“Con il Natale alle spalle si comincia a ragionare su come riaprire le scuole nel nuovo anno: su questo è stata raggiunta un’intesa tra Stato e Regioni per gestire la riapertura della didattica in presenza al 50% nelle scuole superiori, ma bisogna stare tanto cauti. Perché in questi giorni, come si prevedeva, rimane alto il tasso di positività rispetto ai tamponi e la curva dei contagi sta lentamente risalendo. Ecco perché secondo l’Anief sarebbe bene rivedere i dati nei primi giorni del nuovo anno”. Lo dice a Italia Stampa il presidente Anief Marcello Pacifico, commentando la decisione del Governo di riprendere le lezioni in presenza il prossimo 7 gennaio con il 50% degli studenti e poi gradualmente aumentare fino al 75%.
La ripresa delle lezioni dopo l’Epifania deve essere valutata a fondo. Secondo il presidente del giovane sindacato Anief, Marcello Pacifico, la decisione definitiva sulla tempistica del rientro in classe sarebbe meglio prenderla “verso il 4 gennaio, per poter verificare che c’è una condizione diversa” e migliore “rispetto a quando siamo stati costretti a chiudere le scuole”.
Il sindacalista autonomo ha detto che “nonostante tutti gli sforzi, i protocolli di sicurezza attivati e le nuove norme tese a rispettare il distanziamento sui trasporti” va verificato per bene se non vi siano ancora rischi di contagio. Per ridurre gli assembramenti si potrebbero anche attuare “convenzioni con i taxi che devono essere attivati in diversi comuni, anche pensando alla necessità di estenderle agli n.c.c.”.
Anche all’interno degli istituti scolastici bisogna cercare di “mantenere il distanziamento sociale durante le lezioni, perché con gli spazi ridotti e con i banchi monoposto non si risolve comunque il problema: è solo una soluzione tampone. Bisognerebbe ritrovare, invece, quel giusto rapporto tra alunni, personale docente e amministrativo, e scuole autonome che avevamo 12 anni fa. Abbiamo utilizzato la scuola come un bancomat e questo è il risultato. Per questo, bisogna innanzitutto investire, affrontando le sfide del Recovery plan”.
Pacifico punta il dito, inoltre, sul “problema dei trasporti: le prime misure sono state portate avanti, ma non bastano. Bisogna estendere il coinvolgimento a tutti coloro che possono aggiungere dei trasporti per i nostri studenti in sicurezza”. Ecco per quale motivo, conclude il presidente Anief, “bisogna aggiornarsi ai primi giorni del nuovo anno, per capire se le famiglie italiane sono state virtuose e hanno rispettato le regole, nonostante i giorni di festa, il distanziamento sociale. O se invece bisogna ripartire anche nel nuovo anno con una curva del Covid ancora troppa alta”.
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