“Nell’anno scolastico 2019/20 la percentuale destinata ai trasferimenti interprovinciali è stata del 40%, l’anno successivo è scesa al 30%, quest’anno, il 2021/22, è diminuita ulteriormente raggiungendo una percentuale equivalente a quella da destinare alla mobilità professionale (25%)”. A ricordarlo è stato oggi Giuseppe Faraci, segretario generale Anief, durante il Talk Pulser Anief-Cesi “La mobilità e le assegnazioni provvisorie, i passaggi di ruolo e verticali. Principi del pilastro: equilibrio tra vita professionale e vita familiare”.
Il sindacalista, parlando attraverso il canale ufficiale Facebookdel giovane sindacato, ha messo in evidenza quanto tutto ciò sia paradossale perché si verifica negli stessi anni nei quali si è stabilito il record di posti a supplenza: “in presenza di cattedre disponibili – ha detto Faraci – nulla importa se in organico di diritto o di fatto, quel posto vacante deve essere assegnato al docente di ruolo che ha manifestato la volontà di raggiungere il figlio, la famiglia, il parente da assistere. Non c’è percentuale che tenga. Invece questo non avviene, perché la Legge 159/19 sul vincolo del personale neo-assunti non lo permette. Da un po’ di tempo, però, tutti, in ambito politico e sindacale, si sono resi conto quanto fosse sbagliata e chiedono di superarla permettendo di trattare il tema nei tavoli contrattuali. Speriamo che già con la Legge di Bilancio, come abbiamo chiesto con un emendamento, questo possa avvenire”.