nuova graduatoria valida per le assunzioni, riconoscere il servizio prestato su posti di sostegno, ridurre a due anni il servizio valutabile e comunque valutare quello in corso.  E ancora: confermare nei ruoli chi ha superato l’anno di prova (DM e ITP) evitando i licenziamenti e procedendo al reintegro, aggiornare annualmente graduatorie di istituto provinciali aperte ai neo-laureati, stabilizzare i collaboratori scolastici in possesso dei medesimi requisiti del personale delle cooperative, ammettere i facenti funzioni alle prove scritte dell’attuale concorso a DSGA, bandire i concorsi per i profili As e C e per i passaggi verticali, ripristinare la figura del ricercatore a tempo indeterminato, cambiare le regole per il reclutamento del personale Afam e stabilizzarlo, assumere il personale delle sezioni primavera, assistente all’autonomia e alla comunicazione.
  • Rimane irrisoluto il problema della stabilizzazione delle migliaia di collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi per diversi anni assunti a tempo determinato e dei posti di Direttore dei servizi generali e amministrativi ricoperti dai facenti funzione che chiedono di poter partecipare agli scritti e orali della vigente procedura concorsuale, senza aspettare il prossimo concorso riservato, quando saranno assunti in subordine ai vincitori di concorso 
  • Rispetto ai licenziamenti delle ultime ore in diverse scuole del nord e che potrebbe riguardare 24 mila maestre in servizio in attesa di sentenza lasciando le aule scoperte, Miur e sindacati rappresentativi firmatari di contratto si accordano per prorogare le supplenze al 30 giugno, come richiesto dall’Anief, ma senza confermare nei ruoli chi ha superato l’anno di prova o estendere il concorso riservato anche ai docenti dell’infanzia e della primaria. Leggi le proposte di Anief per affrontare il tema
  • Anief: ok, ma bisogna rivedere la normativa sugli organici, il testo del decreto-legge salva precari approvato e aprire gli attuali corsi a numero chiuso specializzando e reclutando anche chi ha maturato esperienza in questi anni
  • Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, in un’intervista a Orizzonte Scuola, lancia l’allarme: "Ad aprile erano previste 24mila assunzioni e ci sembravano poche. Ora si dice che in futuro saranno assunti 24mila precari solo laddove le graduatorie siano esaurite e laddove i posti siano liberi. Praticamente si pensa di utilizzare un doppio canale per assumere altri precari”
  • All’interno del disegno di legge collegato alla finanziaria, da approvare in primavera, sul sistema di formazione iniziale, non ci saranno più percorsi universitari “ad ostacoli”, anticipa il ministro Fioramonti durante l’audizione a Palazzo Madama, anzi saranno aperti anche ai docenti delle paritarie. Rimane, invece, il disco rosso per la validità del servizio nella nuova procedura concorsuale riservata Marcello Pacifico (Anief): “Bisogna cambiare il Decreto legge. Lo chiederanno il 12 novembre in migliaia durante lo sciopero. Il sistema nazionale di istruzione è da vent'anni integrato tra il servizio erogato da 8 mila scuole pubbliche e 14 mila scuole private nonché dai corsi regionali oggi equiparati a quelli professionali. Assurdo pensare di reclutare alcuni e lasciare a casa gli altri quando entrano ed escono come supplenti dalle nostre aule. Perché poi questi insegnanti dovrebbero poter accedere agli ordinari corsi abilitanti e non dovrebbero mettersi in gioco per vincere la nuova procedura concorsuale riservata per inserirsi nelle graduatorie utili per il ruolo? Si prevede una nuova ondata di ricorsi”.
  • Possono continuare a insegnare per quest'anno ma rimane il problema del loro reclutamento. Anief continua a non capire perché si firmano accordi che non risolvono il problema. Pacifico: bisogna estendere il riservato bis alla primaria e infanzia senza limiti di idonei e confermare nei ruoli chi ha superato l'anno di prova. Basta convocarci e ascoltarci. Il nostro sindacato ha da tempo espresso quale sarebbe la linea da intraprendere: utilizzare la possibilità dell’imminente discussione in Parlamento del decreto legge salva scuola, finalizzato alla sua conversione, per indire un concorso straordinario bis ai docenti con diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02 per l’assunzione nella scuola primaria e dell'infanzia inserendo tutti gli idonei in graduatoria, come era stato previsto a luglio. E aprendo la selezione, naturalmente, anche a chi è in possesso del titolo Laurea in Scienze della formazione primaria. Anief, che continua ad essere illegittimamente esclusa dagli incontri con il Miur - sebbene tuteli da sola oltre la metà dei maestri interessati, sia rappresentativa da ormai oltre un anno e mezzo e ciò è stato anche ratificato dall’Aran - reputa del tutto insoddisfacente questo accordo. Per il suo presidente nazionale Marcello Pacifico, “la verità è che invece di prevedere una modalità per permettere ai maestri con diploma magistrale di essere confermati nelle scuole dove operano e, nel contempo, stabilizzati in modo graduale, si fa passare per grandioso lo stesso risultato, una premessa ad un provvedimento legislativo, che con il precedente Esecutivo si era ottenuto – con apposito comma inserito nella Legge 96/2918 - senza manfrine ed inutili accordi, come quello sancito oggi al ministero dell’Istruzione e spacciato come un risultato importante, ma per vie dirette di tipo puramente governativo”.